Le persone con più di 70 anni, considerata la soglia di inizio della vecchiaia, quando sono colpite da tumore arrivano alla diagnosi e vengono curate peggio rispetto agli adulti di mezza età. La conseguenza è che sopravvivono molto meno – oggi un 70enne sano ha un’aspettativa di vita di 18 anni, se uomo, e di 21 anni se donna. Per garantire loro cure e assistenza adeguate nasce l’Osservatorio Oncogeriatrico: la nuova struttura, che garantirà il dialogo tra oncologi e geriatri, è presieduta da Francesco Cognetti, direttore del dipartimento di oncologia medica all’Istututo nazionale Regina Elena di Roma, e Marco Trabucchi, presidente dell’Associazione nazionale di psicogeriatria. “Solo 2 pazienti ultrasettantenni su 10 – ha spiegato il professor Cognetti – ricevono i trattamenti oncologici migliori, mentre nella popolazione sotto i 50 anni sono 8 su 10. Una delle finalità principali dell’Osservatorio è abolire le discriminazioni che questi malati devono affrontare entro cinque anni, migliorando la collaborazione tra le due specialità interessate”.
Gli specialisti di oncologia e geriatri lavoreranno dunque insieme per migliorare i percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali per il paziente oncologico anziano, valorizzando le risorse disponibili e contenendo gli sprechi.
Secondo il presidente della commissione Igiene e Sanità del Senato, Antonio Tomassini. “l’osservatorio sarà fondamentale per fornire fatti e numeri in base ai quali fare scelte e indirizzare le risorse”, individuando “percorsi assistenziali dedicati ai pazienti anziani”. (AGI)
Per maggiori approfondimenti: http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/201206271747-eco-rt10275-tumori_anziani_curati_peggio_nasce_osservatorio