Le ultime finanziarie hanno imposto nuove spese al cittadino nell’ambito del sistema sanitario: se in estate è stata la volta dell’assistenza specialistica (“compartecipare alla spesa” con i ticket per visite ed esami), a inizio autunno è toccato all’assistenza farmaceutica (farmaci di fascia A, cioè a carico del Servizio sanitario). Ecco lo scenario attuale: la manovra Tremonti, ridando vita a una disposizione del 2006, ha reintrodotto la quota fissa di 10 euro sulle ricette per le visite specialistiche e per gli esami, quota che poi ogni Regione ha rimodulato a modo proprio. Quanto ai ticket farmaceutici introdurli è, fin dal 2001, una facoltà di ciascuna Regione che può servirsene per coprire disavanzi di gestione (in alternativa all’imposizione di diverse misure di pressione fiscale). Alcune Regioni di questa facoltà si avvalgono da anni, altre, come l’Emilia Romagna, hanno cominciato a farlo alla fine dell’estate. In altri casi, come in Liguria e in Puglia, il ticket sui farmaci non è mutato ma si è ridotto il numero degli aventi diritto all’esenzione. E in diverse Regioni sono cambiate anche le modalità per certificare le esenzioni stesse. Quanto alle cifre in gioco, si tratta di qualche euro, ma le piccole differenze possono alla fine risultare significative, visto che ci sono Regioni in cui non è previsto alcun ticket, altre in cui si pagano 2 euro a confezione di medicinale (più eventuale quota fissa per la ricetta) o 4, come accade, per esempio, in Sicilia. I ticket sui farmaci vanno poi ad aggiungersi alla eventuale differenza che i cittadini sono tenuti a pagare tra prezzo di rimborso fissato dall’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) ed eventuale prezzo più alto del farmaco desiderato (differenza che può verificarsi, tra un farmaco generico e uno di marca, ma a volte anche con un generico che non si sia adeguato al costo di riferimento dell’Aifa).
Le Regioni in cui non esiste il ticket sui farmaci sono: Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Marche, Sardegna e la città di Trento. Le Regioni in cui il ticket esiste ma non sono occorse modificazioni sono: Lombardia, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Piemonte, Sicilia, Veneto e la città di Bolzano. Ecco invece le variazioni sulle altre Regioni:
– Liguria (dal 1 novembre 2011): 2 euro a confezione fino a un massimo di 4 euro a ricetta. Le esenzioni sono attive per pazienti sotto i 6 anni e sopra i 65 anni con reddito annuo inferiore a 36.152 euro; disoccupati; titolari di pensioni sociali; soggetti con patologie croniche (se con reddito inferiore ai 36.152 euro per nucleo familiare); trapianti e altre categorie già esenti. A partire dal 1 novembre le Asl invieranno tesserini di esenzione da presentare al medico (e non più al farmacista). In caso di ritardi nell’arrivo dei tesserini, è possibile ottenere un’autocertificazione presso l’Asl.
– Puglia (dal 1 luglio 2011 con modifiche dal 1 ottobre): 1 euro di quota fissa per ricetta più 2 euro a confezione. Le esenzioni non variano per patologie, malattie rare, invalidità. Sono invece variate dal 1 ottobre quelle per reddito: esenzione totale sotto i 18.000 euro per nucleo familiare; esenzione parziale per reddito fino a 23.000 euro; esenzione parziale sopra i 65 anni solo se il reddito non supera i 36.000 euro. Gli assistiti che hanno diritto a esenzioni sono inseriti in elenchi forniti dal Sistema Tessera Sanitaria accessibile telematicamente da Asl, medici e pediatri di base. Se si ritiene di aver diritto all’esenzione ma non si è in elenco è necessario rivolgersi alla Asl.
– Toscana (dal 23 agosto 2011): 1 euro a confezione fino a un massimo di 2 euro a ricetta per soggetti con reddito nucleo familiare da 36.152 a 70.000 euro. 2 euro a confezione fino a un massimo di 4 euro a ricetta per soggetti con reddito nucleo familiare da 70.001 a 100.000 euro. 3 euro a confezione fino a un massimo di 6 euro a ricetta per reddito superiore a 100.000 euro. Le esenzioni sono attive per soggetti con reddito inferiore a 36.152 euro e per chi già usufruisce di altre esenzioni per patologie e categorie specifiche (disoccupati, titolari di pensioni sociali ecc).
– Umbria (dal 12 settembre 2011): valgono le stesse specifiche e le stesse esenzioni della regione Toscana, con l’unica differenza che il ticket non esiste sui farmaci generici con prezzo uguale a quello di riferimento.
– Abruzzo (da aprile 2011): 2 euro a confezione fino a un massimo di 4 euro a ricetta per farmaci di costo superiore a 5 euro. 0,50 euro fino a un massimo di 1 euro per farmaci di costo inferiore a 5 euro. 1 euro a confezione fino a un massimo di 2 euro a ricetta per cittadini invalidi. 0,5 euro per farmaci generici che non si adeguano al prezzo di riferimento (in aggiunta alla differenza di prezzo). Esenzioni per invalidi gravi, titolari di pensioni sociali, soggetti con reddito familiare fino a 10.000 euro, per patologie croniche e invalidanti, donne in gravidanza, patologie rare. Per avere l’esenzione, è necessario rivolgersi direttamente all’Asl territorialmente competente.
– Basilicata (dal 1 ottobre 2011): 1,50 euro a ricetta per redditi ISEE da 14.000 a 22.000 euro. 2 euro a ricetta per redditi da 22.001 a 30.000 euro. 2,50 euro per redditi oltre i 30.000 euro. No ticket nelle farmacie convenzionate che distribuiscono farmaci per conto delle Asl e nelle farmacie ospedaliere (per il primo ciclo di terapie post-dimissioni). Esenzioni per redditi ISEE inferiori ai 14.000 euro, per patologie croniche e invalidanti, malattie rare.
– Emilia Romagna (dal 29 agosto 2011): valgono le stesse specifiche economiche e le stesse esenzioni della Toscana.