Semplice ma di sicuro effetto: mangiare 2-3 prugne secche al giorno per iniziare e poi aumentare gradualmente la quota, fino a sei al giorno. Meglio se si arriva a 10. Anche così si può combattere l’osteoporosi, che soprattutto nelle donne in menopausa genera migliaia di fratture ogni anno. Le prugne secche possono essere consumate in tutte le forme e aggiunte in appetitose ricette, ricordando che hanno grandi quantità di acido neoclorogenico e clorogenico, antiossidanti efficaci nel prevenire i tumori.
Questo suggerimento viene da una ricerca della Florida State University pubblicata sul British Journal of Nutrition, secondo cui le prugne secche rappresentano un importante proattivo nel prevenire fratture e osteoporosi. Tutta la frutta e la verdura ha un effetto positivo sulla nutrizione, ma in termini di salute delle ossa questo particolare alimento è eccezionale. Questo è dovuto in parte alla capacità delle prugne secche di sopprimere il tasso di riassorbimento osseo, che tende a superare il tasso di crescita di nuovo tessuto osseo mano a mano che si invecchia. Il test è stato realizzato su due gruppi di donne in post menopausa. Per un anno, al primo gruppo che comprendeva 55 donne, è stato chiesto di consumare 100 grammi di prugne secche o 10 prugne al giorno. Costoro, al termine del periodo di studio hanno infatti presentato un significativo aumento della densità minerale ossea della colonna vertebrale.