Da metà febbraio sarà rimosso l’obbligo delle mascherine all’aperto: l’anticipazione è stata prima fornita da Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute e poi confermata dal collega Enrico Costa: “l’ordinanza non verrà prorogata: da oggi toglieremo le mascherine all’aperto in zona bianca. Subito dopo sarà l’occasione per decidere se toglierle anche in zona gialla e arancione con un provvedimento del Ministero condiviso con il CTS”.
Per l’abolizione dell’obbligo al chiuso i tempi non sono invece ancora maturi e si prevede pertanto una sorta di periodo transitorio. Si tratta di fatto del nuovo calendario delle riaperture Covid, se così lo vogliamo chiamare, a cui tutti guardano ormai come ad una sorta di programma di fine restrizioni e ripartenza definitiva, con una strategia di convivenza controllata con i virus.
Italia verso la riapertura Covid
Parlando di riaperture, Sileri ha citato anche le attività ancora chiuse, ossia le discoteche, per le quali non è stata fornita una data precisa ma su cui sono state spese parole ottimistiche, in virtù dei numeri della campagna vaccinale e dell’andamento della pandemia: 85% della popolazione vaccinata, terza dose al 60%, rallentamento dei nuovi contagi. Come noto, tra febbraio e giugno sono previste tutta una serie di “conclusioni” relative ad altrettanti obblighi e restrizioni legate alla pandemia, tra cui l’accesso il ricorso al Green Pass. Su questo aspetto, nonostante lo stato di emergenza in Italia dovrebbe concludersi il 31 marzo (e non si esclude che possa essere definitivo, eventualmente con un periodo “ponte” per alcune misure), è plausibile attendersi una prosecuzione almeno fino a giugno.
Green Pass dopo giugno
Non ci sono anticipazioni ufficiali in questa direzione, se non alcune posizioni personale espresse dal prof. Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità del Ministero della Salute e coordinatore del comitato tecnico scientifico (CTS) che supporta il Governo a livello decisionale sui grandi temi legati alla pandemia. In particolare, Locatelli si è espresso sull’obbligo vaccinale per gli over 50 e sul Green Pass, ritenendole due misure ma mantenere anche dopo la scadenza giugno, per arrivare più protetti al prossimo autunno, quando si potrebbero configurare nuovi picchi stagionali.
Secondo il Ministro della Salute, Roberto Speranza: “il Green Pass ci ha messo nelle condizioni di evitare chiusure generalizzate ma siamo ancora dentro pandemia: bisogna leggere i dati e decidere passo dopo passo”.
Tanto più che non ci sono sufficienti dati che possano stimare la durata della protezione fornita dalla dose booster, né è prevedibile calcolare l’arrivo o meno di nuove varianti dei Coronavirus. La prossima “riapertura” che scatta, intanto, è quella del 10 febbraio, quando scadrà l’ordinanza in base alla quale restano sospese le attività che si svolgono in sale da ballo, discoteche e locali assimilati. Dallo stesso giorno si tolgono le mascherine all’aperto in zona bianca.
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