Dopo anni di ricerche che hanno dimostrato quanto stress e malumore siano tossici per il cuore e, al contrario, sia benefico il buonumore, si è giunti finalmente a quantificare la dose minima efficace, la “pillola” che protegge dall’infarto: almeno 15 minuti al giorno di risate. Ma devono essere intense, piene, coinvolgenti, come quelle che si scatenano vedendo film capolavori della comicità. Solo così equivalgono ai famosi 30 minuti al giorno di camminata veloce, stabiliti da qualche anno come la “dose minima quotidiana” di attività fisica che protegge dall’infarto. Le ricerche sull’influenza dello stato d’animo su cuore e arterie sono state condotte dall’Università del Maryland che ha sottoposto i volontari alla visione di film divertenti ed esilaranti. Le misurazioni hanno dimostrato un aumento del flusso di sangue fino al 50% in più dopo la visione della pellicola: la risata abbassa infatti la frequenza cardiaca con effetti benefici sull’endotelio e riduce il rilascio di sostanze euroendocrine vasocostrittrici. Inoltre, stimola la produzione di endorfine, sostanze chimiche che presentano un effetto protettivo sul sistema cardiovascolare, in quantità simili a quelle indotte dall’attività fisica. Ma è più in generale il buonumore che fa bene. Per questo non bisogna imporre ai pazienti rinunce troppo gravose, né cambiare radicalmente il proprio stile di vita. La dieta, ad esempio, si può modificare rendendola più sana con alcuni semplici accorgimenti, senza misure drastiche e senza dire addio ai piaceri della tavola.