Un “incontro ravvicinato” che vorremmo evitare
L’influenza stagionale, si sa, “simpatizza” con il fisico dei senior, che trova spesso più vulnerabile all’arrembaggio virale. Così deflagrano violenti attacchi febbrili e complicazioni respiratorie. Ci sono inoltre alcune malattie tipiche dei senior (ad esempio malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, o dell’apparato cardio-circolatorio, diabete mellito…) che l’influenza può amplificare.
Anche la convalescenza, sebbene giunga in conclusione della fase acuta, può essere assai debilitante per il fisico, rivelandosi più lunga e sfibrante del previsto.
Per affrontare l’influenza stagionale – che raggiunge il massimo della sua virulenza nei mesi più freddi- si possono seguire, fin da ora, indicazioni igieniche e sanitarie che fortifichino il fisico, riducendo i rischi. Così, il Ministero della Salute, lancia lo slogan: “Influenza 2010-2011, meglio arrivare preparati”, condensando nel portale web informazioni generali, dati, vademecum sulla prevenzione e tutte le istruzioni per vaccinarsi.
Influenza stagionale: l’identikit
L’influenza è una malattia infettiva provocata da virus, caratterizzata da sintomi sistemici che, normalmente, consistono nella comparsa di febbre, malessere generale, disturbi delle vie aeree (naso, gola, polmoni), cefalea, dolori osteomuscolari e respiratori.
Si tratta di una patologia molto contagiosa che si trasmette con grande facilità, ad esempio attraverso goccioline di muco e di saliva, dalle quali si è raggiunti anche semplicemente parlando troppo vicino a un’altra persona.
I sintomi iniziali possono essere diversi, dal semplice raffreddore al mal di testa, dall’infiammazione della gola alla bronchite, ai dolori osteo-articolari. Negli anziani si osservano più frequentemente debolezza e talvolta stato confusionale.
Il picco influenzale avviene nel periodo invernale e, poiché nell’emisfero boreale e in quello australe l’inverno giunge in periodi dell’anno diversi, esistono due diverse stagioni influenzali ogni anno. Per questo motivo l’OMS raccomanda due diverse formulazioni di vaccino ogni anno, una per il Nord ed una per il Sud del mondo.
I virus influenzali A e B, responsabili di malattia nell’uomo, vanno incontro a frequenti cambiamenti del loro assetto genetico, così determinando la comparsa di nuovi ceppi.
I cambiamenti antigenici (ossia le variazioni) cui vanno incontro i virus influenzali sono, più di frequente, di entità esigua e portano alla comparsa dei ceppi responsabili delle epidemie influenzali che si susseguono di anno in anno.
Oltre alle trasformazioni marginali, i virus influenzali possono subire cambiamenti di maggiore entità, acquisendo caratteristiche del tutto nuove rispetto ai virus circolanti, mutando a tal punto da essere dotati di potenziale pandemico, cioè della capacità di provocare epidemie estese in breve tempo in modo globale. Questo poiché, di fronte a una tale “novità”, la popolazione globale, è sprovvista di protezione immunitaria -acquisita naturalmente o per effetto della vaccinazione- .
(Per approfondire l’argomento pandemia può essere utile scaricare il “piano nazionale di preparazione e risposta ad una pandemia influenzale” redatto dal Ministero della Salute ).
Lavarsi le mani non è tutto, ma serve
Per diminuire il rischio di contagio ci sono alcune semplici accortezze e norme igieniche facilmente praticabili.
Il CDC Europeo ha valutato le evidenze sulle misure di protezione personali (non-farmacologiche) utili per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza, stilando un elenco di azioni fondamentali.
Prima fra tutte le regole consigliate, il lavaggio delle mani.
E’ dunque buona norma coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce e lavare frequentemente i fazzoletti sporchi.
Alla prima comparsa di indisposizioni che presentino sintomi febbrili e/o respiratori è consigliabile isolarsi dai luoghi pubblici e di lavoro o comunque utilizzare mascherine.
A questi suggerimenti precauzionali, si aggiunge il vaccino antinfluenzale, in generale indicato per la protezione di tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia e che non abbiano specifiche controindicazioni alla sua somministrazione. Per tutti vale anche la raccomandazione di procedere alla somministrazione non oltre il 31 ottobre.
Esistono alcune categorie di persone per le quali è maggiormente consigliabile eseguire il vaccino e alle quali la vaccinazione viene offerta attivamente e gratuitamente; tra questi i soggetti di età pari o superiore a 65 anni.
Altri fruitori gratuiti del vaccino sono quanti sono affetti da malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, malattie dell’apparato cardio-circolatorio, diabete mellito e altre malattie metaboliche, malattie renali con insufficienza renale, malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, tumori, malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali e ancora: immunodepressi, coloro che contraggono patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici o patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (per esempio, malattie neuromuscolari).
Infine, individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti, medici e personale sanitario di assistenza, familiari e persone in frequente contatto con soggetti ad alto rischio.
Per l’elenco completo e dettagliato è possibile consultare la pagina on line.
Indicazioni e controindicazioni
Una sezione della “Circolare Ministeriale per la prevenzione e controllo dell’influenza” 2010-2011 approfondisce indicazioni e controindicazioni riguardanti il vaccino.
Premessa a ogni approfondimento è che “L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica quale obiettivo primario della vaccinazione antinfluenzale la prevenzione delle forme gravi e complicate di influenza e la riduzione della mortalità prematura in gruppi ad aumentato rischio di malattia grave”. Posta questa introduzione, sono segnalate, tra le altre informazioni, alcune avvertenze.
In primis è bene sapere che una sola dose di vaccino antinfluenzale è sufficiente per i soggetti di tutte le età; il vaccino, con l’eccezione del trivalente intradermico, va somministrato per via intramuscolare ed è raccomandata l’inoculazione nel muscolo deltoide.
Per quello che riguarda la corretta conservazione del vaccino esso deve permanere il minor tempo possibile fuori dal frigorifero e, fino a destinazione, dev’essere trasportato in busta o contenitore per farmaci/alimenti mantenuto fresco da un oggetto refrigerante col quale, però, non deve essere a diretto contatto; una volta in frigo deve essere mantenuto a temperature comprese tra +2°C e + 8°C, e non deve mai essere congelato.
I vaccini inattivati contro l’influenza, se conservati a una temperatura corretta, tra +2°C e +8°C, rimangono stabili per almeno un anno.
Il vaccino antinfluenzale non deve essere somministrato, tra gli altri, a soggetti che abbiano manifestato reazioni di tipo anafilattico a una precedente somministrazione di vaccino o ad uno dei suoi componenti, durante il decorso di una malattia di media o grave entità, con o senza febbre.
Esistono alcune false controindicazioni, ad esempio riguardanti l’incompatibilità del vaccino con allergia alle proteine dell’uovo, con manifestazioni non anafilattiche, malattie acute di lieve entità, infezione da HIV ed altre immunodeficienze congenite o acquisite.
Quando si procede alla somministrazione simultanea di più vaccini, il vaccino antinfluenzale non interferisce con la risposta immune ad altri vaccini inattivati o vivi attenuati.
Negli adulti ad alto rischio di complicazioni e negli anziani, la vaccinazione antinfluenzale è l’occasione opportuna per somministrare contemporaneamente altri vaccini, quali l’antipneumococcico, per prevenire le complicanze dell’influenza o di altre infezioni virali dell’apparato respiratorio.
Riguardo alle reazioni indesiderate è importante sapere che i vaccini antinfluenzali contengono solo virus inattivati o parti di questi, pertanto non possono essere responsabili di infezioni da virus influenzali.
In particolare nella stagione fredda, infezioni respiratorie e sindromi con sintomatologie simili a quelle dell’influenza possono essere provocate da molteplici altri agenti batterici e virali nei confronti dei quali il vaccino antinfluenzale non può avere alcuna efficacia protettiva.
Infine, gli effetti collaterali comuni dopo somministrazione di vaccino antinfluenzale possono consistere in reazioni locali, quali dolore, eritema, gonfiore nel sito di iniezione, o in reazioni sistemiche comuni che includono malessere generale, febbre, mialgie, con esordio da sei a dodici ore dalla somministrazione della vaccinazione e della durata di uno o due giorni. Vengono raramente segnalate anche reazioni allergiche.
Nell’eventualità che la persona vaccinata incorra in effetti collaterali non comuni è da segnalare nell’ambito del corrente sistema di farmacovigilanza che fa capo all’Agenzia Italiana per il Farmaco (AIFA).
L’influenza che fu e quella che sarà…
Analizzando quanto accaduto durante il 2009 e nel primo trimestre del 2010, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che più di duecentoquattordici Paesi e territori di oltremare hanno riportato casi confermati di influenza A/H1N1 e che, sia nell’emisfero Sud che in quello Nord, il virus pandemico continua a circolare in comunità causando sporadiche infezioni.
Con uno sguardo rivolto anche alla storia recente della diffusione dell’influenza nel mondo, in Italia, l’attività di monitoraggio virologico viene svolta dal Centro Nazionale OMS per l’Influenza (NIC) dell’Istituto Superiore di Sanità (Dipartimento di Malattie Infettive), in collaborazione con una rete di laboratori di riferimento regionale (Rete Influnet). I risultati di tale monitoraggio sono settimanalmente pubblicati sul sito del Ministero della salute.
Approfondimenti: La Circolare Ministeriale 2010-2011 e altri link utili
Il Ministero della Salute, anche per la stagione 2010-2011, ha raccolto in una circolare ufficiale le statistiche ed i dati riguardanti la diffusione del virus, le raccomandazioni di prevenzione e controllo dell’influenza e tutte le indicazioni riguardanti il vaccino e gli antivirali. Per poter leggere il documento nella sua interezza è possibile scaricare il pdf . La Circolare è pubblicata, insieme a molte altre informazioni aggiornate, sul sito del Ministero della Salute nell’articolata sezione “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2010-2011” .
Sempre sul sito del Ministero esiste un’“area tematica” dedicata all’influenza .
Il sito internazionale di riferimento è quello dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), in lingua inglese.
by O.O.