E alla fine a MENTATHLON®, a RiminiWellness, l’ha spuntata un fuoriclasse giovane di mente, ma un po’ meno quanto ad anni: Stefano Forcolin, classe 1957,sabato12 maggio, ha trionfato al II Campionato che impegna le meningi di ogni età ed è indetto da ASSOMENSANA, ente non profit a favore della mente. Nella competizione, il campione dei campioni si è aggiudicato il trofeo di vincitore assoluto intergenerazionale, dopo essersi piazzato primo nella sua categoria senior, riservata ai 50 anni in su, e affrontando gli altri superavversari, come lui selezionati attraverso il gioco online (sul sito www.mentathlon.it e su Facebook) e tutti preparati e determinati a superare i complessi test, ideati dai neuropsicologi dell’Associazione.
Il match è iniziato al mattino, alle ore 11, con le semifinali a porte chiuse per i due diversi gruppi, under e over 50, da cui sono emersi quattro finalisti per ognuna delle due fasce d’età, premiati con una significativa medaglia. Nel primo pomeriggio, dalle ore 14 e 30, si sono svolte le prove disgiunte per determinare, tra i quattro rimasti in gara, l’asso senior, appunto il veneto Stefano Forcolin, e quello junior, ovvero Simone Mussa, diciannovenne di Verbania. I due cervelloni, a cui è stata consegnata una coppa, si sono poi confrontati nella volata finale che ha visto prevalere il più anziano.
Nelle postazioni, armati di video, pulsante, carta e penna, gli sfidanti hanno dovuto risolvere quiz di vario genere e di difficoltà crescente, 10 per i semifinalisti e cinque per i finalisti, incitati dal brioso presentatore Vincenzo Panza che ha dichiarato di essere entusiasta della loro bravura: «Oggi, nella sala Diotallevi 1, assistiamo alla convergenza di genio, ingegno e creatività. Con questa miscela esplosiva, i partecipanti a Mentathlon® riescono ad arrivare alla soluzione dei test prima degli altri, cortocircuitando fino all’ultimo neurone la mente, che non ha confini o limiti».
Gli esercizi proposti da Assomensana miravano a valutare le diverse facoltà cognitive dei candidati e hanno messo veramente alla prova i pur esperti concorrenti, come ha confidato Stefano Forcolin, che a Manchester, in Inghilterra, dove vive, è appassionato di simili concorsi e spesso vince, in particolare nei tornei di puzzle: «Per primo sono sorpreso della mia affermazione in quanto ho avuto problemi con il secondo test che riguardava sequenze numeriche. Rispetto alle domande a cui abbiamo risposto online, queste dal vero sono state senz’altro molto più “toste”».
Non a caso i quesiti dell’ultima tappa di Mentathlon® sono stati concepiti per primatisti, anche se il pubblico in sala, compresi alcuni adolescenti, è riuscito, magari più lentamente, a seguirli, eseguirli e risolverli per mezzo dei due maxi-schermo in dotazione. I temi spaziavano da figure geometriche da ricopiare a labirinti da percorrere rapidamente, da liste di oggetti o numeri da riscrivere a nomi pubblicitari di nuovi prodotti da inventare.
Sul significato di ogni gioco si è espresso il dottor Giuseppe Alfredo Iannoccari, presidente di Assomensana: «Ad esempio, la spiegazione personale del significato di alcuni proverbi, come “Ogni lasciata è persa” oppure “Chi non risica non rosica”, richiede competenze complesse perché vengono richiamate più aree cerebrali in quanto è necessario tradurre la frase in un concetto logico. In questo caso alla ragione occorre affiancare anche la memoria a lungo termine. Invece quando si cerca di trovare sinonimi di determinate parole, bisogna rintracciarle in modo veloce in una rete mentale di significato in cui si trovano vicine tra loro tramite un legame semantico. L’esercizio stimola e attiva la rete per recuperare il più possibile parole simili che non sono le stesse per tutti in quanto ogni persona tende ad utilizzare sempre le solite».
I risultati ottenuti da tutti i finalisti di Mentathlon® sono stati ottimi, con minime differenze di punteggio, tanto da rendere più laborioso il compito della giuria, composta dallo stesso presidente e dalle psicologhe Sara Eralti e Maria Nappa, anche madrina della manifestazione.
Alla 7ª edizione di RiminiWellness, le teste si sono così dimostrate ben allenate grazie alla Ginnastica Mentale®, brevettata da Assomensana, a cui sono stati sottoposti i mentathlonisti e che ha spopolato anche in Fiera, al Padiglione D, nello stand 191: «Nella nostra Palestra della Mente, abbiamo sempre avuto il tutto esaurito ad ogni sessione», riferisce il dottor Iannoccari, «Oltre che ai Check-up di Efficienza Mentale e ai Test di Memoria, i visitatori hanno potuto accedere a diversi Corsi “speed” di Empowerment Cognitivo che gli specialisti dell’Associazione hanno tenuto venerdì, sabato e domenica in orari prefissati, secondo un calendario stabilito: Potenziamento di Attenzione e Concentrazione, Accelerazione del Linguaggio, La Memoria al Lavoro, La Mente in Gioco, Potenziamento della Memoria, Giochi di Logica, Sviluppare la Memoria Verbale, Mente in Movimento, Sviluppo della Creatività, Giocare con le Parole, Ricordare Numeri e Nomi».
Molto seguito, il 12 maggio, sempre nella sala Diotallevi 1, anche il Convegno“Dalle Neuroscienze allo Sport” in cui, con un approccio innovativo, i neuropsicologi di Assomensana hanno spiegato agli addetti ai lavori le tecniche per aumentare negli sportivi le performance atletiche con l’empowerment cognitivo.