Carissimi Grey Panthers, ho conosciuto questo bel sito e ho pensato di condividere con voi il reportage del percorso che ho compiuto (da appassionato ciclista) in solitaria da Firenze ad Assisi il 31 maggio scorso.
Dopo una adeguata preparazione e pianificazione del percorso, consapevole delle difficoltà cui sarei andato incontro, arriva il 31 maggio. E’ ancora buio, ma prima che suoni la sveglia (alle 4.15) sono già in piedi. Ultimi preparativi e alle 6 …partenza!
Aria è frizzante (12 °C), guardo le colline intorno a Firenze e mi immagino il lungo percorso visto dall’alto.
Attraverso la città ancora addormentata e le pedalate si fanno subito dure a Bagno a Ripoli quando inizio la salita per S.Donato in Collina e ripenso a un mio amico che mi aveva consigliato un’altra strada! Fa fresco e nella strada fino a Figline Valdarno i manicotti fanno comodo.
Spero di trovare qualche gruppo che mi possa accompagnare nella Val d’Arno ma i ciclisti che incontro vanno tutti nella direzione opposta alla mia; attraverso tutta la Val d’Arno e arrivo ad Indicatore con sulle gambe già alcune discrete salite. Tengo sotto controllo la velocità media e cerco di mantenere quella prevista. Attraverso Figline, San Giovanni Valdarno, Montevarchi, Molino di Mezzo,Ponticino, ad Indicatore so che devo fare un percorso tortuoso per immettermi nella Statale Umbro/Casentinese. Ci riesco aiutato da ciclisti della zona.
So di aver superato le prime difficoltà ma anche consapevole che il percorso sarà ancora lungo.
Attraverso Rigutino, Castiglion Fiorentino, Montecchio, Tavarnelle, il fondo stradale ha un asfalto molto rugoso: in bici notiamo anche differenze di temperatura, vento, profumi, odori.
Dopo l’incrocio per Cortona passo da Terontola, so che il Lago Trasimeno si avvicina; rassicurato da una “app” che consente a mia moglie di conoscere la mia posizione, raggiungo Castiglion del Lago dove si materializza la presenza della consorte che immaginava di imbandire un banchetto degno di un matrimonio sulle sponde del Lago, e si mostra delusa quando mi fermo pochi minuti per mangiare una barretta che mi ero portato e riempire la borraccia.
Le do appuntamento ad Assisi perchè la strada è ancora lunga, promettendole che alla meta avrei mangiato tutti i suoi manicaretti.
Sto mantenendo la media oraria prevista, pedalo da quasi 6 ore, devo rimanere concentrato.
Raggiungo Montebuono sulla sponda sud del Lago, fa caldo e la strada è molto rovinata.
Inizia il calvario con una serie interminabile di paesini, ognuno in cima ad una collina, il contachilometri segna chilometraggi molto impegnativi ma il mio fisico (da grey panthers) regge lo sforzo; ripenso alle parole di mia moglie , preoccupata, nei giorni precedenti: …alla tua età!!… le farò vedere io!
So che la parte dura è iniziata , sono preparato a questo. Il termometro segna più di 30 gradi, evito di guardarlo; salite e discese, il sollievo del ronzio della ruota libera (una armonia affascinante) mi tiene compagnia.
Mugnano, S. Martino dei Colli, Capanne, Castel del Piano, Pila, ….non finisce più…., Villa,…che caldo….S. Martino in Colle (ma non avevo già attraversato S. Martino dei Colli??), S. Martino in Campo, …le gambe mi fanno male…Targiano, …finalmente Bastia Umbra e S. Maria degli Angeli.
Ho pedalato 8h 30’ per 190 Km con quasi 1900 metri di dislivello, consumando 5200 Kcal.
Ah , naturalmente dimenticavo di dire che sono arrivato prima io di mia moglie che nel frattempo si è persa in quei paesini, ma tanto non ho fame, sono solo a pezzi!!!
Saluti a tutti, spero di non avervi annoiato. Maurizio
Grazie, Maurizio, per questa bella testimonianza. Sei proprio un grey-panther grintoso e rampante… davvero! Chi vuole può commentare e comunicare con Maurizio utilizzando il format qui sotto. E se qualche altro amico grey-panther ha avventure da raccontare, siamo qui, pronti a pubblicare! vp)