“Perceval” – questo il nome dell’innovativa valvola aortica che non necessita di suture – può essere impiantata nei pazienti di età maggiore o pari a 65 anni, affetti da stenosi o da steno-insufficienza della valvola aortica.
Oggi la stenosi aortica è la malattia cardiaca valvolare acquisita più comune nel mondo occidentale e la sua insorgenza aumenta con l’invecchiamento della popolazione. La prognosi dei pazienti affetti da stenosi aortica sintomatica grave è poco favorevole: se il paziente non viene sottoposto a trattamento subito dopo l’insorgenza dei sintomi, la sopravvivenza media è breve – spesso si tratta solo di 2 o 3 anni.
Oggi è possibile sostituire la valvola danneggiata con PERCEVAL che può essere posizionata e ancorata nel sito d’impianto senza l’ausilio dei punti di sutura, grazie a un suo esclusivo dispositivo di ancoraggio autoespandibile. Se prima per una sostituzione valvolare la procedura di fissaggio richiedeva 30-40 minuti, oggi in 10 minutiè possibile inserire la valvola sutureless: l’importante riduzione dei tempi operatori va a tutto vantaggio del paziente e offre anche al chirurgo più tempo da dedicare a eventuali procedure associate.
Il primo impianto del San Raffaele è stato eseguito, nella sala operatoria dell’Unità di Cardiochirurgia diretta dal Professor Ottavio Alfieri, dal team del Dottor Stefano Moriggia su un paziente di 74 anni affetto la stenosi aortica severa.
L’Unità di Cardiochirurgia del San Raffaele ha all’attivo 1.400 interventi all’anno e comprende il più ampio spettro della disciplina cardiochirurgica. L’Unità è infatti centro di riferimento nazionale e internazionale per la chirurgia riparativa della valvola mitrale (circa 500 interventi annui), per la chirurgia della fibrillazione atriale e dello scompenso cardiaco.