C’era una volta il detto che la presenza di macchie rossastre sulla cute del neonato, era a causa di una “voglia” insoddisfatta da parte della mamma nel periodo della gravidanza. Purtroppo lo sventurato nascituro diventava uomo, spesso la macchia cresceva con lui, con la probabilità che da semplice disturbo estetico si trasformasse in un fatto patologico.
Oggi è raro vedere persone adulte con questo inestetismo, clinicamente definito angioma. Fortunatamente grazie ai progressi della medicina, della chirurgia e degli strumenti diagnostici è possibile conoscere velocemente e con certezza la natura di queste malformazioni vascolari e curarle con risultati soddisfacenti.
Gli angiomi sono l’espressione di una anomala proliferazione di alcuni vasi sanguigni, però possono essere congeniti oppure essere comparsi in epoca successiva e quindi avere genesi diverse con manifestazioni differenti.
I più frequenti sono quelli che si presentano sotto forma di macchie cutanee di colore rosso e rosso-bruno, altri, invece, sono come tanti e ravvicinati puntini superficiali generalmente localizzati nel tessuto sottocutaneo e simili a delle fragoline o piccole ciliegie, oppure molto grandi e irregolari.
Di conseguenza le terapie sono diverse anche se il laser è considerato il migliore amico per la guarigione di queste malformazioni.
Quando e come intervenire
E’ consigliabile intervenire con la terapia adeguata al sorgere dell’angioma, indifferentemente dalla sua natura. Il laser resta in ogni caso la terapia più praticata, rari i casi in cui si ricorrere all’approccio chirurgico. Con il laser sono sufficienti alcuni minuti di trattamento, ripetuti per 2-3 sedute e qualche giorno di convalescenza perché la macchia schiarisca o scompaia. E’ possibile trattare anche bambini di pochi mesi, utilizzando delle apparecchiature dotate di sistemi di raffreddamento che, oltre ad attenuare il senso di bruciore, avvertibile durante la seduta, permettono di usare energie anche molto elevate senza alcun pericolo e danno alla cute. Inoltre, la presenza dell’anestesista pediatrico completa la seduta nel caso si ritenga necessaria una leggera sedazione.
Gli angiomi profondi richiedono una metodica più complessa. Con i laser a fibra ottica che possiedono la capacità sia di taglio chirurgico sia di potente coagulazione, si ottengono ottimi risultati. Il trattamento consiste nell’inserire, sotto guida ecografica, la fibra ottica nel contesto della lesione e nel coagulare la malformazione all’interno, senza alterare i tessuti superficiali e senza esiti cicatriziali.
A chi affidarsi
Il risultato terapeutico è determinato dalla profonda conoscenza che il medico specialista deve avere sia nell’ambito della patologia, sia degli apparecchi che utilizza e dell’effetto biofisico della luce laser. E’ opportuno quindi affidarsi ai centri specializzati per la diagnosi e la cura di queste malformazioni.
Numero di sedute e costi
Solo il medico specialista è in grado di stabilire quante sedute sono necessarie. Dipende dalla tipologia, dall’estensione dell’angioma e dall’età del paziente.
Il costo di ogni seduta è mediamente di € 250. Esistono, soprattutto nelle grandi città, alcuni centri in convenzione con il SSN, che curano questa patologia.
Graziella Capra