Il cervello (e non solo) ha sempre bisogno di acqua. Disidratarsi e perdere un litro d’acqua corporea ha sulle funzioni cerebrali un effetto simile a quello provocato in due mesi e mezzo dal morbo di Alzheimer. lo sottolinea il manifesto presentato a expo dalla World Federation of Hydrotherapy and Climatotherapy (femteconline.org) con cui è stata chiesta l’istituzione di una Giornata mondiale dell’idratazione. «se i liquidi scarseggiano si secca la pelle e anche il cervello, si riducono le capacità di attenzione, concentrazione e memoria: guidare senza aver bevuto a sufficienza, per esempio, può incrementare in maniera considerevole la possibilità di incidenti perché i rifessi peggiorano» sottolinea Umberto Solimene, presidente Femtec.
Ma quanto bere? Il fabbisogno cambia in base alle attività svolte e si accentua ovviamente con il caldo, quando è necessario reintegrare con regolarità, e velocità, quanto perso con il sudore. «Meglio non aspettare di avere sete, perché questo è già un segnale di stress idrico. l’acqua, bevanda ideale a zero calorie, combatte l’obesitàe aiuta nella gestione di malattie cardiovascolari, diabete, calcoli renali. se manca, sale il rischio di infezioni, reazioni allergiche, dolori muscolo-scheletrici e mal di testa»