Chi acquista un nuovo televisore o un apparecchio (a esempio un decoder) adatto a ricevere il segnale radiotelevisivo, dal prossimo 18 dicembre avrà diritto al cosiddetto bonus TV, per agevolare l’adeguamento al nuovo standard DVB-T2.
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Si tratta di uno sconto all’atto dell’acquisto pari a 50 euro (IVA compresa), oppure pari al prezzo di vendita nel caso in cui sia inferiore a questa cifra, riservato alle famiglie residenti in Italia con ISEE fino a 20mila euro. Ogni nucleo familiare può ricevere il contributo una volta sola (quindi, per un solo apparecchio a famiglia). L’agevolazione si applica anche agli acquisti che vengono effettuati online presso “venditori del commercio elettronico operanti in Italia”.
In tutti i casi, lo sconto è utilizzabile fino al 31 dicembre 2022 (salvo esaurimento risorse, pari a 151 milioni di euro). Tutte le indicazioni sono contenute nel decreto MiSE-MEF del 18 ottobre 2019, attuativo delle misure previste dalla legge 205/2017, comma 1039, lettera c, pubblicato in Gazzetta Ufficiale (del 18 novembre).
Nel dettaglio, l’acquisto deve riguardare: “apparecchi atti a ricevere programmi e servizi radiotelevisivi – dotati in caso di decoder anche di presa o di convertitore idonei ai collegamenti alla presa SCART dei televisori – con interfacce di programmi (API) aperte, laddove presenti, a prescindere dalla piattaforma tecnologica scelta dal consumatore, sia essa terrestre, satellitare e, ove disponibile, via cavo. Gli apparecchi da utilizzare per il digitale terrestre devono incorporare la tecnologia DVB-T2 HEVC, main 10, di cui alla raccomandazione ITU-T H.265, almeno nella versione approvata il 22 dicembre 2016”.
Sono quindi incentivati i televisori e i decoder di nuova generazione. In ogni caso, verrà pubblicato un elenco dettagliato dei prodotti scontati sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico.
Bonus TV: la procedura
Sarà lo stesso acquirente ad autocertificare il rispetto dei requisiti: all’atto dell’acquisto presenta una richiesta di contributo che serve anche a dichiarare che l’ISEE è sotto i 20mila euro e che nessun componente del nucleo familiare ha già utilizzato il bonus.
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I venditori devono registrarsi sull’apposito servizio telematico che verrà messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, attraverso il quale trasmetteranno i dati sulle operazioni effettuate al Ministero. Potranno poi recuperare lo sconto mediante un credito d’imposta, esclusivamente in compensazione. Saranno forniti apposite istruzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate, con relativo codice tributo.
Nel caso in cui vengano accertate irregolarità, il contributo viene revocato. Stesso discorso per i venditori che applicano il credito d’imposta senza seguire correttamente la procedura. Se invece la scorrettezza è più grave viene informata la Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali del MiSE.