SENIOR E WEB: WORKING IN PROGRESS

Pubblicato il 9 Giugno 2014 in da Vitalba Paesano

All’inizio sembrava che non li riguardasse nemmeno, la grande ragnatela chiamata Web. La consideravano, infatti, con diffidenza (perché all’epoca – fine anni ‘90 – pareva che pedofili e truffatori albergassero tutti lì). La temevano, inoltre, per il difficile approccio, troppo tecnologico, che costringeva a chiedere aiuto a figli e nipoti (attachment e download erano parole misteriose e oscure, per loro). Erano convinti i Senior, insomma, di “poterne fare tranquillamente a meno”. Così, mentre in quegli anni solo un ragazzo su 5 – fra i 14 e i 17 anni – sosteneva di poter rinunciare a Internet, a pensarla a questo modo era addirittura il 77% degli over64. Appariva chiaro fin da allora, però, che nelle fasce dai 25 ai 64 anni (adulti attivi) e dai 65anni in su (maturi/anziani), la frequentazione di Internet era influenzata in modo determinante dal livello d’istruzione e dalla condizione professionale. Approccio possibilista in chi lavorava (o lavorava ancora), curiosità intellettuale nei più colti. Anche oggi, tra i “navigatori” Senior, ci sono molti laureati (11%) o con diploma di istruzione superiore (40%). Ci ha pensato direttamente la rivoluzione digitale, però, a imporsi anche ai più riottosi, oggi “attraversati”, comunque, da questa nuova cultura e dai suoi strumenti. All’inizio sembravano fenomeni solo esteriori: nelle nostre mani cellulari sempre più capaci, la musica che non arrivava più solo attraverso i CD… E poi, ancora, l’iscrizione online dei nipoti alla Scuola Pubblica o il vederli trascorrere una serata intera giocando con lo Smartphone, invece che davanti alla Tv. Si è dovuta aspettare, tuttavia, l’edizione più recente della ricerca New Media di GfK Eurisko, presentata nel 2014 da Edmondo Lucchi, per segnare il passo di questa evoluzione.

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In Italia dicono sì al web 4,5 milioni di senior (su 19,5 )

In Italia, gli over55 sono 19,5 milioni: il 38% ha un’età compresa tra i 55 e i 64 anni, il 31% tra i 65 e i 74; stessa percentuale per gli over75.

Se in queste stesse fasce d’età andiamo a considerare chi si è collegato a Internet negli ultimi 7 giorni (una frequenza di interattività con il Web minima, ma utilizzata dai ricercatori come unità di misura), troviamo il 65% dei 55-64enni; il 26% dei 65-74enni e solo il 9% degli over75. Complessivamente 4,5 milioni di senior. Un popolo colto e saputo, decisamente sopra la media nazionale quando si incrociano altri dati e si considera, ad esempio, chi legge i quotidiani tutti i giorni (lo fa il 26% dei senior, rispetto al 15% della popolazione italiana) o chi partecipa a conferenze e manifestazioni (17% versus 14%). Non è solo questione di tempo libero a disposizione.

Questo dato è significativo, infatti, soprattutto perché indica l’atteggiamento outdoor che caratterizza i senior di ultima generazione, progettuali e curiosi, interessati a seguire gli eventi e a tenersi aggiornati, intenzionati a non scendere, soprattutto, dal tapis roulant della vita attiva.

Un dato a ulteriore conferma: la crescita macroscopica degli over 55 che utilizzano Internet in mobilità (via cellulare, portatile o Ipad).

L’evoluzione, negli ultimi anni, della fidelizzazione al web si nota meglio quando si considera la popolazione senior che si collega almeno 4 volte a settimana. Nel 2011 lo faceva il 54% degli over55 “internettiani”. Nel 2012 il 64%; nel 2013 il 68%. Un trend significativamente in crescita. Che cammina parallelo alla progressiva scoperta della piacevolezza e dell’importanza di questo mezzo. Una conferma: alla domanda posta da New Media 2013 “Per lei Internet è…?”ad apprezzarne l’utilità sono proprio i Senior (si esprime così il 70% contro il 66% dell’intera popolazione Web). Proporzioni invertite quando si sottolinea, invece, l’aspetto divertimento: 30% (Senior) versus 34% (altri).

 Più informazioni che incontri

Analogamente, i senior si dichiarano più interessati ai “contenuti” (59% rispetto al 53% di tutta la popolazione web) che alle “persone”(41% versus 47% dell’intero popolo web).

Gli over55 in Internet non cercano, dunque, nuove amicizie e relazioni (con le dovute eccezioni: Meetic, sito di incontri, ad esempio, ha una presenza relativamente significativa di senior che cercano un nuovo compagno/a). Altra caratteristica: non chattano (non hanno la fantasia dei giovani: i “buongiorno”, “buonasera”, “buonanotte” e “buon appetito” che invadono, senza nessun altro tipo di comunicazione, certi blog di Facebook frequentati da “quelli nati negli anni 50… 60, quelli che hanno fatto il ‘68 etc..”. sono francamente tristissimi).

Apprezzano, invece e a ragione, Skype, che per loro significa maggiore e più facile contatto con parenti e amici lontani, (o anche vicini, ma non facilmente raggiungibili, nel caso dei navigatori “più senior” con problemi di mobilità).

Sì, decisamente, invece, alle informazioni, agli indirizzi utili, agli elementi che facilitano la vita quotidiana. Con la tranquillità che deriva dall’esperienza. Gli over 50-55 sanno riconoscere un’informazione corretta, un sito attendibile.

Il fatto di aver visto e sperimentato già molto, nella vita, li mette nelle condizioni di avere quasi una “bacchetta da rabdomante”, che consente loro di sfuggire siti e notizie inaffidabili e di muoversi in migliori direzioni “con un solo click”. (Così si spiega, tra l’altro, anche la simpatia che suscita  www.grey-panthers.it, testata giornalistica online a loro riservata, che dal 2008 a oggi ha acquisito lettori in continua progressione, grazie soprattutto al passaparola).

Non sembri paradossale, quindi, se, oggi sono loro i meno intimoriti dai rischi web. Alla domanda (ancora fonte New Media 2013) se vi siano rischi per le informazioni relative alla persona, presenti on line, la popolazione web che risponde molto+ abbastanza raggiunge il 61%, contro il 58% della popolazione over55. Controprova? risponde poco+per niente il 13% della popolazione web versus il 17% degli over55 che navigano.

 Semplificarsi la vita sul web

Invitati a riconoscere le molte opportunità di Internet e a indicare le proprie personali priorità d’uso, gli over55 rispondono, nell’ordine: per coltivare interessi personali (30%); per essere aggiornati su quanto accade nel mondo (21%); per approfondire argomenti di lavoro, di know how professionale (16%) e di formazione (8%). Su due finalità d’uso i senior sono convintissimi, anzi così convinti da allinearsi con il resto della popolazione web: per informarsi e gestire la vita quotidiana (8%); per informarsi e organizzare le proprie vacanze e i propri viaggi (7%). Ormai il profilo degli over55 che frequentano abitualmente il web appare chiaro: non la vagolante ricerca del “non so cosa voglio” (che caratterizza altre fasce di utenti), ma la precisa, puntuale capacità di slalom tra le maglie della Rete, per sapere cosa accade in tempo reale nel mondo e dietro l’angolo di casa (la ricerca di notizie di attualità riguarda il 32% degli utenti senior); per decidere quale aereo, treno o traghetto prenotare (informazioni che riguardano il 20% degli utenti web); per avere info sulla propria città, i luoghi, gli eventi, gli orari, i servizi (16%); per scegliere le mete del proprio turismo (15%).

E’ ancora un 15% di utenti senior a dichiarare l’abitudine a informarsi sui siti delle aziende relativamente a prodotti e servizi di proprio interesse: informarsi alla fonte prima di decidere dove e cosa acquistare sembra essere un comportamento molto diffuso (e rassicurante) per questa fascia di popolazione.

Ci sono tre “voci”, però, per le quali i senior in Rete superano  tutti gli altri utenti: la ricerca di conoscenze su salute e medicina (11% versus 8%), su alimentazione e cucina (12% versus 10%), su servizi bancari (13% versus 12%). Negli ultimi anni è aumentata la ricerca sul web di informazioni nell’ambito della salute (in particolare su disturbi e farmaci). E anche se medico e farmacista si confermano come gli influenti principali nella scelta, emergono nuovi modelli di comportamento, anche nel pubblico senior, orientato a una maggiore consapevolezza, che permetta di prendersi cura di sé e realizzare il proprio progetto di salute.

Anche l’interesse web per cucina e alimentazione va interpretato. Per i senior l’alimentazione è chiamata a soddisfare tre ordini di bisogni: individuali, familiari e sociali. Individuali sono il benessere alimentare come filosofia di vita (pensiamo ai discorsi etici, che riguardano sostenibilità, cibi a chilometro zero, temi che coinvolgono il senior attento), ma anche l’interesse all’alimentazione per motivi di salute, senza trascurare il piacere di mangiare, irrinunciabile a ogni età. Ma il cibo ha anche una funzione familiare: rappresenta per i senior una forma classica di trasmissione d’affetti (pensiamo ai pranzi domenicali che riuniscono genitori e figli, ma anche ai pasti e alle merende che tante nonne offrono ai nipoti di cui si occupano).

Il cibo per il senior, infine, è trasmissione di cultura, di ricette e sapori della tradizione, di riti tramandati da generazioni: funzione sociale, dunque. Sul web circola tutto questo straordinario mondo, fatto di ricette della memoria più che di ingredienti, ma anche di nuove culture, che vanno assaggiate per conoscerle meglio. Significativo, infine, l’interesse web dei senior per il mondo bancario: sopra media nazionale sul banking online, sia consultivo, sia operativo, a dimostrazione di quanto sia inutile fare code agli sportelli bancari per verificare un estratto conto o fare un bonifico: a casa, davanti al proprio computer, è più comodo, più rapido, persino più sicuro. E pazienza se c’è ancora qualcuno che ha paura a usare PayPal o i sistemi di pagamento crittografato (Sicur Socket Layer – SSL o Secure HTTP).

 E l’avventura continua

C’è un rischio, a questo punto, però: che il popolo dei Senior, ormai disinvolti e tecnologici, capaci di apprezzare i vantaggi di una comunicazione solo apparentemente virtuale, ma, in realtà, concretissima, possano pretendere di più dal web. Possano esigere, per esempio, che tutti i servizi della Pubblica Amministrazione viaggino davvero per via telematica  e in totale efficienza (Compresa l’Inps che da quest’anno non manderà più a casa  il CUD. Si potrà davvero stamparlo autonomamente dal  proprio computer, opportunamente collegato? O ci ritroveremo sconsolati in coda a parlare di una banda larga che ancora non arriva?). Cosa sarà dei senior che vorranno spedire online raccomandate ed espressi? Funzionerà al meglio, ovunque per tutti? O anche lì, ci ritroveremo in coda agli uffici postali, chiacchierando dei fantastici meriti delle stampanti 3D che trasformano dati/file in oggetti reali e viceversa?

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Armati consapevolmente di Smartphone (solo il 5% nel 2011, il 28% nel 2013); brandendo come spada il tablet pc (solo l’1% nel 2011, ma già il 7% nel 2013) cosa chiederanno i senior digitali quando l’età li renderà comunque più immobili, ma ancora vivaci e interattivi? Saranno esigentissimi. Finiti i tempi dei vecchietti in panchina e anche di quelli che si accontentavano dello zapping davanti alla tv 24h. Internet ha una marcia in più.

Lo dicono anche gli esperti Media: la Tv è il Media che “parla” e “fa sognare”. Internet è quello che “risponde” e “con cui si agisce”.

Se vi pare poco.

 

 

MOBILI, ELETTRODOMESTICI E VINO

E-commerce sì, e-commerce no: sembra un ritornello rap. E intanto, i senior sul web fanno acquisti: alcuni prevedibili, come ticket per spettacoli e trasporti, prenotazioni per vacanze e viaggi. Altri comprensibili, come hardware e software, telefonia e pc, visto che sono tecnologici affermati. Più interessante scoprire che sono sopra media per assicurare online l’auto e per acquistare vino. Ma anche elettrodomestici, mobili e oggetti per la casa. Un dato che valorizza gli intenti del recente Longevicity, che fuori salone al Salone del Mobile 2014, si è posto come baluardo del Design che nella sua creatività come mission, rispetta anche i senior!

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