I milanesi sono i primi cittadini italiani ad avere un’identità civile e amministrativa virtuale. Il Comune di Milano ha appena lanciato la prima versione del “Fascicolo digitale del cittadino”, un’unica piattaforma di informazioni e servizi cloud grazie a cui il residente nel capoluogo lombardo può verificare in tempo reale le informazioni che la PA conserva su di lui e, al tempo stesso, richiedere i servizi senza dovere per forza andare allo sportello fisico. “Una Milano per tutti”: è questo lo slogan del Comune di Milano, che punta a digitalizzare tutti i servizi rivolti ai residenti in città e in provincia. Prima tappa un “raccoglitore virtuale”, dentro al quale sono archiviate tutte le informazioni, le pratiche in corso e lo storico dei documenti di cui il Comune è in possesso e che riguardano ogni singolo cittadino.
Sarà tutto a portata di click. Al momento, oltre ai servizi anagrafici, già online da tempo, si può accedere ad alcuni servizi di riscossione, ai documenti tributari e ai permessi per la mobilità. Si può inoltre richiedere un certificato e riceverlo in versione digitale e prendere appuntamento agli sportelli del Comune. Il fascicolo è consultabile anche da tablet e smartphone. Per accedere, però, bisogna registrarsi sul sito del Comune e ottenere un pin che servirà per tutte le operazioni successive. Il fascicolo del cittadino, disponibile a questo link , sarà completo di tutti i servizi entro dicembre 2017. “E’ il primo risultato di un enorme progetto che punta a rendere condivisibili tutti i dati che l’amministrazione già possiede – spiega l’assessore alla Trasformazione digitale e servizi civici Roberta Cocco – ma che sono messi in settori diversi”.
Oltre al fascicolo digitale il Comune ha annunciato anche l’installazione di 50 nuovi Pos nelle sedi dell’Anagrafe e una postazione self service, che sarà sperimentata a giugno nella sede di via Larga, per stampare i certificati richiesti online, senza dover passare dallo sportello. “Milano vuole essere un rompighiaccio nell’innovazione tecnologica del nostro Paese” è, ormai, uno dei mantra del sindaco Sala. Un avanzamento riconosciuto anche dalla ministra Madia: “Il Comune di Milano è all’avanguardia in Italia in tema di innovazione digitale ed è un modello per le altre amministrazioni pubbliche”. Quello per la digitalizzazione completa del Paese, ha puntualizzato, “è un processo lungo e complicato”, ma con un fine ben chiaro: “il cittadino deve avere il diritto di andare il meno possibile in un ufficio pubblico” per ottenere ciò di cui ha bisogno.
Il fascicolo digitale ha come pilastri le linee guida dell’Agenda Digitale, l’iniziativa governativa per la trasformazione digitale del Paese. Le cose stanno succedendo piuttosto velocemente: analoghe iniziative partiranno presto in altre città pilota come Bari, Firenze, Palermo, Roma, Torino e Venezia, che insieme a Milano hanno dato vita a una collaborazione operativa col team per la Trasformazione Digitale. Non bastasse, un’altra collaborazione è stata avviata con gli sviluppatori, per i quali sono stati messi a disposizione codici sorgente e dati pubblici, nonché un forum per scambiarsi idee e progetti su come digitalizzare la pubblica amministrazione italiana. La missione? Sviluppare servizi pubblici digitali, mettendo in rete le buone pratiche che ciascuno di essi realizzerà. Facile immaginare, insomma, che il fascicolo del cittadino presto sarà realtà anche per molti altri cittadini. E che quello che oggi è un caso di scuola diventerà a breve uno delle centinaia di progetti di semplificazione e digitalizzazione che nasceranno.