Tutti gli occhi erano puntati su di lui, il nuovo timoniere della Apple, Tim Cook, nella trepidante attesa del lancio dell’ultimo melafonino, l’iPhone5. Sono passati ormai quattro anni (gennaio 2007) da quando Steve Jobs presentò il primo modello di iPhone: adesso avrebbe dovuto essere la volta del numero 5. Già, perché in realtà dal palco dello Yerba Buena Center Timothy Cook non ha presentato l’ iPhone 5, bensì l’iPhone 4S, definendolo come la versione “enhanced” (avanzata) dell’iPhone 4 e “il miglior iPhone di sempre”. Sostanzialmente questo essere “migliore di sempre” significa: Chip dual-core A5 (quello degli iPad 2), fotocamera da 8MP totalmente rinnovata, iOS 5 e iCloud. Ora l’utente avrà in mano un iPhone fino a 7 volte più “scattante” senza minarne l’autonomia dato che la batteria, assicurano gli ingegneri di Apple, è sapientemente gestita. Ma la novità forse più dirompente per l’uso quotidiano di iPhone 4s, almeno per quanto riguarda il “lato artistico”, è certamente la nuova fotocamera con un sensore da 8 megapixel (il 60% di pixel in più rispetto all’iPhone 4) e un obiettivo su misura con maggior apertura del diaframma (f/2.4). Il risultato è quello di una risoluzione nettamente maggiore e foto estremamente dettagliate. L’altra novità che ha portato la presentazione del 4s è senz’altro iOS 5, il sistema operativo mobile più evoluto al mondo e anche il più facile da usare (sarà scaricabile gratuitamente dal 12 ottobre). Le novità più importanti offerte da iOS 5 sono il “centro notifiche” (una sorta di schermata riassuntiva su “che c’è di nuovo”), iMessage (che diventa il concorrente diretto del BlackBerry Messenger) e l’integrazione con Twitter. E infine iCloud, ovvero la “nuvola” targata Apple. Un modo più semplice di gestire i contenuti, perché fa tutto da solo: archivia musica, foto, e-mail, app, contatti, calendari, documenti e molto di più.