Sviluppare l’e-commerce del proprio prodotto o servizio equivale ad assistere ad un aumento esponenziale del proprio volume di affari.
Secondo il recente studio della Netcomm, dal titolo L’e-commerce:un’opportunità di sviluppo per l’economia italiana, il fatturato del commercio elettronico in Italia è cresciuto di quasi il 20% all’anno negli ultimi 6 anni, passando dai 5,7 miliardi di euro del 2009 ai 13,3 del 2014.
Molte prospettive, qualche difficoltà
L’e-commerce rappresenta una strategia di successo contro la crisi ma gli ostacoli non mancano. L’e-commerce in Italia vale più di 13 miliardi di euro, destinati a crescere anno dopo anno. Vendere online è diventata una strategia anticrisi per le aziende, soprattutto per diventare competitivi anche all’estero, tuttavia investire nel mercato virtuale non è una passeggiata, soprattutto per quanto riguarda la gestione del magazzino.
I vantaggi dell’e-commerce per un’azienda sono indubbi. Sempre più persone hanno accesso alla rete grazie a tablet e smartphone, cresce la fiducia verso le transazioni online e quindi cresce il numero di clienti che scelgono di acquistare con un click anziché recarsi in negozio. Per gli imprenditori si tratta di un’opportunità per rilanciare il commercio, ma bisogna fare attenzione perché, se non gestita nel modo corretto, il progetto rischia di fallire.
Gli errori più comuni
Le modalità del commercio online sono profondamente diverse rispetto a quelle tradizionali e, di conseguenza, anche la gestione degli ordini richiede procedure differenti. Spesso ci si ritrova a dover gestire in magazzino la merce che è destinata sia ai canali tradizionali, sia alle vendite on-line. Le difficoltà non mancano, viste le differenze tra le due tipologie di vendita, e il rischio è di non riuscire a gestire parallelamente le due modalità. C’è poi da considerare la gestione informatizzata delle scorte: sono troppi i parametri e le variabili da considerare per pensare a una gestione manuale, è meglio affidarsi a un cervello elettronico. Le modalità delle due tipologie di vendita hanno complessità differenti: la vendita per e-commerce prevede ordini di piccoli dimensioni, anche per un articolo o comunque per un numero esiguo, distribuiti in tutta Italia e anche all’estero; la vendita tradizionale invece prevede ordini di più pagine con quantitativi consistenti, da consegnare in un numero più limitato di destinazioni. Questo implica una complessità differente: ci sono ordini brevi con una moltitudine di destinatari e ordini più complessi con spedizioni pianificate, che attingono entrambe dallo stesso magazzino e dalla stessa giacenza.
Porre al centro il cliente può essere la chiave di volta del successo di una strategia aziendale: un dialogo diretto con gli utenti, risposte e contenuti su misura, aggiungono valore reale all’offerta aziendale. Mettere a disposizione strumenti per interagire con le persone – i canali social sono un potente strumento in questo senso – ma anche blog dedicati e community di ascolto, posizionano il cliente al centro di una strategia comunicativa e di marketing che risulta essere vincente. È una comunicazione di valore non solo per i clienti, ma anche per l’azienda stessa: gli spunti offerti possono essere sorprendenti e interessanti.
I vantaggi risultano evidenti sia per gli imprenditori che per i consumatori. Se infatti curare la vendita on line vuol dire accaparrarsi una quantità di clienti maggiore, per gli internauti invece vuol dire avere a disposizione una quantità di prodotti più elevata e competitiva.
I settori dell’e-commerce sono infiniti e il tipo di cliente è di vario tipo. Si va da chi cerca l’occasione a chi non ama recarsi fisicamente nei negozi. Ultimamente si nota anche la tendenza a ricercare prodotti non disponibili nella propria area di competenza o che risultano particolarmente pregiati e quindi poco reperibili.
Per questo per gli imprenditori diventa un’urgenza sviluppare l’e-commerce, trattandosi di una reale opportunità di business, capace di fare da propulsore per un e-commerce italiano che continua a crescere a ritmi impressionanti.