FILM IN DVD: “In guerra per amore”, di Pierfrancesco Diliberto (Pif)

Pubblicato il 9 Ottobre 2017 in Humaniter Cinema

sceneggiatura Michele Astori, Pierfrancesco Diliberto, Marco Martani cast Pif (Arturo Giammarresi) Miriam Leone (Flora Guarneri) Andrea Di Stefano (ten. Philip Catelli) Stella Egitto (Teresa) Maurizio Marchetti (don Calò) Vincent Riotta (magg. Jamnes Maone) Sergio Vespertino (Saro Cupane) Maurizio Bologna (Mimmo Passalacqua) Antonello Puglisi (Agostino) Samuele Segreto (Sebastiano) genere commedia durata 98 min

Con quell’aria un po’ così, sempre di uno capitato per caso nel posto sbagliato o nel momento sbagliato, a Pif l’avventura cinematografica sta andando di lusso. Dopo l’esordio con La mafia uccide solo d’estate (tanto luccichio al botteghino ed endorsment istituzionale del presidente del Senato) ecco che l’eterno svagato torna sul luogo del delitto (la Sicilia e Cosa Nostra) con questa seconda prova ambientata nel 1943, all’epoca dello sbarco Alleato. Il pretesto narrativo è esilissimo: un italoamericano innamorato di una connazionale si arruola nell’US Army per poter chiedere la mano al padre di lei, rimasto in patria. Nel frattempo gli scagnozzi di Lucky Luciano incaricano i loro colleghi siculi di farlo fuori per spianare la strada a un matrimonio combinato tra la fanciulla e un picciotto di loro fiducia. Su questo raccontino si innesta, sempre in chiave umoristica, il tema del fiancheggiamento mafioso alle truppe alleate per ottenere incarichi di potere e la scarcerazione di affiliati al gabbio. Il tutto sotto gli occhi miopi (se non complici) dei vertici Alleati che badano solo a ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Ebbene, tra macrostoria e microstoria finisce che le cose migliori del film, quelle almeno che restano più impresse nella memoria, sono le gesta di una coppia alla Franco&Ciccio (i bravi Sergio Vespertino e Maurizio Bologna) nei panni di un cieco e uno zoppo abilissimi a cacciarsi nei guai. Questi pinocchieschi Gatto&Volpe alla rovescia, imbrogliati anziché imbroglioni, orientano anche nell’analisi del film che rifà chiaramente il verso un po’ al benignesco La vita è bella e un po’ al salvatoresco Mediterraneo. Senza averne né la verve né la freschezza. Il risultato è un patchwok disuguale, raffazzonato e ondivago (a che pro le macchiette della giovane vedova di guerra con padre fascistone?) che fa aprire la bocca non per sorridere, ma per sbadigliare. Quanto agli interpreti, siamo alla macchietta pura, dal capobastone a tutto il quartier generale stelle e strisce. Tanto che il miglior attore è il ragazzino di dieci anni. Sicuramente l’unico a credere nel suo ruolo.

 

E allora perché vederlo?

Perché di mafia non si parla mai abbastanza. Altrimenti si finisce con l’accettarla

 

 

One thought on “FILM IN DVD: “In guerra per amore”, di Pierfrancesco Diliberto (Pif)

  1. Sotto il vestito di una trama leggera, da commedia, passa un tema tutt’altro che da ignorare: la incapacità di noi italiani di interessarci al nostro paese, al punto da rifletterci solo quando un tenente americano (Andrea Castelli-tenente Philip Catelli) lo “sbatte in faccia” all’attonito soldato Arturo Giammarresi-Pif.
    Di contorno – ma il contorno rende prelibato ogni piatto – personaggi solo apparentemente appesantiti nei tratti: il boss mafioso stupito dell’occasione che gli viene presentata, la viltà di un esercito fascista che si arrende non agli americani, ma al boss mafioso e altro ancora.
    Angosciante e vero l’elenco di documenti di servizi segreti americani, le frasi terribili che si sono poi puntualmente avverate in una Italia dove con il mai nato senso dello Stato si è subito “installato” il potere mafioso.
    Una occasione per riflettere per chi ha sempre pensato che l’esercito USA fosse la versione moderna del Cavaliere Bianco, su una Jeep anziché su un cavallo.
    Pif ci rappresenta la commedia, accentua l’ironia per poi frustarci con il dramma, lasciandoci impotenti nel dover ammettere: “E’ tutto vero”.
    Ottimo film.

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