Noi e la Giulia
regia Edoardo Leo sceneggiatura Edoardo Leo, Marco Bonini cast Edoardo Leo (Fausto) Luca Argentero (Diego) Stefano Fresi (Claudio) Claudio Amendola (Sergio) Anna Foglietta (Elisa) Carlo Buccirosso (Vito) genere commedia durata 115′
Gradevole commedia ben confezionata attorno a due pilastri nazionali: la criminalità organizzata e la disorganizzazione lavorativa. Tre quarantenni in debito con la vita, piuttosto malmessi anche quanto a finanze, non trovano di meglio che unire le magre risorse economiche e la ricca inventiva per acquistare e ristrutturare un casale e trasformarlo in un redditizio agriturismo.
Peccato che la fazenda sia “ipotecata” dalla camorra che, puntuale, chiede il pizzo. Ai tre si aggiunge presto un quarto socio che dà il via a una serie di “ritorsioni” contro i camorristi in un crescendo di situazioni paradossali e senza apparente via d’uscita. Va detto subito che il pretesto narrativo è una pura formalità per puntare al nocciolo della vicenda che, come nella più classica commedia dell’arte, è l’interazione tra i vari caratteri, decisamente antitetici, dei personaggi con conseguente paradosso dei contrasti. Insomma: se Arlecchino deruba Pantalone con una piroetta, il pubblico ride.
Qui avviene lo stesso mediante l’accostamento del veterocomunista Sergio al fascistello Fausto, del nerd Claudio al bravo ragazzo Diego, della svampita (ma non troppo) Elisa al camorrista da burletta Vito e via stilizzando. Il risultato comunque funziona, perché le invenzioni drammaturgiche sono fresche (anche se non originalissime), gli attori ben calati nelle parti e i comprimari efficaci nei loro ruoli di contorno. Del resto gli autori non si prefiggevano altro.
Allora perché vederlo?
Per chi è convinto che una risata li seppellirà. Anche i mafiosi.
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