Lo sciacallo-Nightcrowler
regia e sceneggiatura Dan Gilroy cast Jake Gyllenhaal (Louis Bloom) Riz Ahmed (Richard) Rene Russo (Nina) Ann Cusack (Linda) Bill Paxton (Joe Loder) genere drammatico durata 117′
Louis “Lou” Bloom è un disoccupato che tira avanti con piccoli furti finché scopre che arrivare per primo con una telecamera sul luogo di un incidente stradale o sulla scena di un crimine può essere molto più redditizio che rubacchiare bobine di rame nei magazzini. Così si reinventa reporter d’assalto, bruciando le tappe di una singolare carriera costruita ascoltando le comunicazioni della polizia e rivendendo alle emittenti locali i video con rapine, omicidi e quant’altro accade in una metropoli nel corso della notte. Non solo: preso dall’ingranaggio perverso da lui stesso creato arriva persino a determinare alcuni di questi eventi per essere il protagonista assoluto della scena mediatica. Non fermandosi neppure di fronte al delitto.
Il cinismo del giornalismo d’assalto, la mercificazione della notizia, la spettacolarizzazione della cronaca (meglio se nera), sono gli ingredienti dell’ennesimo film che mette in scena i media nelle società evolute. Il risultato non è tuttavia dei più memorabili. Storia sempre un po’ sopra le righe, si poggia su situazioni e personaggi piuttosto stereotipati per essere veri e credibili. Gyllenhaal (coinvolto nel film anche come produttore) ha la faccia giusta per lo sfrontato Bloom mentre i comprimari si affidano più al mestiere che all’arte, soprattutto Rene Russo nei panni di Nina, direttore del network nonché oggetto del desiderio di Bloom.
Allora perché vederlo? Per calarsi nel mood di chi non si perde una puntata di Quarto grado.
Lo sciacallo è un animale che “si nutre di prede vive, di resti di animali uccisi da altri predatori”, è una “persona che approfitta delle altrui sventure per rubare, si inserisce con false promesse in trattative per trarne profitto”. E il ladruncolo Louis Bloom scopre per caso di esserlo e si introduce in una macchina che dello sciacallaggio ha fatto mestiere, qual è il giornalismo televisivo locale Usa, sempre più alla ricerca della notizia sensazionale. Quella dove il sangue fa audience.
Il film è quasi per intero girato di notte – non poteva essere altrimenti – ed è un crescendo nel quali il nostro sciacallo prima si inserisce come cameraman tempestivo, poi arriva prima della polizia sulle “scene del crimine”, incurante del suo inquinamento delle prove. Fino a determinare lui stesso gli eventi – tragici – che riprenderà per vendere la sua “opera”, sprezzante della vita altrui.
Del personaggio di Louis Bloom colpiscono altri aspetti: se è uno spiantato, senza arte né parte, ma si esprime sempre con un linguaggio stereotipato manageriale (il che dovrebbe farci riflettere sulla reale natura del “manager”): sia che si rivolga ad un improbabile e non pagato collaboratore o alla responsabile delle notizie di una rete televisiva (Nina – Rene Russo). In ogni caso con l’abilità di individuare l’aspettativa dell’altro e di specularvi.
Il secondo aspetto che ne emerge è che un soggetto che non percepisce in alcun modo la differenza tra buono e cattivo, ma solo tra utile e non utile: è uno psicopatico senza alcun complesso di colpa. Viene da domandarsi: lo è solo lui o lo sono anche le persone, il sistema, cui vende i propri servizi televisivi ? Non tutti: c’è chi critica i filmati, ma li mette in onda, chi li valuta legalmente, assolvendosi nel ridurre i rischi legali, e c’è l’irrefrenabile televisiva Nina (Rene Russo), il cui lavoro dipende solo dall’audience.
In altri termini è davvero solo uno “sciacallo” o è funzionale al sistema televisivo ?
Solo allo spettatore risulta – ironicamente – chiara la portata dell’ultima frase dello psicopatico Louis Bloom ai suoi nuovi tre collaboratori: “Sappiate che non vi chiederò di fare ciò che io stesso non farei”.
E a noi, spettatori televisivi, lascia non pochi dubbi sul “tema del giorno” che il video ci passa.
Eccellenti considerazioni, gentile amico. Le abbiamo lette con interesse e così faranno certamente anche gli amici grey-panthers.