La “sorpresa” è l’habitat verdissimo e affascinate, ricco di boschi di castagno e di abeti. Nulla di più lontano di quanto si intende comunemente per “isola greca”. E non è tutto qui, naturalmente. Vediamo perché. Viaggio programmato dal 24 settembre al primo ottobre
L’Eubea è la seconda isola greca per dimensione dopo Creta: ed è di gran lunga la meno conosciuta. Separata dalla penisola greca da uno stretto braccio di mare, è in gran parte coperta di boschi di castagno e di abete. La storia dell’Eubea è quella delle sue due città principali, Calcide ed Eretria. Fin dall’età del Bronzo, il processo formativo delle due città d’epoca storica è contemporaneo e parallelo a quello di Atene. Dall’Eubea prese vita un potente fenomeno di mobilità mercantile e coloniale che portò gli Eubei a ruolo di protagonisti nel duplice scenario del Vicino Oriente e della costa italiana del Tirreno. Numerosi e importanti gli stanziamenti e le colonie create dagli Eubei in Magna Grecia e in Sicilia: Ischia, Cuma, Naxos, Reggio Calabria, Messina, Catania, Lentini. Gli archeologi di lingua inglese usano addirittura l’espressione ‘Euboean aura’ a indicare aspetti caratterizzanti di questa cultura materiale diffusa nel mondo coloniale greco d’Occidente e in Etruria.
Un grande patrimonio di miti e di leggende divenne comune a tutto il Mediterraneo proprio grazie ai naviganti euboici. Persino l’alfabeto greco, quale che sia stato il luogo e il contesto della geniale ‘invenzione’ che lo rimodellò su quello fenicio, è stato introdotto in Italia dai navigatori eubei dell’8° secolo e trasmesso da principio agli Etruschi. Poi c’è il resto, il molto resto. Le Guerre Persiane, la battaglia di Capo Artemisio e della non lontana Maratona. Quindi la Guerra del Peloponneso, Roma, Bisanzio, Venezia, gli Ottomani.
Le cittadine dell’Eubea che guardano verso l’Attica hanno conservato di queste epoche tracce importanti. Immerse in una natura verdissima, spesso incontaminata, sulle rive di un mare dal colore indimenticabile. Un viaggio semplice, seducente, importante. Chiuso in maniera significativa da siti archeologici attici di meritata fama quali Brauròn e il Capo Sounion.
In questo caso, poichè stiamo proponendo un itinerario, dal 24 settembre al primo ottobre 2024, che porta la firma e l’esperienza di Viaggi di Cultura, dobbiamo fare riferimento all’assistenza culturale di Maurizio Harari. Le domande si affollano: qual è l’itinerario proposto da Viaggi di Cultura? la durata del viaggio? Per chi è interessato, nella pagina a lato di questo Speciale e a questo link tutte le informazioni. E buon viaggio a tutti!
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