Questo sentiero, che porta alla scoperta dell’altopiano del Montasio, può essere fatto in due modi: il primo, che vi illustreremo in modo più dettagliato, prevede la risalita a piedi da Sella Nevea (1170 m.) fino alla malga Cregnedul ( 1515 m.), con un dislivello di 345 metri percorribile in circa 75 minuti tenendo un passo “famiglia” e proseguendo poi ad anello fino al rientro al punto di partenza; il secondo, più comodo, prevede la risalita in quota in macchina fino al parcheggio dei Piani di Montasio vicino alla Casera di Mezzo e la successiva passeggiata in quota su un percorso prevalentemente pianeggiante.
Risalendo in auto la statale che porta a Tarvisio, giunti a Chiusaforte, imbocchiamo a destra il ponte che scavalca il fiume Fella e risaliamo la lunga rotabile della val Raccolana fino ad arrivare, dopo gli ultimi impegnativi tornanti, ( si raccomanda prudenza) a Sella Nevea. Proseguendo la strada, oltrepassiamo il parcheggio della funivia sulla nostra destra, il bivio con la strada asfaltata che sulla sinistra conduce ai Piani del Montasio e arriviamo al parcheggio antistante agli impianti di risalita presso la Caserma della Finanza (m 1170) dove possiamo lasciare la macchina per proseguire a piedi. Lungo il primo tratto di risalita fino alla malga Cregnedul, dovremo seguire i cartelli CAI con il segnavia n. 625 .
La nostra camminata inizia ai piedi della pista da sci, che va risalita per un breve tratto sulla destra. Al terzo pilone dello skilift il sentiero si piega a destra immettendosi su una pista forestale che guadagna quota con un paio di tornanti a fianco della pista. Più avanti seguendo le segnalazioni per malga Cregnedul, volendo accorciare la strada per evitare un lungo tornante, possiamo abbandonare la pista forestale e imboccare, sulla sinistra, un comodo sentiero che prende a salire nel bosco. Proseguendo in diagonale saliamo di quota fino ad incontrare un bivio con segnalazioni, dove abbandoniamo il segnavia CAI n.625, che prosegue a destra verso il passo degli Scalini, e pieghiamo a sinistra (cartello Giro delle Malghe).
Rapidamente il bosco di abete rosso e larice si dirada, fino a scomparire quasi del tutto sui pascoli sottostanti alle casere Cregnedul (1515 m.) a cui arriviamo dopo aver percorso una breve salita lungo i pascoli della malga stessa. La Casera della malga dispone anche di un locale aperto agli escursionisti dotato di tavoli e panche esterni manca, però, una fontanella esterna per rifornirsi di acqua. Volendo evitare costi eccessivi, accanto alla casera, oltrepassata la staccionata, e possibili utilizzare un tavolo con panchine posto ai piedi di un crocefisso. Da questo punto è possibile ammirare la parte più orientale del grande altopiano del Canin con una’ ampia panoramica delle piste da sci che scendono lungo i suoi fianchi. Dopo la salutare e necessaria sosta, possiamo ripartire ed iniziare il percorso pianeggiante che sicuramente rappresenta la parte più bella e piacevole dell’escursione.
Dalle casere imbocchiamo la strada di servizio in direzione ovest che coincide ora con il segnavia CAI n.624. Il percorso prosegue lungo il bosco seguendo l’ orografia della montagna fino a raggiungere i pascoli erbosi di casera Larice (m. 1479). Poco prima della casera troviamo anche un tavolo con panche per una breve sosta. (Guarda la foto). Proseguiamo lungo la strada che prosegue oltre la casera su un pianoro, sempre più aperto fino a raggiungere, prima dei rifugi della prima Guerra Mondiale e poi la casere Parte di Mezzo (m 1552) situata al centro dei Piani del Montasio (nel recinto della casera troviamo l’unica fontanella funzionante e ne approfittiamo per riempire le borracce ormai vuote). Il panorama ora può spaziare su tutta la dorsale montuosa del Canin, dal monte Robon al Sart, mentre alle spalle della casera abbiamo una visuale pressoché completa delle vette comprese tra lo Jof di Montasio ed il Modeon del Buinz.
Dalla casera proseguiamo ancora per poco fino ad incrociare la strada che sale al rifugio Di Brazzà ( 1660 m), la imbocchiamo e dopo 30 minuti di risalita arriviamo al rifugio da cui possiamo ammirare ancora meglio e più da vicino le vette comprese tra lo Jof di Montasio ed il Modeon del Buinz. Dopo una breve sosta, lasciamo il rifugio e percorrendo il sentiero della risalita, ritorniamo all’incrocio di partenza e proseguiamo diritti scendendo in breve al parcheggio dei Piani del Montasio (m 1502) . Volendo, con una breve deviazione sulla destra, possiamo raggiungere la casera Pecol dove è possibile degustare ed acquistare i prodotti caseari tipici della zona del Montasio. Dal parcheggio proseguiamo seguendo la strada asfaltata e dopo numerosi tornanti e rettilinei (sempre in discesa), arriviamo all’ultimo tornante sopra Sella Nevea dove imbocchiamo la mulattiera sulla sinistra che ci porta, accorciando il percorso della strada asfaltata, al punto di partenza.
Informazioni utili
Periodo consigliato: Primavera – Autunno o durante l’estate, in giornate non molto calde.
Tipo di percorso: facile
Durata approssimativa del percorso: ca. 5 ore, a “passo famiglia” escluse le soste
Lunghezza del percorso: 9.9 Km. Compresa la salita al rifugio Di Brazzà
Altezza minima di partenza : 1170 m (Sella Nevea)
Altezza massima: 1660 m (rifugio Di Brazzà)
Dislivello: 490 m
Cartografia: Carta Tabacco 027
Abbigliamento: scarponcini da montagna, zaino, felpa di riserva, borraccia o contenitore per l’acqua e berretto per il sole.
Attrezzature: macchina fotografica, binocolo ed eventuali racchette o bastoni da montagna.
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