Viaggiare per l’Italia, di mostra in mostra, fino a settembre

Pubblicato il 28 Giugno 2019 in Outdoor Mostre

Lunghe passeggiate tra i monti o momenti di relax stesi al sole, pranzi e cene con gli amici, gioiosi giochi con i nipoti. Ma le vacanze estive sono anche un momento da dedicare all’arte, scegliendo così di trascorrere qualche giorno in giro per l’Italia. Vi proponiamo alcune mostre, puntando su quelle che saranno aperte per tutta l’estate e fino a settembre, per poter fare dei piccoli viaggi da dedicare al relax e alla cultura. Come sempre, nelle pagine elencate a sinistra, potete leggere i dettagli di ogni singola esposizione proposta.

Una mostra raffinatissima che racconta, per la prima volta, la collezione di Christian Dior presentata a Venezia nel 1951 attraverso le immagini scattate dai fotoreporter di Cameraphoto, l’agenzia fotografica veneziana fondata nel ’46 da Dino Jarach. Il Museo Nazionale Villa Pisani a Stra (Ve) ospita fino a inizio novembre “Intramontabili eleganze. Dior a Venezia”.

La potenza e la bellezza delle montagne ossolane sono splendidamente protagoniste de “Carlo Fornara. Alle radici del Divisionismo (1890 – 1910)”, mostra proposta dalla Collezione Poscio nella sua sede espositiva in Casa De Rodis, nel cuore di Domodossola fino al 20 ottobre. La retrospettiva di Fornara si focalizza in modo diretto sui due decenni che intercorrono tra il 1890 ed il 1910, gli anni di maggiore creatività e capacità innovativa del maestro.

Il celeberrimo ciclo di dipinti del Camerino d’Ercole, capolavori tra i più alti di Sebastiano Ricci, viene posto in dialogo con i grandi del Settecento che di Ricci furono veri e propri rivali, o che dalla sua opera furono influenzati. A Belluno “Sebastiano Ricci. Rivali ed Eredi. Opere del Settecento della Fondazione Cariverona”, presso Palazzo Fulcis.

Sebastiano Ricci

Alle Gallerie d’Italia di Piazza Scala a Milano, sede museale e culturale di Intesa Sanpaolo, la mostra fotografica “13 Storie dalla Strada” racconta un viaggio lungo un anno nell’universo sociale e urbano di Fondazione Cariplo condotto da 13 fotografi senza fissa dimora individuati dall’Assessorato alle Politiche Sociali di Milano. Lo sguardo di 13 uomini abituati a essere definiti per difetto: senza casa, senza lavoro, senza identità, senza futuro. Invisibili a cui la macchina fotografica ha restituito la dignità e la potenza dell’espressione.

È un consesso di grandi Maestri degli ultimi due secoli dell’arte italiana, quello riunito nella mostra “Antonio Fontanesi e la sua eredità. Da Pellizza da Volpedo a Burri”, al Palazzo dei Musei di Reggio Emilia. Intorno a Fontanesi sono convenuti gli artisti che in diverso modo a lui si sono ispirati. Nel confronto: Pellizza, Morbelli, Bistolfi, Segantini, Carrà, Casorati via via sino a Morlotti e Burri, tra gli altri. Imperdibile.

Alla Fondazione Cini, sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia,  50 opere provenienti da importanti musei italiani e stranieri, dalla Fondazione Burri e da prestigiose collezioni private, ricostruisce nella sua interezza la parabola storica di uno dei più grandi protagonisti dell’arte italiana ed europea del XX secolo. La mostra riporta Burri a Venezia dopo la memorabile personale che nel 1983 vide protagoniste 18 opere del ciclo Sestante nel suggestivo edificio degli ex Cantieri Navali alla Giudecca, segnando una tappa fondamentale nella carriera dell’artista.

E’ una mostra spettacolare e ricchissima (oltre le 200 le opere riunite) che riscrive, o quanto meno puntualizza, la storia dell’arte così come ci è stata sempre raccontata. Dimostrando il ruolo da co-protagonista del grande Rinascimento italiano che spetta a quella parte del Paese che dall’essere al centro del Mediterraneo ha tratto linfa e spunti originali. Che uniti agli influssi provenienti dal nord della penisola, ma anche da Francia e Fiandre, hanno condotto a declinare in modo autonomo il rinnovamento che più tardi sarebbe stati riconosciuto come “Il Rinascimento”. E un’occasione per visitare Matera, Capitale europea della Cultura 2019.

Per questa prima, grande retrospettiva italiana su Arshile Gorky giungono alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro a Venezia prestiti dai più prestigiosi musei internazionali. Per documentare tutte le tappe della straordinaria carriera. Dai primi lavori degli anni Venti, passando per i punti più alti del suo studio da autodidatta dei maestri e dei movimenti moderni, fino ad arrivare alla fase in cui tutti questi stimoli confluiscono in una visione potente e singolarissima.

 

Gorky

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