Giraudi, il grande cioccolato italiano che nasce dalla cultura piemontese

Pubblicato il 11 Marzo 2020 in Food Prodotti
Giraudi

Nel piccolo Comune di Castellazzo Bormida, in provincia di Alessandria, il punto di riferimento per il cioccolato di qualità è la fabbrica Giraudi. L’origine di tutte le creazioni è l’antica tradizione piemontese con i suoi prodotti classici come il giandujotto o il cremino. A rendere speciali e unici i cioccolatini Giraudi, c’è la mano di Giacomo Boidi, attuale proprietario dell’azienda.
Ne 1907 Giovan Battista Giraudi apre il proprio laboratorio di pasticceria con annessi mulino e forno per la panificazione. Tanti dolci basati sulle preparazioni classiche del territorio, all’epoca, e poco cioccolato. Almeno fino agli anni ’60, quando inizia a sperimentare con il cacao, partendo da amaretti e nugatelli. Da lì, il percorso dell’azienda continua a spostarsi sempre più verso il cioccolato, che diventa protagonista assoluto della fabbrica nel 2005.

giraudiAl centro della maggior parte dei prodotti – cacao a parte – c’è la nocciola. Quella piemontese Alta Langa, utilizzata nei cremini, nei giandujotti e nelle creme spalmabili. Proprio le creme sono i prodotti di punta dell’azienda, disponibili in 4 varianti: fra queste, solamente la classica è realizzata con olio di girasole, mentre le altre sono a base di burro di cacao. Sono stati eliminati completamente oli vegetali che potrebbero essere dannosi per la salute. Unica eccezione è fatta per l’olio di girasole, che è mantenuto nel prodotto classico. La Giacometta – così si chiama la crema – prende il nome dalla maschera piemontese tradizionalmente considerata la moglie di Gianduja ed è costituita da un minimo di 40% di nocciole. Molto utilizzato nei cioccolatini è anche il sale di Pirano, che esalta l’intensità del cacao. E ancora frutta, limoni fra tutti, che vanno ad aromatizzare i ripieni dei cioccolatini. Presenti anche i frutti rossi, in particolare i lamponi, uniti insieme alla nocciola.

Si può degustare un grande cioccolato con un distillato o un vino in grado di esaltarne gli aromi più intensi e valorizzarlo al meglio. Il consiglio che arriva dal laboratorio Giraudi è di accompagnare il gusto del cacao con dei buoni rum agricoli oppure con un vino passito. Per quanto riguarda gli esperimenti in cucina invece ci invitano a provare la polenta con la polvere di cacao o ancora con la cacciaggione. E, per una proposta più insolita, la granella delle fave di cacao torrefatte nell’insalata.

Per acquisti online: https://www.giraudi.it/negozio/

 

 

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