Gli ingredienti dalla A alla Z

Pubblicato il 28 Luglio 2010 in Senza categoria

BOLDO (Peumus boldus)

Famiglia: Monimiaceae

Habitat: regioni del Cile e del Perù

Parte utilizzata: la foglia

Digestione difficile, calcoli biliari

Il Boldo è un arbusto sempreverde che può raggiungere i 5/6 metri di altezza. Le sue foglie grigio/verdi aromatiche, il cui odore ricorda quello della menta, ancora oggi presso gli Indios delle Ande sono usate per le loro proprietà stomachiche. Le foglie del Boldo contengono eucaliptolo, alcuni flavonoidi e parecchi alcaloidi, tra cui la boldina che, stimolando la produzione della bile, aiuta la digestione. Per l’azione colerica, la boldina favorisce inoltre l’eliminazione dei calcoli biliari.

CAMOMILLA (Matricaria chamomilla)

Famiglia: Composite

Habitat: è una pianta di pianura e cresce nelle zone sassose e incolte.

Parte usata: il fiore

Nervosismo, ansia, disturbi del sonno

La Camomilla comune è presente nei campi di mais e nelle zone incolte di pianura. Fin dall’antichità cresceva diffusamente in Grecia. I fiori bianchi e gialli, al sole, hanno un particolare profumo, lieve e dolciastro, che si esalta nell’infuso. Le proprietà della Camomilla sono note: è antispasmodica, sedativa e antinfiammatoria del tratto gastro-intestinale.

CARCIOFO (Cynara scolymus)

Famiglia: Composite

Habitat: orti, campi e giardini a clima temperato.

Parte usata: foglie del capolino

Stitichezza occasionale, cattiva digestione

Il Carciofo, una volta ortaggio molto raro, viene oggi coltivato in varie regioni a temperatura mite. Conosciuto sin dal XVI secolo, era usato soprattutto come diuretico; soltanto nell’800, rese note le sue particolari proprietà, è stato applicato nelle cure delle affezioni epato-biliari. Del carciofo si usano soltanto le foglie del capolino. L’infuso che se ne ottiene, molto amaro e aromatico a causa del contenuto di cinarina, influisce sul sistema epatico con un’azione coleretica: aumenta la secrezione biliare e stimola le funzioni epato-biliari. Ha inoltre proprietà toniche, digestive e depurative. Aiuta l’organismo nei casi di cattiva digestione dei grassi e di stitichezza occasionale.

CASCARA (Rhamnus purshiana)

Famiglia: Ramnaceae

Habitat: Coste dell’Oceano Pacifico dell’America settentrionale.

Parte utilizzata: la corteccia

Stitichezza occasionale

La Cascara Sagrada è una pianta che cresce all’ombra delle conifere e può raggiungere anche 10 metri di altezza. Nel periodo che va da aprile a ottobre la corteccia sia dei rami sia del tronco viene raccolta e essiccata.

In Europa è stata introdotta nel XIX secolo, ma già in tempi lontanissimi gli Indiani d’America la usavano per infusi lassativi. La Cascara è infatti una pianta fondamentale nel trattamento della stitichezza occasionale: alcuni glucosidi detti cascarosidi agiscono a livello del colon con un effetto evacuante.

FINOCCHIO SELVATICO (Foeniculum vulgare)

Famiglia: Ombrellifere

Habitat: Località ben esposte, aride e secche, del Mediterraneo. Giardini e orti.

Parte utilizzata: il frutto

Aerofagia, gonfiori intestinali

Originario delle regioni mediterranee il Finocchio selvatico è diffuso anche nelle zone temperate d’Italia. È una pianta spontanea, perenne, con foglie pennatosette e piccoli fiori gialli simili a ombrellini. La sua radice ha proprietà diuretiche.

Sono almeno tre le specie più conosciute di Finocchio: il Finocchio selvatico, i cui semi essiccati costituiscono la parte utilizzabile a scopo medicinale; il Finocchio dolce, usato in gastronomia per insaporire salse, verdure in salamoia e cotture di pesce; il Finocchio volgare, coltivato come ortaggio e utilizzato in cucina. La pianta è ricca di un’essenza, l’anetolo, stimolante e digestivo, presente in modo più attivo nei semi. È efficace contro i disturbi della digestione, areofagie, nausee, gonfiori intestinali.

FRANGOLA Frangula alnus (rhamnus frangula)

Famiglia:Ramnaceae

Habitat: In pianura, in montagna, nelle radure dei boschi e nei terreni argillosi sino a 1000 metri.

Parte utilizzata: la corteccia

Stitichezza occasionale

La Frangola è un arbusto che cresce in luoghi umidi. Ha rami molto fragili, foglie ovali, tondeggianti, e frutti rossi della dimensione di un pisello. Deve il suo nome alla fragilità dei suoi rami: dal latino frangere, rompere. Nel XVI secolo furono individuate le proprietà lassative della sua corteccia interna che, prima di essere utilizzata, viene essiccata, ridotta in polvere e setacciata.

Le sostanze attive della frangola (glucofrangoline) stimolano la peristalsi intestinale, con un effetto lassativo.

GINGER o ZENZERO (Zingiber officinale)

Famiglia: Zingiberaceae

Habitat: Paesi caldi. Originario dell’India e dell’Asia tropicale.

Parte utilizzata: il rizoma

Digestione, antispasmodico

Lo Zenzero ha un aspetto simile a una canna, alimentata da un rizoma orizzontale, tuberoso e aromatico, con foglie lanceolate, culmi fertili, brevi, e fiori giallo-verdastro, adatti alla riproduzione. In Cina, da sempre, usano il rizoma essiccato per condimenti piccanti e per alcune preparazioni candite. È un ottimo stimolante delle funzioni digestive e un discreto antispasmodico. Usurpata, invece, la fama di virtù afrodisiache che lo accompagna.

LIMONE Citrus limonum (Citrus limonia)

Famiglia: Rutaceae

Habitat: Giardini, terrazze, declivi a clima temperato. Coltivato anche in serra.

Parte utilizzata: il frutto

Digestione, azione depurativa e tonica

Il Limone è un alberello molto elegante, sempreverde: produce fiori bianchi, profumatissimi, isolati o a mazzetti, che generano i frutti a esperidio ovale, con buccia liscia di intenso colore giallo.

Diffuso dagli Arabi in Egitto e in Palestina verso il X secolo, fu considerato un frutto medicinale per eccellenza, molto stimato già dagli antichi medici arabi, latini e greci. Il suo succo contiene acido citrico, citrato di potassio e di calcio, acido malico, glucidi, zuccheri, sali minerali, sostanze peptiche, oligoelementi e vitamina C. Inoltre, i glucosidi flavonici producono un’azione vitaminica P. Ha proprietà antisettiche, digestive, toniche e depurative.

LIQUIRIZIA (Glycyrrhiza glabra)

Famiglia: Papiglionaceae

Habitat: Località sabbiose, specialmente nel meridione d’Italia, fino a 1000 metri.

Parte utilizzata: la radice

Infiammazioni intestinali, gastriti.

La Liquirizia è una pianta erbacea perenne che può arrivare sino a un metro di altezza. Produce fiori in spiga di un delicato colore violetto. Le prime testimonianze delle sue proprietà medicinali provengono dall’antico Egitto.

La radice di Liquirizia è lenitiva nei disturbi associati a irritazione e infiammazione delle mucose; ha proprietà depurative e digestive; è tonica e rinfrescante.


SENNA (Cassia angustifolia)

Famiglia: Leguminosae, Cesalpinaceae

Habitat: Arabia, Africa, sud dell’India

Parte utilizzata: le foglioline

Stitichezza occasionale

La Senna è una pianticella alta circa 50 cm che cresce nelle zone desertiche. Ha foglie lanceolate di color verde chiaro, con piccoli fiori gialli e baccelli. A fine estate i rami tagliati si fanno essiccare al sole, quindi si procede alla separazione delle piccole foglie dai legumi. L’infuso, si ottiene facendo macerare in acqua bollente le foglioline secche finemente sminuzzate. La Senna ha proprietà lassative e costituisce un buon trattamento contro la stipsi.


RABARBARO

Famiglia: Poligonacee

Habitat: Orti e giardini

Parte utilizzata: rizoma

Il Rabarbaro è una bella pianta perenne molto alta dotata di belle foglie grandi  frastagliate e morbide con lungo picciuolo, infiorescenza gialla e rizoma molto sviluppato dal quale si ricava un estratto medicinale piuttosto amaro. La raccolta è consigliata in Autunno (anche prima se la zona della messa a dimora è molto calda). Il Rabarbaro si presta a molteplici preparazioni che vanno dalle marmellate dolci a quelle “salate” per formaggi e arrosti e a preparazioni di amari digestivi e a purganti. Le sue proprietà sono aperitive /digestive lassative.

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