Una volta, ai primi freddi il norcino girava di cascina in cascina per uccidere il maiale e preparare i salumi, aiutato dagli uomini che tagliavano e impastavano la carne, dalle donne che si occupavano della manifattura e dai vecchi che curavano il fuoco e raccontavano le storie del passato… Un mestiere antico, spesso tramandato da padre in figlio, che l’Agriturismo Corte Lantieri di Capriolo (Bs) annesso all’omonima, storica, cantina farà riscoprire in occasione del Festival del Franciacorta, attraverso il racconto di un norcino professionista che illustrerà come viene praticata oggi questa attività, la tradizione, il periodo dell’anno in cui si svolge, gli strumenti e quali gustosi prodotti si possono preparare, per la delizia dei palati. Al termine del racconto ci sarà una degustazione di prodotti tipici franciacortini freschi e stagionati. L’incontro si terrà il 18-19 settembre alle ore 10.30 e 11.00 e sarà seguito da una visita guidata alle cantine con spiegazione del metodo di produzione del Franciacorta Docg e del Curtefranca Doc con degustazione di 2 vini (Franciacorta Brut e Franciacorta Satèn) accompagnati da stuzzichini vari.
L’azienda vinicola Lantieri accoglierà gli enoturisti dalle 10.00 alle 18.00 per visite guidate alle cantine con spiegazione del metodo di produzione del Franciacorta Docg e del Curtefranca Doc con degustazione di 2 vini (Franciacorta Brut e Franciacorta Satèn) accompagnati da stuzzichini. Nelle medesime giornate l’Agriturismo Corte Lantieri proporrà a pranzo e cena un raffinato Menu Festival Franciacorta, creato per l’occasione dagli chef con prodotti selezionati del territorio franciacortino. Ad ogni piatto sarà abbinata una diversa tipologia di Franciacorta Lantieri.
Come antipasto, Parmigiana di melanzane con pesto di pomodoro e RET salame De.Co di Capriolo in abbinamento al Franciacorta Extra Brut. Passando ai primi, la scelta sarà fra il Risotto alle erbe fini con trota affumicata dalla casa oppure il Risotto al Franciacorta Millesimato mantecato con formaggella delle valli bresciane in abbinamento al Franciacorta Satèn. Seguirà il Maialino da latte al forno con polenta di mais rosso e patate abbinato al Franciacorta Rosè. Per concludere in dolcezza, Morbido al caffè con salsa alla liquirizia accompagnato da Franciacorta Rosè
Informazioni: Cantina Lantieri
Via Videtti 23 – Capriolo (BS) – info@lantierideparatico.it
Prenotazione obbligatoria: 030 7364071 oppure 030 736151
Dal 25 settembre al 24 ottobre Lodi torna a raccontare il nostro mondo nella XII^ edizione del Festival della Fotografia Etica. Un mondo in continuo e veloce cambiamento di cui la fotografia congela il momento e ci aiuta a capire. A Lodi, ad aprirci finestre su situazioni e storie a noi spesso sconosciute, saranno 80 fotografi da ogni parte del pianeta con oltre 20 mostre per coinvolgere il pubblico in totale sicurezza attraverso progetti inediti che saranno esposti in spazi all’aperto e nelle prestigiose location della città. Cuore del Festival rimane il World Report Award-Documenting Humanity. Sei le sezioni che lo compongono, con i relativi vincitori scelti dalla Giuria composta da Svetlana Bachevanova, direttrice esecutiva della Fondazione FotoEvidence, Lauren Steel, co-fondatrice di Visual Thinking Collective, Gary Knight fotografo e direttore dell’agenzia fotografica VII, Alberto Prina e Aldo Mendichi, coordinatori del Festival della Fotografia Etica.
A partire dalla categoria MASTER, vinta dall’italiano Nicolò Filippo Rosso con Exodus, viaggio che documenta la lunga marcia di rifugiati e migranti dal Venezuela alla Colombia e dall’America centrale al Messico e agli Stati Uniti, in cerca di pace e libertà; la categoria SPOTLIGHT va al polacco Jędrzej Nowicki e al suo The Scars, resoconto di quella che oggi è considerata la più grande protesta antigovernativa nella storia della Bielorussia, iniziata nell’agosto 2020; la sezione SINGLE SHOT con lo scatto singolo del belga Alain Schroeder dal titolo Saving Orangutans, che denuncia il pericolo di estinzione dell’orangotango in Indonesia a causa della deforestazione incontrollata; la categoria SHORT STORY è stata anch’essa vinta dall’italiano Nicolò Filippo Rosso con Consumed by Grief, racconto del ritorno dei corpi di 13 migranti al loro villaggio natio in Guatemala, partiti pochi mesi prima in cerca di una nuova vita in Texas dove non fecero mai arrivo; la tedesca Jana Mai si è aggiudicata la categoria STUDENT con il lavoro The Descendants Of The Wolves, ossia la storia dei gagauzi, una minoranza turca di fede ortodossa cristiana che vive nell’area meridionale della Repubblica Moldova; infine la categoria FUTURE GENERATIONS, vinta dall’italiano Daniele Vita con Bathers, che ci porta a Catania sulle tracce dei giovani adolescenti dei “quatteri”, e della loro voglia di vita parallela spesso a scelte di criminalità e malavita. Tutte le mostre del World Report Award sono raccolte e visitabili in Palazzo Barni.
Per tutte le informazioni sui biglietti visitate il sito del Festival www.festivaldellafotografiaetica.it
Musei chiusi, ma non fermi: questo è stato il motto di molti musei nei primi mesi del 2021. Così si è mossa anche la Direzione regionale Musei Lombardia, l’istituto del Ministero della Cultura che gestisce – tra gli altri – il Castello Scaligero di Sirmione. Nel corso dei periodi di chiusura al pubblico è stato infatti avviato, e in parte completato, l’ambizioso progetto di restauro dei prospetti esterni della darsena. L’intervento si pone in continuità rispetto ai lavori eseguiti a partire dal 2017 all’interno della darsena e sul fronte nord, a cui erano seguiti l’apertura al pubblico del braccio settentrionale del porto fortificato a marzo 2018, un convegno di studi internazionale nella primavera 2019 e una pubblicazione scientifica dopo pochi mesi.
Nel corso del 2020 è stato redatto il progetto e affidato l’appalto per il restauro dei prospetti esterni nord, est e sud della darsena. A cantiere ultimato, grazie alle opere di pulitura, consolidamento e protezione previste che rimuoveranno annerimenti e patine biologiche, consolideranno distacchi e colmeranno lacune (per citare solo i degradi più diffusi), si potranno apprezzare nuovamente cromie e tessiture delle superfici, in pietra e intonacate. L’edificio riacquisterà un aspetto unitario senza mascherare sia i materiali originali sia i segni lasciati dal passare del tempo.
Quella del Castello Scaligero è, dal punto di vista conservativo, una situazione estrema, una vera e propria sfida per progettisti e restauratori: l’edificio è direttamente fondato nell’acqua, il più temibile fra gli agenti di degrado. Non solo: la mole della fortezza è esposta all’azione di agenti atmosferici particolarmente aggressivi quali il pelér, il re dei venti gardesani, che soffia impetuoso erodendo e disgregando le sue murature, letteralmente denudandole da ogni finitura.
Il Castello – che nel 2019 era rientrato, al 22° posto, nella “Top 30” dei Musei statali più visitati con ben 308.459 visitatori – offre uno degli scorci più rappresentativi, amati e fotografati, non solo di Sirmione, ma dell’intero lago di Garda: non si poteva quindi pensare di precludere la vista di tutta la parte a lago per lunghi mesi. Per questo, già nella fase di progettazione, si è deciso di operare per lotti successivi, in modo da lasciare sempre visibile almeno una parte delle murature esterne, elementi ormai ineludibili del paesaggio.
Il primo lotto di lavori, iniziato a fine marzo di quest’anno e del valore di circa 200.000 €, si è concentrato sul prospetto sud della darsena, il primo che appare alla vista di chi raggiunge il centro storico di Sirmione. Di comune accordo con l’impresa esecutrice, la Piacenti S.p.a. di Prato, si è deciso di procedere per campate verticali, così da poter ulteriormente ridurre i tempi di permanenza dei ponteggi: si inizia quindi in questi giorni a scoprire circa i due terzi del fronte meridionale, dove i lavori sono già ultimati. Contemporaneamente il cantiere si sposterà sul prospetto est, dove si lavorerà fino all’inizio dell’autunno, per passare successivamente a quello nord.
Con un intervento necessario, strutturale, non effimero, ma di forte suggestione e di evidente rilevanza anche turistica si intende lasciare un segno significativo all’interno dei palinsesti culturali allo studio per l’occasione, mutando l’aspetto e la qualità di conservazione di quella che a buon diritto può essere considerata la soglia di accesso alla magica penisola sirmionese. Si prevede quindi che i lavori proseguiranno non solo nel 2021, ma per buona parte del 2022. Nell’attesa, e per fare gustare almeno a piccole dosi lo straordinario rapporto con l’acqua e il paesaggio che caratterizza l’edificio, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio che si terranno il 25 e 26 settembre – in coincidenza con le Giornate Nazionali dei Castelli – la Direzione regionale sta organizzando un’apertura straordinaria delala darsena, chiusa al pubblico ormai da inizio pandemia per la difficoltà di garantire il necessario distanziamento.
Grazie al piano di valorizzazione finanziato dal Ministero della Cultura sarà infatti possibile partecipare a visite guidate per piccoli gruppi, accompagnati dagli architetti e storici dell’arte che lavorano nel museo. Nella stessa occasione, in concomitanza con gli eventi organizzati dall’Istituto Italiano dei Castelli, verranno anche presentati alcuni video che racconteranno il cantiere di restauro, consentendo al pubblico di comprendere il lavoro svolto dietro le quinte da tecnici e restauratori.
Informazioni: +39 02 80294401 drm-lom@beniculturali.it
È il ritratto, ed in particolare quello di scrittori, intellettuali, attori di teatro, a fornire il principale filo conduttore che si dipana nell’annuale appuntamento con la grande fotografia nella Reggia di Colorno, nella Bassa parmense, non lontano dal Po. Due le mostre in programma, entrambe monografiche ed entrambe curate da Sandro Parmiggiani e organizzate da Antea. La prima, in ordine temporale, è “Ferdinando Scianna. Due scrittori: Leonardo Sciascia e Jorge Louis Borges” (fino all’8 dicembre); la seconda è “Carla Cerati. Uno sguardo di donna su volti, corpi, paesaggi” (16 ottobre – 8 dicembre). Le mostre si inseriscono nel programma di Colorno Photo Life un evento di cultura fotografica che offre agli appassionati di ogni livello l’occasione di esporre le proprie opere al fianco di quelle dei maestri e vedere le tendenze in atto nell’ambito della fotografia nazionale.
In occasione di queste mostre, la Reggia apre al pubblico alcune sale recentemente restaurate, mai prima inserite nell’itinerario di visita alla sontuosa dimora di Maria Luisa di Asburgo-Lorena, Duchessa di Parma e Piacenza dopo essere stata Imperatrice di Francia.
“Ferdinando Scianna, nei 44 ritratti di Leonardo Sciascia e di Jorge Luis Borges, scava nei volti e nei corpi di due scrittori a lui molto cari. Se l’incontro con Borges è degli anni Ottanta, quello con Sciascia risale al 1963, dando vita a un’amicizia e a una collaborazione tali da indurre Scianna a definire lo scrittore siciliano ‘un secondo padre’. Proprio a Sciascia si deve uno dei ritratti di Scianna fotografo più lucidi e intensi: ‘È il suo fotografare, quasi una rapida, fulminea organizzazione della realtà, una catalizzazione della realtà oggettiva in realtà fotografica: quasi che tutto quello su cui il suo occhio si posa e il suo obiettivo si leva obbedisce proprio in quel momento, né prima né dopo, per istantaneo magnetismo, al suo sentimento, alla sua volontà e – in definitiva – al suo stile.’”
“Più ampia è la rassegna di immagini di Carla Cerati”, prosegue Parmiggiani. “Le 88 fotografie in mostra – tutte provenienti dal fondo Cerati presso lo CSAC di Parma che le presta per l’occasione – ritraggono personaggi che lei ebbe modo di frequentare: scrittori (Calvino, Pasolini, Marquez, Vargas Llosa, tra gli altri), artisti, architetti, gente del teatro (memorabili una serie di immagini del Living Theatre con le tipiche contorsioni dei corpi e dei volti). Altrettanto significativi sono i nudi di donna in bianco e nero, sorprendenti e affascinanti perché si coglie quanto diverso sia lo sguardo femminile sul corpo della donna rispetto a quello maschile – interessato, quello femminile, all’armonia delle forme e non, come avviene spesso in quello maschile, alla rapacità della visione che prelude a una ‘conquista’ – e i paesaggi, soprattutto quelli delle Langhe, che evocano le atmosfere di Cesare Pavese e di Beppe Fenoglio e che sono in sintonia con le ricerche sul segno nell’arte e nella fotografia degli anni Sessanta.”
Ferdinando Scianna nasce a Bagheria (Palermo) nel 1943. Frequenta la Facoltà di Lettere e Filosofia all’Università di Palermo, ma presto la passione per la fotografia prende il sopravvento. Trasferitosi nel 1966 a Milano, nel 1967 viene assunto dal settimanale “L’Europeo”, per il quale realizza servizi memorabili (è, tra l’altro, a Praga nell’agosto 1968) e inizia anche a scrivere articoli, riunificando nella sua persona due aspetti che nel giornalismo sono abitualmente separati. Nel 1977 Scianna si trasferisce a Parigi; qui vive per dieci anni, conosce, e frequenta assiduamente, Henri Cartier-Bresson, che nel 1982 lo introduce nella famosa Agenzia Magnum Photos.
Carla Cerati è nata a Bergamo nel 1926; dal 1951 ha vissuto e lavorato a Milano, dov’è scomparsa nel 2016. Inizia a fotografare alla fine degli anni Cinquanta; L’innata curiosità, l’esigenza di documentare una società che cambia, ciò che in essa sta germinando e ciò che è destinato a scomparire, spiegano molti dei temi cui Carla si dedicherà. Nel 1968 entra in alcuni ospedali psichiatrici e pubblica un libro, da lei firmato assieme a Gianni Berengo Gardin, Morire di classe, che, rivelando le sofferenze terribili delle persone ricoverate nei manicomi, svolge un ruolo fondamentale nel mutamento della coscienza collettiva. Dal 1973, Carla Cerati ha affiancato all’attività di fotografa quella di scrittrice, pubblicando vari romanzi, spesso finalisti ai Premi Strega e Campiello.
Orari di visita guidata alla Reggia con prenotazione obbligatoria: 10.00 -13.00; 15-18.00
Prezzi: € 8,00; ridotto € 7,00 – Biglietti online
Informazioni: Reggia di Colorno Piazza Garibaldi, 26 – 43052 Colorno (Parma) Tel. +39. 0521.312545
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.