Palazzo Bonaparte promuove a Roma fino ad aprile 2024 un’ampia mostra antologica dedicata a Maurits Cornelis Escher, uno dei miti del ‘900 nel panorama della produzione grafica contemporanea europea
A un secolo esatto dall’ultima visita nella capitale, nel 1923, Maurits Cornelius Escher torna a Roma, protagonista della più grande mostra mai dedicatagli. Parterre di questo viaggio in compagnia dell’inquieto artista olandese che sorprende ancora oggi il pubblico con le sue geometrie impossibili, i quadrati che diventano pesci e ancora uccelli, uomini che tornano quadrati, è Palazzo Bonaparte.
Negli intricati sentieri dei suoi mondi fantastici descritti da incisioni e litografie che intrecciano arte, matematica, scienza, fisica e design, Escher parla al pubblico contemporaneo con una grande varietà di temi.
In apertura: Maurits Cornelis Escher, Mano con sfera riflettente, 1935, Litografia, 21.3 × 31.1 cm, Collezione Maurits, Bolzano | All M.C. Escher works © 2022 The M.C. Escher Company
La mostra di Roma si configura come un evento eccezionale che presenta al pubblico, oltre ai suoi capolavori più celebri, anche numerose opere inedite mai esposte prima. Fino al 1° aprile 2024 l’antologica di circa 300 opere che porta a Roma numerosi lavori, accanto a quelli più celebri, sorprende il pubblico con capolavori come l’ormai iconica Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d’unione (1956), Metamorfosi II (1939), Giorno e notte (1938), la celebre serie degli Emblemata.
Artista scoperto in tempi relativamente recenti, Escher ha conquistato milioni di visitatori nel mondo grazie alla sua capacità di parlare a un pubblico molto vasto. Escher è amato da chi conosce l’arte, ma anche da chi è appassionato di matematica, geometria, scienza, design, grafica. Nelle sue opere confluiscono una grande vastità di temi, e per questo nel panorama della storia dell’arte rappresenta un unicum.
Escher e la vita romana
Chicca del percorso sarà la serie completa dei 12 “notturni romani” prodotta nel 1934 durante le notti trascorse a disegnare, seduto su una sedia pieghevole e con una piccola torcia appesa alla giacca, annoverate da Escher tra i ricordi più belli di quel periodo.
L’artista che ammirava Giovanbattista Piranesi, dopo diversi viaggi in Italia iniziati nel 1921 quando visitò la Toscana, l’Umbria e la Liguria, visse infatti a Roma per ben dodici anni, dal 1923 al 1935, stabilendosi al civico 122 di via Poerio, nel quartiere di Monteverde vecchio. La mostra dà anche conto di questo prolifico periodo romano che ebbe una forte influenza su tutto il suo lavoro successivo, popolato da scorci, paesaggi, architetture e vedute di quella Roma antica e barocca che Escher amava indagare nella sua dimensione più intima, alla luce fioca di una lanterna.
Dettagli della mostra Escher
Dal 31 ottobre al 1° aprile 2024 – Palazzo Bonaparte Spazio Generali Valore Cultura Piazza Venezia 5, Roma
Orari: dal lunedì al giovedì 9.00 – 19.30 – venerdì, sabato e domenica 9.00 – 21.00
Biglietti: Intero € 16,00 – Ridotto € 15,00 70 anni compiuti (con documento)
Informazioni: T. + 39 06 87 15 111 – helpdesk@ticket.it
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