4/b- L’importanza dell’attività fisica a ogni età e in ogni fase della vita, di Nicoletta Raschitelli

Pubblicato il 3 Gennaio 2024 in Wellness Salute

“In ogni età e fase della vita, svolgere attività fisica con regolarità significa fare una scelta a favore della propria salute: praticata regolarmente, l’attività fisica contribuisce a mantenere e migliorare il benessere psicofisico, a ridurre i sintomi di ansia, stress, depressione e solitudine, perché può essere svolta in compagnia, migliora il sonno, aiuta a smettere di fumare

E non è ancora tutto: aiuta a ridurre la pressione arteriosa, a controllare il livello di glicemia e di colesterolo nel sangue, aiuta a prevenire malattie metaboliche, cardiovascolari e neoplastiche e artrosi e contribuisce a ridurre il tessuto adiposo in eccesso perché facilita il raggiungimento del bilancio energetico. Comporta benefici evidenti anche per l’apparato muscolo-scheletrico e riduce il rischio di cadute nella popolazione anziana. Contribuisce, inoltre, a gestire le principali patologie croniche non trasmissibili e quindi a migliorare la qualità della vita”. Questo estratto dell’Istituto Superiore di Sanità riassume perfettamente i motivi per praticare attività fisica nell’arco della vita di una persona.

Non mi soffermo quindi ad elencare ulteriori elementi per sostenere il valore di vivere in armonia con il proprio corpo e la propria mente anche se mi piacerebbe condividere  un’importante vissuto che mi ha aperto il cuore. In uno dei miei corsi serali di “ginnastica per adulti” si presenta in palestra una donna dal viso molto dolce e un fisico enorme, alta, in sovrappeso, con uno sguardo impaurito, dichiarando di essersi iscritta dietro consiglio del medico curante, anche se perplessa e convinta di non poter svolgere alcuna attività che io avessi proposto. Con un sorriso l’accolgo e la invito a iniziare senza precludere nulla a livello mentale, esortandola a provare. Ha frequentato tutto il corso senza saltare mai una lezione e alla fine dell’anno, l’ultimo giorno prima delle vacanze, durante il saluto si avvicina, mi stringe a sé abbracciandomi e mi solleva da terra dicendomi “Grazie! Ieri dopo anni mi sono lavata da sola nella vasca da bagno, è stato come un sogno”.

Svolgere attività fisica: la squadra c’è?

attività fisicaL’intesa, la complicità, la complementarietà che hanno nonni e nipoti è cosa unica e ha una potenza infinita, bisogna solo scoprire che esiste e quindi utilizzarla.

Avere la fortuna di poter passare del tempo con i nipoti ha uno scambio reciproco e continuo di crescita e motivazioni, una relazione direttamente proporzionale: i nonni danno ai nipoti così come i nipoti danno ai nonni.   Ho fatto un esperimento. Ho chiesto a un mio amico se poteva scattare una foto con i suoi nipoti da inserire in un articolo per un progetto senza specificare l’argomento, sapendo che io lavoro in un Istituto di ricerca si è prodigato. Dopo qualche giorno il mio cellulare comincia a suonare all’impazzata, ricevo su WhatsApp una serie di foto. Fantastico, apro i messaggi e corro subito dal mio amico per ringraziarlo, ma prevalentemente perché ero curiosa, volevo sapere come aveva proposto alle sue creature questo progetto, come l’avevano accolto e vissuto.  Mi ha descritto gli attimi, la gioia, il gioco, la partecipazione, la voglia di fare insieme qualcosa per uno scopo, uniti per lavorare insieme …, ecco la squadra!

Andiamo in campo!!!!

Stabiliti i soggetti e il loro potenziale, appresa l’importanza dell’attività motoria,  ora andiamo a vedere cosa e come si può vincere questa partita.

I nonni possono contribuire all’avvicinamento da parte dei nipoti alla pratica dell’attività fisica, perché se fatta dall’infanzia sarà più facile e probabile che divenga parte integrante della vita del bambino in tutte le sue fasi di crescita; far apprendere quei comportamenti che possono avere influenza sulla salute nelle età successive, far acquisire questi concetti che caratterizzano i buoni stili di vita.

Incentivare alla pratica ricreativa e/o sportiva facendo provare e scoprire il proprio corpo al nipote, senza forzarlo, in modo naturale, ma adeguato. Si pensi anche solo nelle normali attività quotidiane quante cose si possono trasmettere sull’argomento, non utilizzare la macchina per gli spostamenti là dove la si può evitare, utilizzare le scale invece dell’ascensore, portarlo al parco a giocare con altri coetanei a contatto con la natura, in spazi creati apposta dove potersi muovere liberamente, sottraendo  così il tempo alla televisione, tablet o varie consolle,  tra giochi virtuali e social, abbandonare il divano e gli eccessi di merendine, bibite, banchetti inutili , allontanando così la possibilità di cadere nel tunnel del sovrappeso o obesità.

Accompagnarlo a provare le diverse proposte sportive che vengono svolte in zona finché scopra quella più intrigante e adatta a lui. Nonni avviare i propri nipoti alla pratica dell’attività fisica è un dono che fate a loro per un buon futuro sano.

E i nipoti? Come possono partecipare ed essere quindi squadra con i loro nonni?

Non esiste miglior personal trainer di un bimbo. Date a una creatura un compito, fatele capire l’obiettivo, le modalità, la responsabilità dell’atto e avete così creato un caterpillar. A volte basta poco per tenersi in forma fisica, certamente la costanza e la tenacia fanno parte del pacchetto, ma purtroppo gli alibi per rimandare, o non fare, spesso vincono.

Incaricate i vostri nipoti nel ricordarvi che è giunto il momento di investire quei minuti per “attività fisica auspicabile” (movimento in più rispetto al livello motorio basale, alle attività quotidiane di routine). In estrema pigrizia farli diventare il vostro promemoria per la partecipazione al corso che state frequentando o allo spazio casalingo di una ginnastica autogestita seguendo indicazioni di un fisioterapista, laureato in scienze motorie o altra figura professionale del settore; … sappiate che poi a loro nessuna scusa varrà per il non fare o rimandare, perché loro non concedono alternative e non accettano giustificazioni.

Quando un bambino crede in qualcosa non lo ferma più nessuno. Il nipote se cresce con questa mentalità aiuterà e seguirà i nonni anche negli anni successivi quando per esempio l’anziano si porta in posizione eretta e deambula male o con l’ausilio di un bastone o altro e si ritrova con i muscoli degli arti inferiori deboli da potenziare, con la muscolatura del busto (addominali e dorsali) quasi inesistenti e doloranti… Basterebbero delle semplici serie di esercizi per migliorare alcune situazioni. I nipoti potrebbero in tutte queste situazioni assistere, aiutare, incentivare i propri nonni.

Attività fisica? Batti il cinque!

Educare all’attività motoria aiuta a crescere sani e insegna ad aiutare e seguire chi ne ha bisogno alla luce del concetto “non è mai troppo tardi”. Nonni e nipoti un perfetto binomio, uniti per crescere e invecchiare bene!


La dottoressa NICOLETTA RASCHITELLI , nata a Sesto San Giovanni il 7 marzo del 196, si è laureata in Scienze Motorie presso l’Università Cattolica a Milano. Ho vissuto diverse esperienze lavorative, non smettendo mai di frequentare l’ambiente sportivo come insegnante di vari corsi (dall’età evolutiva fino alla terza età) e come dirigente di squadre di basket. Da oltre 24 anni fa parte dell’organico dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano dapprima come assistente del Capo Dipartimento di Salute Pubblica, oggi come assistente del Fondatore e Presidente, Professor Silvio Garattini.


 

 


Avete trovato interessante questo articolo? E’ il frutto di una sinergia tra l’impegno scientifico dell’Istituto Mario Negri” e l’impegno sociale e di divulgazione della nostra testata. Rientra nell’Operazione Nonni e Nipoti“, di cui vorremmo foste informati, anche per comprendere appieno il valore della ricerca che ci coinvolge e che si esprime nella pubblicazione di un questionario, cui vi invitiamo a rispondere seguendo questo link. Grazie

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