Per i lettori più accaniti, quelli che prendono la lettura seriamente: quanti libri è possibile leggere in un anno? Secondo un recente studio di Publicis Group la risposta è un libro alla settimana. Forse noi non raggiungiamo questi numeri, ma se siamo alla ricerca di nuovi spunti, per letture più costanti, ecco qualche idea…
La sconosciuta del ritratto
Camille De Peretti – edizioni e/o
Dalle strade di Vienna del primo Novecento al Texas degli anni Ottanta, dalla Manhattan della Grande Depressione all’Italia contemporanea, Camille de Peretti immagina il destino della donna e dei suoi discendenti. Un affresco in cui si mischiano segreti di famiglia, clamorosi successi, amori contrastati, scomparse e drammi a fosche tinte. Dipinto a Vienna nel 1910, il quadro di Gustav Klimt ‘Ritratto di signora’ viene comprato da un anonimo collezionista nel 1916, rimaneggiato dal maestro un anno dopo e rubato nel 1997, per poi riapparire nel 2019 nel giardino di un museo italiano d’arte moderna. Nessun esperto d’arte, nessun conservatore di museo e nessun detective di polizia sa chi fosse la giovane donna raffigurata sulla tela nè quali misteri avvolgano la movimentata storia del suo ritratto. Romanzo vincitore nel 2024 del Prix Maison de la Presse.
De Peretti è un’autrice francese, appassionata di pittura e letteratura. È autrice di diversi romanzi, tra cui Thornytorinx (premio Premier Roman di Chambéry) e Le Sang des Mirabelles. Tra i titoli pubblicati in Italia, Magra da morire (Mondadori, 2006), Prima che venga la notte (Sperling & Kupfer, 2009).
Quel che affidiamo al vento
Laura Imai Messina – Piemme
Il diario di Mrs Anne Sykes
Kate Strasdin – Feltrinelli editore
Nel 2016, la storica della moda Kate Strasdin si trova fra le mani un regalo rimasto a lungo nascosto in un baule. Avvolto in un semplice foglio di carta, c’è un album rivestito di una delicata seta rosa. Al suo interno, una serie di preziosi ritagli di tessuto, tutti accompagnati da minuziose didascalie. A partire dalla prima pagina, su cui spicca una data: 1838. Kate Strasdin trascorre i successivi sei anni a decifrare i segreti di quell’album. Pagina dopo pagina, ritaglio dopo ritaglio, cerca di ricostruire la storia della sua proprietaria, Anne Sykes, una giovane donna inglese che riceve l’album come dono di nozze e decide di riempirlo di scampoli di tessuto provenienti dai suoi abiti o donati da familiari e amici, a comporre un diario unico e originalissimo. Dai mulini del Lancashire al porto di Singapore, dove Anne approda insieme al marito, imprenditore tessile, prima di trasferirsi a Shanghai e infine fare ritorno in Inghilterra, i campioni di stoffa diventano così la trama della vita dei Sykes e della loro cerchia di affetti, ma anche della loro epoca: l’Impero britannico e i pirati del Borneo, la complicata etichetta degli abiti da cerimonia e da lutto, le tinture velenose, le rivolte per condizioni di lavoro più eque e il terribile costo umano dell’industria del cotone. Spaziando tra abiti da mattina e da gran sera, panciotti, vestaglie, tradizionali tessuti floreali o audaci animalier con cui Anne arreda la sua casa ai Tropici, Kate Strasdin racconta la storia di una donna e, come in un gioco di specchi, dell’intera esperienza umana attraverso il più intimo dei mezzi: i vestiti che scegliamo di indossare e le stoffe con cui personalizziamo lo spazio che abitiamo. Un libro colto e raffinato, arricchito da illustrazioni e dalle fotografie a colori dei tessuti, che trasporta il lettore in un incredibile viaggio nella storia del costume e in un’affascinante avventura sensoriale tra sete, pizzi, colazioni in campagna e suggestive case coloniali.
Quattordici giorni
A cura di Margaret Atwood e Douglas Preston – Ponte alle Grazie
New York, 2020: appena stabilita nel palazzo come portinaia, Yessie, una giovane donna figlia di emigrati rumeni, trova nel suo appartamento La Bibbia del Fernsby, una specie di diario del precedente custode dove sono annotati i nomi di tutti gli inquilini, informazioni sulla loro vita e sul loro carattere. Alla fine, alcune pagine bianche sono a disposizione “per il prossimo amministratore”. I condomini si riuniscono tutte le sere, verso il crepuscolo, sul terrazzo, per scambiarsi due parole prima di andare a dormire. Ben presto, queste serate si trasformano in vere e proprie sessioni di racconti: ognuno, a turno, prende la parola e narra una storia, reale o di invenzione. Yessie decide così di registrare segretamente per quattordici giorni i racconti di ogni inquilino, per poi trascrivere tutto sul suo quaderno. Le serate passano in un crescendo di tensione, finché un’ultima sanguinosa storia di vendetta non chiarirà inaspettatamente tutti i dettagli rimasti in sospeso sulla misteriosa custode. Le storie del volume sono state affidate a penne illustri – tra cui Emma Donoghue, Dave Eggers, Diana Gabaldon, Tess Gerritsen, John Grisham, Erica Jong, Celeste Ng, Meg Wolitzer… Non saprete chi ha scritto cosa, lì per lì, perché tutto contribuisce alla costruzione corale e la curatela di Atwood e Preston assicura fluidità e incastri efficaci. Tutti tessono una trama composta dai contributi dei migliori autori contemporanei, a ognuno dei quali è affidata la scrittura della storia di un inquilino del palazzo. Un romanzo collaborativo, un Decameron dei nostri tempi che, con uno stile feroce e comico allo stesso tempo, dà voce all’urgenza umana di raccontare e raccontarsi, celebrando così il potere delle storie e dei libri che le contengono.
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