L’avrete notato anche voi: ormai, in tv, si parla tranquillamente di incontinenza, al femminile, ma anche al maschile, argomento assolutamente ignorato in passato. Così, accanto a giovani ragazze alle prese per le prime volte con il ciclo, si affiancano, negli spot pubblicitari, nonne sprint che affrontano senza incertezze giornate campali con i nipotini, grazie a fantastici pants molto confortevoli e discreti, e c’è da pensare che presto saranno anche gli uomini, almeno negli spot, a discutere tranquillamente di come, dietro ai soliti “problemi di prostata”, ci siano in realtà difficoltà di questo tipo.
A milioni di persone capita, nel corso della vita, di vivere piccoli episodi di incontinenza, specie a partire dai 35 anni. È un fenomeno molto più frequente di quanto si pensi, può accadere in gravidanza o nel post-partum, per un’attività sportiva molto intensa, ad esempio praticata a livello agonistico, in seguito ad interventi chirurgici o in concomitanza con menopausa e andropausa.
Eppure, quando succede, a molti sembra di essere soli al mondo. Si prova un senso di disagio e quasi di vergogna, che fa chiudere in se stessi. Si tende a ripiegare su soluzioni non specifiche, già abitualmente utilizzate, come gli assorbenti femminili, scegliendo un formato maxi, e a posticipare il momento in cui affrontare davvero il problema. Ma questo spesso induce a imporre limitazioni al proprio stile di vita. E noi, invece, attivissimi grey-panther, non vogliamo rinunciare neanche un po’ alla nostra mobilità, vero?
Allora, ecco che in questo Speciale, diviso per sezioni, come e cosa fare. E se l’argomento al momento non ci riguarda, meglio comunque essere informati: ci sarà sempre una persona cara, un amico al quale passare l’informazione. Cominciamo, dunque, questo utile percorso.