Scuola, via libera ai test antigenici rapidi come strumento di prevenzione

Pubblicato il 4 Ottobre 2020 in Wellness Salute

Il ministero della Salute, con la circolare del 29 settembre 2020, evidenzia l’utilità dei testi antigenici rapidi come strumento di prevenzione nell’ambito del sistema scolastico.

La circolare chiarisce in via preliminare le differenze fra i test attualmente disponibili per rilevare l’infezione da SARSCoV-2:

  1. test molecolari o PCR, test che evidenziano la presenza di materiale genetico (RNA) del virus
  2. test antigenici, test che evidenziano la presenza di componenti (antigeni) del virus
  3. test sierologici tradizionali o rapidi, test che evidenziano la presenza di anticorpi contro il virus.

Sono analizzate le caratteristiche del test molecolare, del test antigenico e dei test salivari molecolari e antigenici.

Il test molecolare – si sottolinea – rimane tuttora il test di riferimento per la diagnosi di SARS-CoV-2; i test antigenici rapidi su tampone naso-faringeo possono essere utili in determinati contesti, come lo screening rapido di numerose persone.

I test antigenici e molecolari su campioni di saliva, allo stato attuale delle conoscenze, difficilmente si prestano allo screening rapido di numerose persone, in quanto richiedono un laboratorio attrezzato.

L’utilizzo dei test antigenici rapidi nelle scuole

Per questi motivi l’utilizzo dei test antigenici rapidi può essere utilmente esteso a contesti diversi rispetto a quello di porti e aeroporti, come le scuole.

L’utilizzo dei test antigenici rapidi è in grado di assicurare una diagnosi accelerata di casi di COVID-19, consentendo una tempestiva diagnosi differenziale nei casi sospetti tra sindrome influenzale e malattia da SARS-CoV2, diversamente dai test molecolari per i cui risultati l’intervallo di tempo utile risulta più ampio.

L’utilizzo dei test antigenici rapidi, seppure considerando i possibili limiti nelle caratteristiche del test, potrebbe anche in ambito scolastico accelerare la diagnosi di casi sospetti di COVID-19.
La frequenza di episodi febbrili nella popolazione scolastica nel periodo autunnale e invernale sarà infatti presumibilmente molto elevata e sarà necessario ricorrere spesso alla pratica del tampone per escludere in tempi rapidi la possibilità che si tratti di COVID-19 e per individuare rapidamente i casi, isolarli e rintracciarne i contatti, facilitando la decisione di applicare o meno misure quarantenarie in tempi brevi e con un risparmio notevole di risorse, evitando un eccessivo sovraccarico dei laboratori di riferimento.

In caso di sospetto diagnostico o in caso di esposizione al rischio del personale scolastico o degli alunni, si potrà perciò ricorrere anche al test antigenico rapido.

Consulta:

  • Circolare del 29 settembre 2020. Uso dei test antigenici rapidi per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2, con particolare riguardo al contesto scolastico.

Fornitura di 5 milioni di test rapidi per la rilevazione qualitativa di antigeni specifici da SASR-CoV-2

Sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri è pubblicata la Richiesta pubblica di offerta in procedura semplificata e di massima urgenza per la fornitura di cinque milioni di test rapidi per la rilevazione qualitativa di antigeni specifici di SARS-CoV-2 presenti su tampone nasofaringeo o campione salivare, compatibili con l’utilizzo come POCT.
La Richiesta pubblica di Offerta è effettuata dal Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e il contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19.

Le offerte dovranno essere presentate entro le ore 18.30 di giovedì 8 ottobre 2020.

Consulta sul sito del Presidenza del Consiglio dei Ministri: Richiesta Pubblica di Offerta in procedura semplificata di massima urgenza per la fornitura di 5 milioni di test rapidi

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