CINA. Questa mattina il Presidente cinese Xi Jinping è atterrato a Wuhan, la città-epicentro dell’epidemia di coronavirus. Una visita che sottolinea i progressi fatti dal paese nell’arginare la diffusione del virus. Dei 19 nuovi casi giornalieri registrati nel paese, infatti, 17 sono circoscritti alla città di Wuhan, mentre 2 sono “casi di importazione”. Si tratta del terzo giorno consecutivo in cui i nuovi casi in Cina sono circoscritti alla capitale dello Hubei. Tutti i 14 “ospedali di fortuna” che erano stati istituiti a Wuhan sono stati chiusi. Xinhua, l’agenzia d’informazione di stato, nel comunicare della visita di Xi, ha evidenziato che “la battaglia continua, ma la vittoria è vicina”.
BORSE. L’impatto dell’epidemia di coronavirus, e soprattutto della “guerra dei prezzi del petrolio” saudita, si sta facendo sentire sui mercati azionari. Se la borsa milanese ha perso il 27% dal 19 febbraio, quella tedesca e quella francese sono sotto del 23%. Londra è ferma a –22%, dal picco del 17 gennaio. Wall Street, invece, rimane a –19%, ma si prevede che sfonderà presto la soglia del 20%. Gli analisti definiscono fasi di mercato caratterizzate da perdite oltre il 20% (dal punto più alto a quello di maggiore ribasso) come “fasi orso”. Alcuni indici registrano oggi lievi riprese, ma il rischio maggiore riguarda il fatto che i mercati fanno ancora fatica a prevedere i danni del virus, una condizione che genera crescenti incertezze.
STATI UNITI. Lo stato americano con il maggior numero di contagi, New York, ha annunciato ieri che adotterà misure restrittive per far fronte all’epidemia di coronavirus: quarantene, chiusure selettive delle scuole e produzione in loco di igienizzanti. Le misure adottate dal governatore Andrew M. Cuomo precedono quelle del governo federale. New York conta oggi 142 casi confermati, mentre il conteggio totale negli Stati Uniti è di 754 casi. Sulla West Coast, la nave da crociera Grand Princess, da giorni al largo delle coste californiane, è stata fatta ormeggiare a Oakland. Nei prossimi giorni i 3500 passeggeri a bordo saranno fatti sbarcare. Tutti i passeggeri americani saranno trasferiti in una base militare, in quarantena. Ventuno membri dell’equipaggio sono già risultati positivi al virus.
SPAGNA. Raddoppiati in poche ore i casi di coronavirus nel paese iberico. Sono 1.231 in totale le persone contagiate e 30 i morti, in rapido aumento rispetto ai 999 di ieri e ai 589 registrati domenica 8 marzo. La maggior parte dei casi di contagio si registrano nella capitale Madrid e nei Paesi Baschi. Il governo ha adottato misure ancor più restrittive per cercare di contenere l’epidemia. Resteranno chiusi per 15 giorni asili, scuole e università della capitale e di altri territori colpiti dalla diffusione del virus, a partire da mercoledì i residenti delle zone a rischio sono incoraggiati a evitare spostamenti e a lavorare da remoto; operazioni mediche e test diagnostici già programmati saranno posticipati per liberare risorse destinate alla gestione della crisi. Il governo annuncerà nuove misure nelle prossime ore.
GIAPPONE. È di oggi l’approvazione da parte dell’esecutivo giapponese di una proposta di legge che dovrebbe consentire al Primo Ministro Shinzo Abe di dichiarare lo stato di emergenza nel paese. Una volta finalizzata, la legge darà modo ai governatori delle prefetture di tutto il Giappone di adottare una vasta serie di misure di contenimento, come coprifuochi, quarantene, controlli della vendita di medicinali e alimenti, chiusura delle scuole, cancellazione di eventi pubblici e espropriazione di terreni e strutture privati.
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