I surgelati al servizio di esperienza e fantasia

Anni di fornelli accesi e di piatti elaborati, esperienza e chili accumulati sul tavolo della golosità: la donna matura, a un certo punto, si allontanerebbe volentieri dai quattro fuochi, sognando moderne fantesche in grado di portare a compimento in totale autonomia  piatti gustosi e salutari. E, invece, l’agognato piacere di “mettere le gambe sotto al tavolo”, che ben conoscono compagni e mariti, non riguarda quasi mai loro. Come conciliare, dunque, l’esigenza di continuare ad accudire la famiglia (che qualche volta si riduce, se i figli abitano lontano, o, invece, aumenta, se figli e nipotini gravitano intorno alla cucina della casa-madre) con la legittima aspirazione a ridurre tempi e fatica?

Inutile dire che il pensiero corre ai surgelati: comodi, sicuri, assolutamente disponibili e, soprattutto, molto duttili ad adeguarsi alle ricette di casa, ai piatti della tradizione familiare. Conosco una amabile signora senior che da anni somministra il “suo” insuperabile minestrone, che tutti apprezzano e invocano, e che lei prepara utilizzando un ottimo surgelato al quale aggiunge solo un po’ di pesto e qualche pomodorino essiccato da lei stessa, tra quelli dell’orto di campagna. E che dire di certi piatti elaborati a base di verdure, che diventano rapidi da eseguire con l’aiuto dei prodotti a – 18°? Per non parlare di peperoni e melanzane grigliate che guizzano dalle confezioni, subito pronti per preparazioni tipicamente estive.

A guardare le statistiche, sono comunque piselli e spinaci i prodotti più consumati, specie dagli over65, che hanno qualche riottosità in più a sgranare baccelli e fare plurimi lavaggi di spinaci freschi in foglia.

Piselli surgelati- la nostra ricetta: Seppie e piselli in bianco

Ingredienti: 800 g di seppie già pulite- 400 g di piselli surgelati- 1 bicchiere di vino bianco secco – 1 scalogno – 2 cucchiai di olio extra vergine – 2 cucchiai di prezzemolo tritato – 1 spicchio di aglio – 1 foglia di alloro – sale e pepe a piacere

Preparazione Lavare bene le seppie e lasciarle scolare; tagliarle a listarelle non troppo sottili. Oliare leggermente l’interno di una casseruola piuttosto alta, far insaporire lo scalogno per qualche minuto. Aggiungere il prezzemolo, l’aglio e l’alloro; mescolare con un cucchiaio di legno e unire le seppie. Versare e lasciare sfumare il bicchiere di vino bianco, continuando a mescolare per evitare le seppie si attacchino sul fondo. Aggiungere sale e pepe e coprire il . Basteranno 10 minuti di cottura. Unire quindi i piselli scongelati e un bicchiere di acqua, mescolare il tutto e coprire nuovamente. Cuocere per mezz’ora a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto. Al momento di servire, aggiungere prezzemolo fresco appena tritato

Ma è proprio il minestrone a far da leader nei consumi senior, ancora una volta soprattutto tra gli over65. I primi piatti pronti, a base di pasta o riso, invece, piacciono molto tra i senior più giovani, spesso troppo interessati a fare mille cose outdoor, piuttosto che stare ore ai fornelli (pensiamo anche ai molti single di ritorno, separati, divorziati e vedovi).

Interessante anche l’appuntamento dei senior con la pizza. Più i 55-64enni che non gli over 65; più frequentemente una volta alla settimana.

Non è ancora tutto. Il rapporto tra surgelati, senior e web sembra diventare sempre più stretto. Analizzando il rapporto e l’uso di Internet, emerge per gli over 55:

• Il 44% utilizza Internet per ricerca o consultazione di informazioni su aziende e prodotti offerti (lo fa il 46% della popolazione web)

• Il 29% legge e consulta ricette o consigli sull’alimentazione (contro il 24% della media italiana)

• Il 27% dei senior (solo il 25% nella media nazionale) dichiara di avere interesse per Alimentazione e Cucina

• Il 18% (contro il 16% nazionale) usa il web per informarsi sui prodotti ed eventualmente acquistarli

• il 2% si dichiara disponibile a fare acquisti online di alimenti surgelati (contro l’1% della media nazionale che naviga in Internet)

• Il 13% risponde “certamente sì” nel dichiarare la propria disponibilità agli acquisti via e-commerce (la media nazionale web è del 21%)