Il soggiorno non finisce qui: terme, fitness, fisioterapia, massaggi, fanghi e, all’imbrunire, serate a tema con musica, concerti, cena di gala, balli
Uno spazio di grande comfort, la possibilità di scegliere, all’interno della struttura il proprio angolo “come a casa”, per leggere, telefonare o condividere sui social. La presenza della famiglia Maggia, che da 3 generazioni anima lo spirito dell’Ermitage. E poi, all’imbrunire, serate a tema: la cena di gala interamente servita ai tavoli; il concerto di musica o vocale; i ritmi per una serata danzante davvero speciale. L’ospitalità, qui, ha mille volti.
L’Ermitage Medical Hotel è inoltre un punto strategico per percorrere itinerari di cultura e scoprire vecchie e nuove bellezze. Da Abano Terme le mete culturali da raggiungere tra bagni, fanghi e trattamenti, sono parecchie:
A Montegrotto Terme, visite culturali nell’area di via Neroniana
L’area archeologica di via Neroniana è diventata accessibile attraverso un percorso di visita guidata previa prenotazione. Il sito conserva i resti di una vasta domus romana risalente al I secolo d.C. (che tra ampi giardini e aree porticate doveva estendersi per oltre un ettaro e mezzo), successivamente oggetto di riutilizzo in età medievale (IX-XIV secolo).
In seguito a una decennale campagna di scavi condotta dall’Università di Padova protrattasi sino al 2012 e, dal 2011 al 2013, a un intervento di restauro conservativo a opera della Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto, oggi la domus è stata provvista, nella parte settentrionale, d’una copertura che ne rievoca gli originari volumi e ne protegge i resti della pregevole pavimentazione in opus sectile. L’intervento di valorizzazione e musealizzazione dell’intera area rientra nel progetto «Aquae patavinae» attivo dal 2005 e frutto della sinergia tra Università di Padova, Soprintendenza e Comune di Montegrotto
A Padova per la Cappella degli Scrovegni
L’Orto Botanico di Padova
Il giardino delle biodiversità
Un edificio che vince sull’impatto ambientale, bello da vedere e tecnologicamente rispettoso dell’ambiente. Sono circa 1.300 le specie che fanno parte del progetto espositivo del giardino della biodiversità. Vivono in ambienti omogenei per umidità e temperature, che simulano le condizioni climatiche dei biomi del pianeta: dalle aree tropicali alle zone subumide, dalle zone temperate a quelle aride. La posizione delle piante all’interno di ciascun ambiente e del laghetto delle piante acquatiche rispecchia una suddivisione fitogeografica: quello de La pianta e l’ambiente è un viaggio attraverso la vegetazione della Terra (in America come in Africa e Madagascar, in Asia, nell’Europa temperata, in Oceania). E il visitatore ha l’immediata rappresentazione della ricchezza (o povertà) di biodiversità presente in ciascuna fascia climatica.
Il Giardino non racconta il pianeta dal punto di vista dell’uomo, o a partire dal mondo animale, sposta invece l’attenzione sulle forme di vita vegetali. A partire dalle domande “cos’è un essere vegetale?”, “quali sono le caratteristiche che lo rendono così indispensabile per la nostra esistenza?”, emerge il ruolo svolto dalle piante nell’evoluzione umana: dai primi insediamenti in epoca preistorica ad oggi.
Già nel 1880, nel testo The power of movements in plants, Darwin scriveva che “la punta della radice agisce come il cervello di un animale inferiore”. Un’intuizione, questa, che trova riscontro nelle più recenti scoperte scientifiche e che idealmente ispira il percorso La pianta e l’uomo. Pannelli informativi, filmati, exhibit interattivi, reperti raccontano come l’intelligenza vegetale e l’intelligenza umana abbiano svolto un comune percorso di coevoluzione da Lucy sino ai nostri giorni. Le piante intanto raccontano il loro millenario rapporto con l’uomo: usate per nutrire, per curare o per costruire gli oggetti che fanno la nostra storia. All’esterno delle serre le aiuole vengono dedicate a temi specifici e prevedono la coltivazione di specie compatibili con il clima locale, quali le piante alimurgiche, i giardini fioriti, le piante aromatiche. I giardini tematici sono infatti uno spazio aperto all’implementazione in nome dell’interesse scientifico dell’Orto e della divulgazione al pubblico.
Orari di visita: Ore 9-19 (ultima entrata ore 18.15) – Tutti i giorni, festivi inclusi
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