Ci capita, e a persone come noi capita spesso, di guardare una ex-bella donna, spesso conosciuta e spesso di successo, che aiutata da un bisturi incosciente è diventata brutta, (e sarebbe già molto), ma anche ridicola. E di chiederci quale idea di bellezza e di giovinezza, quale sogno irrealizzabile l’abbia spinta. Naturalmente non abbiamo la risposta, o ci accontentiamo della più banale – che accontenta noi, ma non risponde: è cretina. Sapendo di dire una sciocchezza perché le ragioni hanno radici non superficiali persino nella psicoanalisi.
Se questa piccola e banale osservazione la spostiamo da una ex-bella donna, sicuramente intelligente, alla nostra Televisione, ci stupirebbe quanto le due esperienze si somigliano. La televisione italiana, nata in un palazzone di corso Sempione a Milano, che sembrava troppo grande e troppo vuoto per contenere quel poco che produceva, si presenta per quello che vuole diventare. Uomini e donne che diventeranno personaggi. Personaggi già noti che si adattano al mezzo inconsueto. Creatività. Cultura. Invenzione. Passione. Errori, ma veniali. Esperienza trasferita per coincidere con questo modo nuovo di esserci.
Passano gli anni, e la TV – proprio come una di quelle belle donne intelligenti di allora – un po’ invecchia. Teme e poi subisce quella cosa tremenda che si chiama concorrenza – che è quando una bella donna guardandosi allo specchio si accorge delle rughe, del seno che cade, del collo da nascondere, e invidiando le ventenni (sicuramente belle, ma …) ricorre al bisturi (lei che è sicuramente intelligente).
Ecco la televisione che invecchia, che non riesce a trovare nuovi stimoli: qui non si tratta di rughe, ma di quattrini, tanti. La pubblicità che paga se il numero di chi guarda quella trasmissione (maledetta audience) giustifica la spesa di molti milioni, che la TV incassa e ridistribuisce in compensi, stipendi, contratti. Ecco le rughe della bella signora, e questo è il bisturi che la tiene viva. Cioè il numero delle persone (noi) che guarda quella trasmissione che rende, incassa e paga. L’analogia ci sta. Ora manca la ‘ex-bella donna’ che si è sottomessa al bisturi per riuscire a incassare quanto le serve per proseguire. So che non mi occorre fare l’elenco delle rughe. Ieri sera ho guardato Ballando con le stelle. E ho avuto voglia di parlarvene.
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