L’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 ha comportato notevoli ritardi alle attività legate alle patologie croniche, tra cui quelle oftalmologiche.
Sono state svolte 2.500.000 prestazioni ambulatoriali in meno e ciò ha determinato l’allungarsi delle liste d’attesa e disagi per l’utenza. Si è verificata una contrazione di più di 300.000 interventi chirurgici della cataratta, che in tempi pre-covid raggiungevano i 600.000 in un anno; una parte degli over 80, che non sono stati operati, ha subito una frattura del femore a causa dell’ipovisione e della conseguente difficoltà ad evitare gli ostacoli; tutto ciò ha causato un aggravio delle spese dell’SSN; si è verificata una riduzione delle iniezioni endovitreali (IVT) per la cura della maculopatia essudativa, che, talvolta, ha reso impossibile il recupero funzionale della vista.
Di fronte a questo quadro allarmante Senior Italia FederAnziani, AICCER – Associazione Italiana di Chirurgia della Cataratta e Refrattiva, AIMO – Associazione Italiana Medici Oculistici, GIVRE – Gruppo Italiano di Chirurgia Vitreoretinica, SOT – Società Oftalmologica Triveneta e SOU – Società Oftalmologi Universitari, SUMAI Assoprof, hanno costituito un Advisory Board tematico con l’obiettivo di portare l’attenzione dei decisori istituzionali sulle problematiche frutto dell’interruzione degli screening e dei percorsi diagnostici e terapeutici in ambito oculistico e di stimolarli alla definizione e attuazione di un piano di attività di ripresa immediata, per evitare ulteriori peggioramenti delle patologie.
“Abbiamo chiesto alle società scientifiche e alla comunità medica di istituire un Advisory Board per capire lo stato dell’arte, rappresentare ai decisori locali le criticità che il mondo oftalmologico sta attraversando in questo periodo di pandemia e individuare le iniziative che ogni regione può mettere in atto affinché si possa migliorare la qualità dell’assistenza per questi malati” ha dichiarato Roberto Messina, Presidente di Senior Italia FederAnziani.
“La società AICCER (Associazione Italiana Chirurgia Cataratta e Refrattiva) plaude all’iniziativa di FederAnziani volta a mantenere alta l’attenzione sulle patologie invalidanti non Covid nell’interesse della popolazione. Il lockdown ha bloccato per mesi tutte le attività di elezione con grave danno per le tante persone in attesa di risolvere con cure mediche o chirurgiche il loro problema visivo. AICCER ha perciò deciso con entusiasmo di partecipare a questo Advisory Board per portare con sempre maggiore forza alle istituzioni le gravi problematiche causate dell’interruzione nell’erogazione dell’attività assistenziale in oftalmologia”, ha dichiarato Paolo Vinciguerra, Presidente AICCER – Associazione Italiana Chirurgia Cataratta e Refrattiva
“Una iniziativa importante che riunisce, sotto l’egida di FederAnziani, le più importanti società nazionali oftalmologiche monotematiche e non, per provare a trovare una voce univoca e forte, tanto da scuotere le varie pigre realtà regionali e ad indirizzarle a provvedimenti terapeutici adeguati per la popolazione over” ha dichiarato Luca Menabuoni, Presidente AIMO – Associazione Italiana Medici Oculistici.
“In Italia il numero delle iniezioni intravitreali per il trattamento delle maculopatie ha subito un calo compreso tra il 35% e il 93% rispetto allo stesso periodo del 2019. Gli effetti di tale riduzione si sono già manifestati con un numero sempre maggiore di pazienti che si presenta con un calo visivo severo per l’aggravamento, spesso irreversibile, della malattia” ha dichiarato Daniele Tognetto, Presidente GIVRE – Gruppo Italiano di Chirurgia Vitreo Retinica e presidente SOT – Società Oftalmologica Triveneta che ha aggiunto «la chirurgia della cataratta ha dimostrato di migliorare l’input cognitivo nella malattia di Alzheimer e in altre forme di demenza, di ridurre il rischio di cadute e fratture dell’anca e di aumentare l’aspettativa di vita in buona salute. Purtroppo in Triveneto l’emergenza COVID-19 ha determinato prima un blocco totale e, successivamente, un’importante riduzione del numero di interventi di cataratta i cui effetti saranno gravi in termini economici, sociali e psicologici».
“La strada scelta da Senior Italia FederAnziani è quella giusta. E’ corretto impegnarsi al massimo contro il COVID ma non possiamo trascurare altre patologie. Le Regioni vanno stimolate ad assumersi le loro responsabilità visto che riscontriamo una netta riduzione dei trattamenti intravitreali nelle maculopatie ove la tempistica terapeutica è fondamentale per evitare perdita di visus irreversibile. La cataratta nei pazienti anziani deve essere operata. Infatti, la cattiva qualità della visione aumenta il rischio di traumi ortopedici e il deficit cognitivo da sindrome depressiva” ha dichiarato Leonardo Mastropasqua, Presidente della Società Oftalmologica Universitaria Italiana (SOU).
“Questo incontro ha espresso la necessità di sentirsi squadra tra le varie componenti mediche dai Sumaisti, che con oltre 5 milioni di prestazioni ogni anno dovrebbero, se utilizzati bene, avere il quadro epidemiologico delle malattie oculari, ai colleghi che operano nei centri di secondo e terzo livello con capacità eccellenti sia pubblici sia privati e accreditati. Pertanto bisognerebbe avere ambulatori territoriali attrezzati (OCT, CV, Laser, FAG) da creare i presupposti per risposte immediate ai pazienti come primo e secondo livello e creare una rete di comunicazione con i livelli più specialistici. L’utilizzo di strutture intermedie dove esistono aiuterebbe questo processo di reingegnerizzazione”, ha dichiarato Pietro Procopio, Direttore Centro Studi SUMAI Assoprof – Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana e Professionalità dell’Area Sanitaria.
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