Dopo mesi di restrizioni e chiusure su tutto il territorio nazionale, dal 26 aprile hanno riaperto diverse attività produttive e i luoghi della cultura. Il Premier Mario Draghi ha illustrato l’allentamento delle restrizioni, in base al colore che le Regioni: queste misure, infatti, saranno valide solo nei territori in zona gialla, mentre le zone di colore arancione e rosso dovranno ancora attendere. In ogni caso, la conditio sine qua non rimane sempre e solo una: prudenza. “Il Governo con questa decisione, basata su dati scientifici, ha preso un rischio ragionato sui dati, in miglioramento, dalla pandemia, ma si fonda sull’idea che i comportamenti alla base dei protocolli di riapertura siano rispettati, come l’uso delle mascherine e il distanziamento”, ha sottolineato Draghi nel corso della conferenza. “Se i comportamenti saranno corretti, la probabilità che si debba tornare indietro sulle riaperture è molto bassa”.
Come comunicato dal Ministero della Cultura, c’è una possibilità di riapertura anche per i luoghi della cultura in zona arancione, prevista per la fine di maggio: “il Comitato Tecnico Scientifico ha accolto le proposte del Ministro Franceschini per il riavvio delle attività legate al mondo dello spettacolo, permettendo nelle ‘Zone gialle’ la riapertura di cinema, teatri e sale da concerto sia all’aperto che al chiuso, con l’aumento del pubblico ammissibile. Si passa dal 25% al 50% dei posti occupabili in sala, con un innalzamento a un massimo di 500 spettatori (prima erano 200) nelle sale al chiuso e di 1.000 spettatori (prima erano 400) in quelle all’aperto. Il pubblico, gli artisti e il personale dovranno naturalmente rispettare tutte le misure di sicurezza previste dai protocolli. Il Comitato Tecnico Scientifico, inoltre, come chiesto dal Ministero, ha ammesso la possibilità che le Regioni autorizzino spettacoli ed eventi, con un numero superiore di spettatori, adottando misure di sicurezza aggiuntive”. Tra giugno e luglio saranno calendarizzate altre riaperture, come quella degli stabilimenti balneari e delle piscine all’aperto (15 maggio), le palestre al chiuso (1 giugno), le attività fieristiche (1 luglio). Tra regioni in zona gialla sarà consentito circolare liberamente, mentre per spostarsi tra regioni di diverso colore sarà necessario un pass che attesti un’avvenuta vaccinazione o l’esecuzione di un test Covid con esito negativo.
Le regole per cinema, teatri, musei e mostre
La capienza di cinema e teatri rimane fissata in percentuale alla metratura delle sale, ma non può superare i 200 spettatori. L’entrata e l’uscita devono essere separate. Bisogna favorire la prenotazione online. I posti a sedere devono prevedere un distanziamento minimo, tra uno spettatore e l’altro, sia frontalmente che lateralmente, di almeno un metro: tale misura non viene applicata per i nuclei familiari, cioè i conviventi. La distanza può essere diminuita con la presenza di divisori, anche rimovibili, da installare tra un nucleo di spettatori e un altro. Nei guardaroba indumenti e oggetti devono essere riposti in appositi sacchetti porta abiti. Il Comitato tecnico scientifico sta valutando la richiesta degli esercenti di aumentare il numero di spettatori in sala con alcuni requisiti: l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2; la presentazione di un certificato di tampone negativo effettuato 48 ore prima; la certificazione di aver ricevuto la vaccinazione. La richiesta presentata al Comitato tecnico scientifico prevede inoltre di poter aprire musei e mostre anche nel fine settimana. Le visite devono essere prenotate online. Deve essere fissato un numero massimo di visitatori all’interno e contingentato il tempo per ogni sala. I visitatori hanno l’obbligo di indossare la mascherina. Il personale deve indossare la mascherina in presenza di visitatori. Necessaria la predisposizione di percorsi obbligatori per la visita ed evidenziare le aree, anche con segnaletica sul pavimento, per favorire il distanziamento interpersonale. Si deve prevedere la separazione tra l’entrata e l’uscita. Gli ascensori possono essere utilizzati soltanto dalle persone con disabilità.
Con regole chiare e definite, tutti pronti a rispettarle coscienziosamente siamo pronti a riprendere a frequentare cinema, teatri e mostre. Nelle pagine qui accanto vi proponiamo una panoramica di quello che si può fare in Italia.
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