“La leggenda del santo bevitore” al Franco Parenti. Shammah rilegge Roth

Pubblicato il 14 Gennaio 2025 in Outdoor Spettacolo
santo bevitore

La storia di un uomo, di un’esistenza perduta dietro alle occasioni della vita, ma sempre protesa verso il dovere morale. Torna, a Milano, al teatro Parenti “La leggenda del santo bevitore” di Joseph Roth, lo spettacolo di Andrée Ruth Shammah con Carlo Cecchi

Da un capolavoro della letteratura del ‘900, torna al teatro Parenti “La leggenda del santo bevitore di Joseph Roth, lo spettacolo che Andrée Ruth Shammah ha pensato e realizzato per Piero Mazzarella nella stagione 2006-07.  Si tratta della storia di un uomo, di un’esistenza perduta dietro alle occasioni della vita, ma, protesa fino alla morte verso l’adempimento di un dovere morale. Portentosi colpi di fortuna, imprevedibili incontri, inaspettati guadagni, stupefacenti rinvenimenti che si dissolvono nell’alcool, sono raccontati con profonda e fragile umanità, da Cecchi, allo stesso tempo protagonista e narratore. La società e la storia non figurano, vivono nella mente dell’autore e appaiono attraverso proiezioni fantasmatiche, che rimandano lontano nel tempo, alla storia d’Europa, ma anche a quella dell’uomo, dei suoi desideri, delle sue traversie.

Lo stesso bar dove si svolge la vicenda è una suggestione visiva. Le immagini entrano nello spettacolo come memoria e fantasia, sostenute da una colonna sonora struggente che va da Stravinskij al jazz, dalle melodie yiddish e russe alla musica parigina.
Non c’è spazio per chiedersi che senso abbiano i fatti che accadono in scena, ma si percepisce la corposità dei temi ai quali alludono: l’identità, l’onore, l’assimilazione, l’isolamento, l’eros, la religione, la morte.

Il folgorante racconto di Joseph Roth, già film di Ermanno Olmi nel 1988, dopo Mazzarella è affidato a un altro mattatore della scena italiana: Carlo Cecchi. A lui, protagonista e, allo stesso tempo, narratore della vicenda, il compito dare vita ad Andreas Kartak, un ex minatore espulso da un Paese dell’Europa Centrale per un fatto di sangue, che vivacchia come clochard ormai alcolizzato sotto i ponti di Parigi, consumando la sua esistenza in una serie di occasioni mancate. Finché, in una primaverile sera parigina, un misterioso benefattore gli regala 200 franchi con l’impegno di restituirli un giorno alla chiesa di Santa Maria di Batignolles dove c’è una statuetta di Santa Teresa di Lisieux. Tra mille disavventure, colpi di fortuna e incontri imprevedibili, il clochard troverà nell’adempimento di questo dovere morale una morte serena. Una parabola, che attinge alla tradizione chassidica ebraica, in cui si addensano temi come l’identità, l’onore, l’assimilazione, l’eros, la religione, la morte e soprattutto l’isolamento esistenziale. Dei clochard, certo, ma non solo.

santo bevitoreDettagli dello spettacolo

“La leggenda del santo bevitore” – dal 16 al 26 Gennaio

Teatro Franco Parenti, Milano – sala Blu

di Joseph Roth – adattamento e regia Andrée Ruth Shammah – con Carlo Cecchi e con Claudia Grassi e Giovanni Lucini – spazio scenico disegnato da Gianmaurizio Fercioni – con le suggestioni visive di Luca Scarzella e Vinicio Bordin – luci Marcello Jazzetti – costumi Barbara Petrecca – produzione Teatro Franco Parenti

Orari: martedì 20.30; mercoledì, venerdì e sabato 19.15; giovedì 20.15; domenica 15.45

Prezzi: settore A 30 euro; settore B 22 euro – ridotto over 65 15 euro – convenzioni 18 euro; galleria 18 euro – ridotto over 65 15 euro

 

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Informazioni: 02 59995206 – biglietteria@teatrofrancoparenti.it

 

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