Una testimonianza
Il sogno di tutti sarebbe poter andare una mattina alla Ats di zona per prenotare un esame e… quasi per magia, non trovare coda e avere quindi zero tempi di attesa!
Purtroppo non accade quasi mai, ma la storia che Vincenzo ha raccontato a uno dei volontari che si occupano del Progetto “Cittadini più coinvolti e più sicuri” fa ben sperare.
Vincenzo ha 60 anni. I fatti della vita l’hanno molto segnato: vive solo e in una situazione di precarietà. Per questa ragione è seguito dai Servizi Sociali che l’hanno aiutato ad aderire al Progetto e ora ha appesa in casa la sua Busta rossa e in tasca ha sempre la Carta d’identità Salvavita.
Un mattino, di buon’ora, si reca all’ars per prenotare un esame nefrologico di controllo. A volte gli capita di essere un po’ confuso e disorientato e, dopo più di un’ora di coda, quando è il suo turno, si accorge di aver dimenticato a casa la prescrizione e di non ricordare più esattamente il nome dell’esame. Ha la classica sensazione di averlo sulla punta della lingua, ma proprio non gli viene in mente…
L’operatrice sanitaria è molto cortese e fa di tutto per rendersi utile. Cerca di fare a Vincenzo qualche domanda che gli possa far tornare in mente di cosa ha bisogno quando… lui estrae dalla tasca la C.I.S. L’addetta alle prenotazioni conosce bene questo strumento perchè è stato oggetto di un breve incontro formativo di qualche settimana prima: legge quindi con attenzione il quadro clinico di Vincenzo, gli esami più recenti ai quali è stato sottoposto e così, velocemente, suggerisce quale può essere il nome esatto dell’indagine diagnostica da prenotare. Vincenzo si illumina: “E’ proprio quello, esatto!!!”. La prenotazione viene così effettuata, anche se dovrà tornare a breve per far registrare il numero dell’impegnativa: è un’operazione che può essere fatta velocemente, senza lunghe attese.
Certo, la CIS non ha fatto scomparire per magia la coda e il deficit di memoria, ma almeno ha permesso a Vincenzo di non doverla rifare una seconda volta…
Esperienza nei centri Alzheimer nel periodo 2018-19
Dal 2018 si sta lavorando presso i Centri d’Incontro per persone con Decadimento Cognitivo lieve e moderato del Comune di Milano (appartengono alla Rete Alzheimer Milano) per inserire tra le attività di riabilitazione cognitiva anche la BUSTA ROSSA, ovvero richiami utili per la sicurezza al domicilio e per situazioni di emergenza e soccorso sanitario.
I Centri a Milano sono tre, presso i Municipi 4 – 7 e 9 di Milano. Al Centro d’Incontri del Municipio 4 , sito in via Mompiani 5 (zona Corvetto) , sono state consegnate 15 BUSTE ROSSE ai caregiver/famigliari che assistono i loro congiunti . Inoltre nel corso del 2019 sono stati consegnati ad alcuni malati di decadimento cognitivo il BRACCIALETTO SALVAVITA e fatto un trening formativo per il loro uso. Questa attività è oggetto di una ricerca e studio per meglio identificare come aiutare le persone con deficit di memoria ad essere capaci di utilizzare gli strumenti Salvavita previsti dal progetto Cittadini più Coinvolti & più Sicuri e prosegue nel 2020.
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