“Cittadini più Coinvolti & più Sicuri”, un progetto che corre veloce

Pubblicato il 30 Giugno 2020 in Ideas

Ne parliamo ormai da qualche anno (dal 2012 per l’esattezza) e per tutto questo tempo ne abbiamo monitorato l’efficacia e l’espansione, capillare e progressiva. Ci riferiamo all’iniziativa  “Cittadini più Coinvolti & più Sicuri”, promossa dall’Assessorato Politiche sociali  e abitative  del Comune di Milano. Per saperne ancora di più, e avere un aggiornamento di prima mano, sugli sviluppi e le nuove prossime espansioni, abbiamo chiesto a Stefania Zazzi, ideatrice e referente del Progetto di raccontarci in dettaglio.

La consegna della Busta rossa. A destra, nella foto, Stefania Zazzi
La prima consegna della BUSTA ROSSA a settembre 2012. A destra, nella foto, Stefania Zazzi

“Cittadini più Coinvolti & più Sicuri” è un progetto territoriale che oggi si rivolge a quattro aree:  i Cittadini che vivono soli compresi  gli anziani singoli e i gruppi senior, i PDA-le persone diversamente abili , ovvero con con forme diverse di disabilità e PSD-le persone senza dimora. Per tutti l’obiettivo è di aumentare la sicurezza psico-fisica, favorire la permanenza al domicilio e facilitare i soccorsi in situazioni d’emergenza. Costituisce un metodo operativo ad personam e che segue l’evoluzione dei bisogni socio-sanitari di chi vi aderisce, è utilizzabile da tutti in quanto pensato per la prevenzione, per il benessere psico-sociale individuale e per l’inclusione sociale delle fasce deboli secondo il modello Smart City”.

Gli strumenti che vengono utilizzati attualmente sono rimasti gli stessi adottati all’inizio del Progetto, nel 2012 salvo aver fatto degli aggiornamenti nei testi permettendo un progressivo miglioramento. La BUSTA ROSSA, l’ICE, la CIS, Carta d’Identità Salvavita e il Condominio Sicuro e la più recente Tessera Salvavita sono rimasti attivi in questi anni, e migliorati da chi supporta questi strumenti: oltre a SIMEU (Società Italiana per la Medicina di Emergenza e Urgenza) abbiamo ottenuto il patrocino di AREU (Azienda Regionale Emergenza Urgenza) che coordina e gestisce gli interventi del 118 e del 112 e di OMCEO, Ordine dei Medici, che condivide l’iniziativa e le sue finalità. Queste buone pratiche salvavita si rivolgono infatti contemporaneamente alle persone fragili (anziani, disabili…) e ai medici di Medicina Generale (MMG): fondamentale il loro coinvolgimento e il mantenimento di una buona relazione cittadino-MMG per la gestione aggiornata del profilo medico-sanitario. La collaborazione con Areu ha portando all’avvio nel 2016  dell’ultima  una nuova iniziativa: l’adozione per gli ospiti di Casa Jannacci che hanno la Tessera Salvavita di un braccialetto rosso. In questo modo i soccorritori dei servizi d’urgenza hanno l ‘ immediata contezza di tutti i dati sanitari del paziente.

“Nel 2016 ho portato il Progetto “Cittadini più Coinvolti & più Sicuri” adeguandolo alle esigenze degli ospiti della Casa dell’Accoglienza Enzo Jannacci, ex dormitorio di Milano. Invece della Busta rossa, che non avrebbe senso per gli ospiti accolti, viene consegnata la tessera salvavita, più semplice e immediata per chi vive la strada. Spesso gli utenti, non avendo più una residenza, non hanno più nemmeno la tessera sanitaria. Si interviene così non solo sui bisogni primari, come nutrirsi, dormire e lavarsi, ma anche su aspetti relativi alla sfera sanitaria: cultura della prevenzione, cura di sé, pratiche salvavita alla portata di tutti. Anche la funzione della BUSTA ROSSA non è stata abolita presso gli ospiti: molti di loro, dopo un periodo di permanenza più o meno lungo, trovano delle soluzioni abitative autonome. Avendo una casa propria, compilano le 4 schede che fotografano il loro stato personale, sociale e sanitario e poi la Busta viene conservata in modo evidente nell’abitazione, a disposizione per ogni possibile intervento di soccorso, fungendo così da accompagnamento al vivere autonomo”.

L’Ordine dei Medici ha pubblicato sul suo Bollettino la seguente newsletter del 10-11-2017:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel 2019 e inizio 2020 è iniziata una collaborazione con i City Angels che hanno accolto la nostra Tessera Salvavita e consegnata ad ospiti della Casa di Accoglienza Elio Fiorucci . In questo modo l’appropriatezza dell’azione Salvavita per le persone senza dimora continua ad essere confermata e sviluppata.

“Un’altra importare porzione di cittadini coinvolti è quella delle persone disabili adulte, che frequentano i CDD, Centri Diurni Disabili di Milano e che hanno un’età media di oltre 45 anni e vivono con genitori anziani. Abbiamo  anche introdotto nel progetto persone con decadimento cognitivo, affette da malattia di Alzheimer o da altri tipi di demenze senili. Abbiamo collaborato col servizio RETE ALZHEIMER del Comune di Milano e avviato presso i tre Centri di Incontro (attivi nei Municipi 4, 7 e 9 , la BUSTA ROSSA e la C.I.S sia per i familiari sia per alcuni pazienti che ancora svolgono movimenti in autonomia per strada . Nel 2018 è’ iniziato il coinvolgimento di ENS-Ente Nazionale Sordi , in particolare il loro gruppo senior ha ricevuto oltre 40 BUSTE ROSSE, CIS e Braccialetto Salvavita. . In generale l’iniziativa continua a proporsi l’obiettivo di sviluppare un metodo di buona prassi che coinvolga sin dall’inizio le persone in
 modo attivo, pro-attivo e progressivo, teso ad aumentare
 autostima e sicurezza personale e del domicilio, ma anche a supplire alle disabilità”.

“Le prospettive e i sogni ? Vedremo attivo il F.S.E., cioè il Fascicolo Sanitario Elettronico, con funzionalità e contenuti digitali. L’obiettivo è che questa progetto partito dal basso, possa diventare una buona pratica per tutti. I dati sanitari, non solo salvavita, inseriti digitalmente nella Tessera sanitaria possono essere il futuro della Sanità nazionale: in caso di soccorso, in ospedale o in urgenza, il medico potrà avere immediatamente a disposizione tutti i dati clinici. Si deve creare un percorso automatico sul Territorio che va dall’individuo all’ospedale: prevenzione salvavita e soccorsi facilitati. Si ritiene che, una volta che la buona pratica del Salvavita sia entrata a pieno titolo all’interno della competenza della medicina primaria e pertanto reso patrimonio dell’MMG (Medici Medicina Generale), il progetto nel suo complesso possa essere messo a sistema anche come buona pratica della medicina di base. “Cittadini più Coinvolti & più Sicuri” può essere una fase preparatoria e propedeutica all’uso a pieno campo del Fascicolo Sanitario Elettronico. L’obiettivo ultimo che ci siamo prefissati per tutti i cittadini, in primis quelli che si rivolgono ai Servizi assistenziali del Comune, è che la BUSTA ROSSA, la CIS E LA TESSERA SALVAVITA diventino una buona pratica messa in atto per tutti e riconosciuti a pieno titolo come strumenti socio-sanitari nel percorso dei soccorsi”.

PS. Poiché www.grey-panthers.it ha iniziato nel 2012 a segnalare il Progetto, ripreso in queste pagine con il massimo della completezza di informazione al 2020, rimandiamo comunque, in una sorta di “storia narrata”, all’archivio degli articoli precedenti

 

 

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