
Terriccio, germogli, filamenti e un piccolo lombrico: l’immagine che accompagna l’edizione 2025 di Orticola, dall’8 all’11 maggio, a Milano, ci porta nel cuore della vita
E ci invita a riappropriarci della terra, proprio come, i senior ricorderanno bene, nel film “Novecento” di Bernardo Bertolucci, c’è una scena significativa in cui i giovani protagonisti, Olmo e Alfredo (nella foto), mettono il viso nella terra. Questo gesto rappresenta il loro profondo legame con la terra e le loro radici contadine. Un legame di cui possiamo riappropriarci anche noi.
Questo scambio evidenzia la connessione intima e sensoriale dei personaggi con la terra, sottolineando l’importanza della vita rurale e delle tradizioni contadine nel contesto del film.
“Scambiarsi notizie e cognizioni su fiori, piante e bellezze naturali”: questi erano gli scopi che un gruppo di milanesi si diedero quando nel dicembre 1865 firmarono l’atto di fondazione di S.O.L. Società Orticola di Lombardia che, ancora oggi, dopo 160 anni persegue, continuando a diffondere l’interesse e l’amore per il verde, la cultura del bello e l’arte dei giardini.
Principi portati avanti anche con l’organizzazione dal 1996 della mostra-mercato Orticola, appuntamento imperdibile della primavera milanese, un evento illuminato a favore della collettività, in quanto i proventi derivanti dalla vendita dei biglietti sono destinati al verde pubblico cittadino fin dalla prima edizione. Amore per il verde certo, ma anche il desiderio di garantire una crescita sana e una vita salutare alle creature che vivono con noi e infatti, non a caso, “Bio, bio, bio: in giardino c’è vita” è il tema di Orticola 2025, perché “bio” in greco vuol dire vita e per ribadire che insetti, uccelli, funghi, microrganismi e piante sono protagonisti e graditi ospiti, necessari in entrambi i casi, per un giardinaggio sostenibile e attento all’ambiente, attraverso un utilizzo consapevole e oculato delle risorse, esattamente come avviene in Natura, e proprio da qui nasce il concetto di One Health, ossia Benessere per Tutti.
Il microbioma del suolo interagisce con quello delle piante, degli animali e dell’uomo, generando un nuovo stato di benessere che si fonda proprio sull’equilibrio presente all’interno del microbioma ambientale, ma per uno sviluppo davvero sostenibile è necessario ridurre l’adozione della chimica e privilegiare l’utilizzo di soluzioni alternative finalizzate a valorizzare le potenzialità degli ecosistemi. In più, combinando o alternando, non solo su base estetica, le piante tra loro, si ottengono vantaggi reciproci; proviamo a coltivare contemporaneamente due o più specie sullo stesso terreno, abituiamoci a mettere a dimora diverse specie attraenti per le tante forme di vita: questa è la biodiversità!
Impariamo quindi a non fermarci all’apparenza, ad accettare imperfezioni e ad apprezzare il naturale disordine che muta e che tanto può affascinare nelle diverse stagioni, non facciamoci spaventare da qualche foglia secca, fiori non perfetti, altezze diverse… è la Natura!
La missione di Orticola è, quindi, quella di stimolare il pubblico, affinché osservi con uno sguardo più attento tutte le forme di vita, ricercando i messaggi e i segni che la Natura ci dà, per salvaguardarle e proteggerle! Un tema che fa pensare, non può che dare origine a un’immagine che è, essa stessa, un invito a riflettere sulla biodiversità, le coltivazioni biologiche, il microbioma ambientale.
L’immagine Orticola 2025 è … terriccio, germogli di pisello, fusti di Juncus effusus f. spiralis e un piccolo lombrico: Chiara Pomati per The Branding Letters realizza uno scatto ad hoc per condurre tutti nel cuore della natura, in un viaggio simbolico nel ciclo miracoloso della terra, dove i piccoli germogli evocano gli inizi e accolgono ogni forma di vita, come cita Giulia Santagostino, Vice Presidente di Orticola di Lombardia: “Anche quest’anno Chiara Pomati è riuscita a stupirci con quest’immagine reale della terra e dei suoi abitanti”.
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