FILM IN DVD: “Race-Il colore della vittoria” di Stephen Hopkins

Pubblicato il 7 Novembre 2016 in

sceneggiatura Joe Shrapnel, Anna Waterhouse cast Stephan James (Jesse Owens) Jason Sudeikis (Larry Snyder) Shanice Banton (Ruth Solomon Owens) Jeremy Irons (Avery Brundage) William Hurt (Jeremiah Mahoney) Carice van Houten (Leni Riefenstahl) David Cross (Luz Long) Barnaby Metschurat (Joseph Goebbels) genere biografico durata 134′

Tra i tanti campioni dello sport portati sullo schermo, mancava uno dei più grandi: quel James Cleveland Owens, detto Jesse, primo uomo nella storia a vincere quattro medaglie d’oro nella stessa Olimpiade. E che Olimpiade! Berlino 1936, ovvero quelli che dovevano essere i giochi celebrativi della superiorità ariana. Lui, nero, quindi di razza “inferiore”, nella tana del lupo nazista. Materia sufficiente per allestire un signor film che prendesse a pretesto la vicenda umana di Owens per trattare un tema a dir poco attualissimo: i diritti fondamentali degli uomini e le derive razziste quanto mai vive e diffuse oggi. In Europa come nell’America degli anni ’30 che discriminava i neri sugli autobus e li faceva entrare dalle porte di servizio delle grandi manifestazioni anche se i festeggiati erano loro. Razzismo di stato quello tedesco, razzismo ideologico non meno diffuso e feroce quello americano. Altro bel tema, l’intreccio tra affari e politica (in questo caso politica dello sport) che sfrutta le grandi competizioni e la notorietà dei campioni per accordi sottobanco.

E invece? Il terzetto formato da regista e sceneggiatori ha volutamente scantonato sulle due patate bollenti per dedicarsi a replicare stancamente i soliti stereotipi della “solitudine del campione” e del “rapporto filiale” tra il coach e il giovane virgulto che reca in sé il marchio del Destino. Morale: un film concettualmente vecchio, piuttosto soporifero e privo di guizzi che non siano gli isterismi marionettistici di un Goebbels da operetta e la megalomania di una Riefenstahl capace di trasgredire gli ordini degli alti papaveri senza pagare pegno. E il fatto che le cose migliori del film si vedano quando sono in scena i nazisti la dice lunga sul resto. Scialbo il cast, nonostante bei nomi come Hurt e Irons, legnoso quanto mai a riprova di un ruolo interpretato unicamente per ragioni alimentari.

E allora perché vederlo?

Per metterlo sullo scaffale dei dvd accanto a Olympia di Leni Riefenstahl

 

 

3 thoughts on “FILM IN DVD: “Race-Il colore della vittoria” di Stephen Hopkins

  1. Leggendo la sua recensione ho avuto l’impressione di avere visto un film totalmente diverso.
    A me è piaciuto molto, 138 minuti che filano via senza un attimo di noia, le sfumature e i “guizzi” ci sono eccome; la storia raccontata è vera, il tema del pregiudizio razziale è ben affrontato, il periodo storico precisamente inquadrato, anche i valori dello sport, trovo, siano messi in giusto risalto senza dimenticare la bravura degli attori in particolare Stephan James che interpreta magnificamente Owens.
    Non è un capolavoro, forse, ma il film è appassionante con dialoghi e immagini che colpiscono nel segno.
    Ho visto più volte questo film e trovo che sia un’ottima pellicola.
    Bruna

  2. Gentile Bruna,
    concordo con lei: abbiamo visto due film diversi. Il ripercorrere sentieri conosciuti può essere visto come stanchezza e mancanza di idee (secondo me) oppure solidità di impianto e classicità della forma (secondo lei). Sfumature e guizzi possono essermi sfuggiti, ma le confermo che la sensazione riassuntiva dei “miei” 138 minuti di film era una discreta noia. Magari anche un preludio di Chopin può apparire soporifero a qualcuno ed elettrizzante a qualcun altro. Senza nulla togliere a Chopin. Comunque mi fa piacere che almeno su una cosa siamo d’accordo: il film non è un capolavoro. Anche perché, purtroppo, la fabbrica dei capolavori è chiusa da un pezzo. E anche su questo so che la pensiamo allo stesso modo.

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