Sing Street di John Carney
sceneggiatura John Carney cast Ferdia Walsh-Peelo (Conor Lalor) Lucy Boynton (Raphina) Jack Reynor (Brendan) Aidan Gillen (Robert) Maria Doyle Kennedy (Penny) Kelly Thornton (Ann) Ben Carolan (Darren) Mark McKenna (Eamon) Ian Kenny (Barry) Don Wycherley (padre Baxter) genere commedia durata 106′
Filmettino esile esile questa storia adolescenziale di amori, bullismo e musica pop ambientato in una Dublino degli anni ’80 che sembra l’Italia di oggi: povera, fredda, priva di risorse e prospettive, dove l’unica chance che si prospetta ai giovani è quella di fare fagotto e cercare fortuna altrove. Cosa che fanno il quindicenne Conor e la poco più grande Raphina, come in una fiaba, a bordo di una barchetta sul mare in tempesta. E, a dispetto dell’apparente realismo che governa gli attriti familiari di casa Lalor, di una bella favola si tratta, esemplare nella sua semplicità e nella definizione dei personaggi, tutti senza spessore psicologico a cominciare dai protagonisti. Il titolo rifa il verso a Synge Street, una via realmente presente nella toponomastica dublinese, sede di una scuola confessionale gestita da ecclesiastici. Qui finisce il talentuoso Conor, in seguito ai tagli del bilancio familiare. Scuola border line, con teppistelli che spadroneggiano e un rettore a dir poco lombrosiano con i suoi modi da falso amico. Un po’ per evadere dal clima deprimente, un po’ per far colpo sulla più bella del college, Conor si mette insieme ad altri squinternati compagni per allestire una band nei cui clip Raphina sarà la protagonista. Fino al consolante (e consolatorio) happy end. Stati d’animo, problemi, sentimenti, rivalse e tutto il guazzabuglio del cuore di Conor si riversa così, capitolo dopo capitolo, nelle belle canzoni che fanno da contrappunto alle immagini. Come in un videoclip, appunto.
E allora perché vederlo?
Per la colonna sonora, innanzitutto, e comunque per l’allegra atmosfera vintage che vi si respira
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