Da vedere in DVD: “La casa sul mare” di Robert Guédiguian

Pubblicato il 15 Aprile 2019 in Outdoor Cinema
La casa sul mare

tit orig La villa sceneggiatura Robert Guédiguian, Serge Valletti cast Ariane Ascaride (Angèle Barberini) Gérard Meyland (Armand Barberini) Jean-Pierre Darroussin (Joseph Barberini) Anaïs Demoustier (Bérangère) Jacques Boudet (Martin) Geneviève Mnich (Suzanne) Yann Trégouët (Yvan) Robinson Stévenin (Benjamin) Fred Ulysse (Maurice Barberini) genere drammatico prod Francia 2017 durata 103 min.

 

Questioni di famiglia che affondano le radici in un passato non proprio prossimo e che riemergono come un relitto affondato, ma mai completamente distrutto. Succede a tre fratelli (due maschi e una femmina) attorno alla sessantina richiamati precipitosamente nella casa della loro infanzia e giovinezza in seguito a un ictus dell’anziano genitore. Per il vero uno dei tre, Armand, non se n’è mai andato e, anzi, continua pervicacemente l’attività paterna in un piccolo ristorante accanto alla casa, però la distanza non si misura in metri o chilometri, ma in palpiti del cuore. Così il frustrato Joseph, scrittore mancato perennemente in crisi, fidanzato con una ragazza che ha metà del suoi anni, forse trova lo spiraglio per una vera svolta.

La casa sul mare

Al pari di Angèle, che non ha mai più messo piede al paesello dopo una disgrazia che le ha sconvolto la vita. Diciamo spesso che i francesi lo sanno fare meglio, ma ci riferiamo al cinema-commedia. Quando si vira al dramma, la faccenda si complica. “La mente a destra e il cuore a sinistra…” “La classe operaia è ereditaria…” “Sull’orlo del baratro, una risata ci trattiene dal buttarci…” queste sono solo alcune “perle di saggezza” (!) disseminate qua e là da Joseph, l’intellettuale del gruppo, mentre la rugosa Angèle si lascia trascinare in una storia di quelle che nella Francia macroniana vanno di moda: lei con il doppio degli anni di lui. Siamo forse in un film di Rohmer arrivato con 40 anni di ritardo? O, più prosaicamente, la vena degli autori non è così fresca come gli osanna della critica festivaliera lasciavano intendere? Da salvare c’è sicuramente la location: il Port du grand Méjean nei Calanque de Méjean, presso di Marsiglia. Autentico motore dell’azione drammatica, come da titolo (italiano e originale). Perché è la casa, compresa quella dei due anziani vicini, a determinare lo sviluppo narrativo. E a contrassegnare le stazioni della via crucis. Una casa affacciata su un mare d’incanto che non va lasciata alle speculazioni del turismo di massa.

 

E allora perché vederlo?

Perché tutti, nel cuore, abbiamo desiderato una casa affacciata sulle onde.

 

La casa sul mare

 

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