Sceneggiatura Paolo Franchi, Rinaldo Rocco, Daniela Ceselli Cast Emmanuelle Devos (Francesca) Fabrizio Gifuni (Massimo) Giulio Brogi (Manfredi) Hippolyte Girardot (Benoit) Isabella Briganti (Sandra) Giulia Michelini (Giulia) Fausto Cabra (Paolo) Jean-Pierre Lorit (Claudio) Naike Rivelli (Stefania) Valentina Cervi (Laura) genere drammatico produzione Italia 2017 durata 97 min
Un melodrammone. Un buon, vecchio, caro melodrammone. Con questo in più: che Paolo Franchi è riuscito nel non facile compito di creare la più classica delle storie d’amore inappagato sottraendosi a tutte le trappole in agguato nel genere. A cominciare dalla retorica. Sarà l’ambientazione, saranno i personaggi e, soprattutto, gli interpreti, ma la storia funziona e fila via liscia fino all’epilogo senza sbavature né cedimenti. Anche se, va pure detto, senza particolari colpi di genio. Ma già avere un buon prodotto commerciale che non strizzi l’occhio alle mode è qualcosa di raro nel cinema italiano di questi tempi. Dunque eccoci nel mondo ovattato e un filino snob della Torino-bene, tra archistar e ricchi committenti locali. Con un vecchio barbogio, bizzoso ed egoista (Brogi, purtroppo, è ormai abbonato a ruoli del genere), a capo di uno studio di architettura dove il suo eterno delfino è in attesa costante di fargli le scarpe il più felpatamente possibile. A infrangere il fragile equilibrio domestico-professionale arriva, inaspettata ospite, la figlia del patriarca, anch’essa architetto, che torna al focolare avito dopo essere fuggita anni prima a Parigi e aver abbandonato la carriera per un matrimonio forse di comodo, certamente infelice. La rottura degli schemi fatalmente porta ogni individuo a ridiscutere in profondità le proprie scelte, la propria stessa natura. E anche se alla fine le cose tornano al loro posto, il profondo dell’anima non è più lo stesso di prima. Film d’attori, per forza di cose, chiamati a farsi carico di sottili psicologie non alla portata di tutti. Emmanuelle Devos non è certo una sorpresa mentre Gifuni delinea il suo perdente di successo con accenti davvero straordinari, risultando così il vero perno della vicenda. Davvero bravo. All’altezza gli altri comprimari.
E allora perché vederlo?
Perché ciascuno di noi, almeno una volta, ha sognato di vivere in una casa da favola, in riva a un lago.
SCELTO PER VOI
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