Da vedere in DVD: “C’est la vie-Prendila come viene” di Eric Toledano, Olivier Nakache

Pubblicato il 7 Febbraio 2019 in Outdoor Cinema
C'est la vie-Prendila come viene

Sceneggiatura Eric Toledano, Olivier Nakache Cast Jean-Pierre Bacri (Max Angéli) Gilles Lellouche (James) Jean-Paul Rouve (Guy) Benjamin Lavernhe (Pierre) Vincent Macaigne (Julien) Eye Haidara (Adèle) Suzanne Clément (Josiane) Alban Ivanov (Samy) Hélène Vincent (Geneviève) Judith Chemla (Héléna) William Legbhil (Seb) Manmathan Basky (Roshan) Khereddine Ennasri (Nabil) genere commedia produzione Francia 2017 durata 110 min.

 

Il colpo grosso può riuscire solo una volta al casinò. Ma anche al cinema. Toledano e Nakache dopo aver imbroccato il film della vita con Quasi amici (2011) ci hanno riprovato con Samba (2014) e adesso con questo C’est la vie-Prendila come viene, ma ancora una volta la magia non si è ripetuta. Né avrebbe potuto. In ogni caso anche qui si sorride e i calici frizzano di bollicine e trovate. D’altra parte siamo a un matrimonio molto chic e costoso organizzato in un castello rinascimentale con uno stuolo di cuochi, camerieri, intrattenitori, musicisti e quant’altro. A dirigere l’orchestra, combinazione nel giorno del suo compleanno, il bonario Max. Marito in crisi e con un’assistente (Adèle) perennemente isterica e in C'est la vie-Prendila come vienedifficoltà a relazionarsi col resto della squadra. Storie, storielle, aneddoti e frammenti di vita si mescolano come un mazzo di carte, o meglio, girano come i cavalli di una giostra fino al galop finale che rimette le cose a posto e riassegna a ciascuno il proprio ruolo. Con quel qualcosa in più che viene dalla lunga giornata passata insieme. Amori, nostalgie, ritorni o nuovi orizzonti. Fino al prossimo appuntamento. A voler cercare il pelo nell’uovo, qualche momento di stanca si avverte e forse avrebbe giovato sforbiciare di qualche minuto alcune situazioni. La comicità è spesso verbale e improntata a giochi di parole intraducibili, ovviamente massacrati dal doppiaggio, ma in fondo sono piccole cose. Ormai lo diciamo da tempo: i francesi lo fanno meglio di tutti. Il cinema-commedia, naturalmente. Senza le volgarità dei cinepanettoni nostrani, le assurde stramberie anglosassoni o le sguaiataggini stelle&strisce. Complice anche un cast azzeccato fino all’ultima comparsa. E se il film non fa il botto, riesce comunque a divertire. Minimo sindacale, verrebbe a dire, ma sugli schermi, oggi come oggi, anche il minimo sindacale non è per nulla scontato.

 

E allora perché vederlo?

Per chi non ha mai sognato un matrimonio da favola in un castello incantato.

 

C'est la vie-Prendila come viene

 


SCELTO PER VOI

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