Buongiorno. Mi è stato chiesto di occuparmi… dell’aria che tira. Non galateo, se ne parla soltanto quando serve. Quando qualcuno ha una domanda.
Educazione. Non la nostra: a noi i genitori, la scuola e la vita ce l’hanno insegnata. E noi la portiamo nel cuore. Perché l’educazione nasce e vive lì – il resto è chiacchiera.
Possiamo con il nostro comportamento insegnare agli altri? E rendere l’aria più pulita, più serena, più affettuosa?
Vi racconto questa storia, capitata a me qualche anno fa.
Milano, una delle strade della moda. Entro in una boutique con marchio nazionale ben visibile. Ordine, leggero profumo gradevole, dietro il banco una giovane commessa. Quando sono a metà strada tra l’entrata e il banco, gran sorriso. “Salve!”
Io giro le spalle ed esco.
Qualche settimana dopo si ripete la stessa scena, e io esco di nuovo.
Passati almeno due mesi, entro nuovamente e la commessa mi guarda. “Lei è la signora che è entrata e uscita due volte. Perché?”
“Non essendo in epoca romana e non avendo quindici anni pretendo di essere salutata come si salutano le signore. Buongiorno, non è difficile”.
Risata. Mi spiega che il negozio è frequentato da giovani…
“Vede? Ho avuto ragione ad andarmene, lei mi ha fatto capire che il negozio non è per me, anche se vorrei acquistare quella borsa da viaggio in vetrina”.
In breve: ho acquistato la borsa e ho insegnato a questa signorina che il saluto corretto non dipende dal tipo di negozio, ma dal tipo di cliente. È importante? Forse no. Ma questo è soltanto un esempio di come si possano modificare cattive abitudini o soltanto abitudini sbagliate.
Come quella di ringraziare il cameriere che ti porge la tazzina del caffè o, a pranzo, che ti cambia il piatto o ti versa il vino. È il suo lavoro, usa secondo la propria professione i gesti giusti – per sé e per il cliente. E la maschera che al cinema ci aiuta a trovare il nostro posto?
So che a questo punto mi avrete già mandato a quel paese… ma sì, alla maschera ditelo un ‘grazie’ sottovoce. Perché la maschera sta facendo una cosa soltanto per voi, per trarvi d’imbarazzo.
Grazie.
Capperi, Signora Lanza !
L’ha freddata quella povera commessa !
Non ci sarei arrivato da solo e non certo perchè l'”educazione” non me la porti dentro (come dice lei) insegnatami da mia madre, ma perchè alla bella età di 67 anni non mi stupisce più entrare in un negozio e sentire il solito “salve” !
Personalmente mi indigno di più se nessuno saluta !