Cominciamo dal titolo: “Noodles (= vermicelli, tipica pasta cinese, semplice e povera di nutrienti), acqua bollente (presumibilmente per cuocere i noodles) e lacrime (= il vero ingrediente di base, che dà sapore a tutto, nella vita)”. Non si sa esattamente cosa intenda l’autore, nello scegliere questo titolo, accompagnato da un’immagine, qui riprodotta, che però non lascia equivoci: Noodles, acqua bollente e lacrime significa sacrificio, lavoro, studio e sempre tanta fatica. Come dire: non esistono ricette per riuscire nella vita, però alcuni validi consigli possono segnare la strada di chi vuole crescere, realizzarsi pienamente (o comunque provarci) e quindi vivere meglio.
“Noodles, acqua bollente e lacrime”, di Albero Albertini, pag. 90, casa editrice Rubbettino *, prezzo di copertina 12 €
Il messaggio diventa ancora più chiaro, leggendo la biografia dell’autore (classe ’66, troppo piccolo, dunque, per vivere l’euforia del ’68), bresciano (ricca e colta provincia italiana), laureato in Filologia Moderna, responsabile dell’innovazione e dello scouting tecnologico di un’azienda quotata, leader mondiale del settore Pharma. E poi, ancora, copywriter, giornalista, consulente di marketing e comunicazione, docente a contratto presso la facoltà Sacro Cuore di Brescia, tra i fondatori della rivista ‘Stile Arte’, ideatore e il direttore artistico del festival ‘Rinascimento Culturale’. Brillante autore de “La classe avversa“, da noi già recensito. Una vita poliedrica e vincente, si direbbe, perché basata sull’impegno, la responsabilità, la fatica. Forse anche la meritocrazia, che ne dite, amici Senior? Un motivo per leggere subito, ci pare.
Lo scopo di Albertini è di raccontare una storia di successi umani in una forma concisa come quella di un breviario. Campioni sportivi, filosofi, scrittori, filantropi, scienziati e altre eccellenze appaiono con i loro esempi e le loro parole, narrati in una prosa chiara ed efficace. Il tutto con, tra le righe, la testimonianza di un uomo che fa tesoro dell’esperienza di imprenditore, professore e studioso, per incentivare anche gli altri.
L’autore, dunque, torna con un racconto intimo, che spazia tra i generi, saggio, racconto e pamphlet. Un testo rivolto non solo ai giovani studenti, ma anche a chi cerca una strada diversa da intraprendere nel proprio futuro. Nell’epoca dell’uno vale uno e delle lacrime di coccodrillo, Noodles, acqua bollente e lacrime rappresenta il solido ragionamento sull’importanza di valorizzare la conoscenza, l’esperienza e l’insegnamento dei maestri. Era ora. Finalmente
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La Casa Editrice Rubbettino nasce nel 1972 a Soveria Mannelli, in Calabria, grazie all’impegno e la caparbietà di Rosario Rubbettino. Il primo nucleo aziendale era costituito inizialmente da una tipografia e da una piccola casa editrice. Negli anni immediatamente successivi allo start-up la stamperia si è trasformata in una moderna azienda tipografica che offre oggi servizi di stampa a molte altre case editrici italiane mentre la produzione editoriale è diventata sempre più intensa e qualificata fino a riuscire a imporsi come punto di riferimento imprescindibile per quanti a vario titolo si occupano di economia, politica e scienze sociali. Proprio l’economia e la riflessione sulla metodologia delle scienze sociali hanno occupato sin dai primi anni di attività editoriale un posto considerevole all’interno del catalogo, grazie anche alla collaborazione di un gruppo di intellettuali italiani del calibro di Dario Antiseri, Lorenzo Infantino, Massimo Baldini e Sergio Ricossa. Sotto la loro direzione viene inaugurata la celebre collana “Biblioteca austriaca” che ha proposto in lingua italiana, spesso per la prima volta, i classici del pensiero austriaco liberale, consentendo al contempo alla Casa Editrice di acquisire sempre maggiore credito. Oggi la Casa Editrice si presenta come un grande network capace di unire studiosi, docenti universitari, fondazioni, enti, politici, tutti accomunati dal desiderio di approfondire e divulgare i temi e le policy del liberalismo all’interno del mondo politico, dell’accademia e della società. L’impegno della Rubbettino è diventato così quello di dar voce a classici e autori lontani dal grande circuito, testi che riabilitavano la libertà e il mercato, che riportavano alla luce patrimoni della cultura a lungo dimenticati, che ribadivano come la vera storia sia sempre revisionistica. Quello che l’editoria italiana – non di rado quella più «potente» ed influente» – ha proibito nei decenni passati è esattamente quella disputa tra idee che solo può arricchire la vita morale e intellettuale di un popolo. E lo ha fatto ignorando i grandi pensatori liberali.Coprire dunque un vuoto culturale che ha per lungo tempo nascosto a intere generazioni i più preziosi contributi degli studiosi che più hanno gettato luce sulle dinamiche della società aperta, sull’economia di mercato, sullo spirito innovativo dell’imprenditore, sui principi della cooperazione inintenzionale che si ha in una società libera e su ciò che rende tale società superiore a ogni esperimento interventistico e pianificatorio.
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