Senato, frenata sull’immunità

Pubblicato il 23 Giugno 2014 in da redazione grey-panthers

Le aperture

Il Corriere della Sera: “Senato, frenata sull’immunità”, “L’imbarazzo tra i democratici. Forza Italia: noi contrari”, “Affondo del M5S: sarà l’ennesimo privilegio. L’ira della relatrice Finocchiaro: la scelta era stata condivisa”.

A centro pagina: “Sanità, rapporto sul deficit. tagli a farmaci e personale, ora migliorano i conti”, “La classifica delle Regioni. Più controlli, spesa giù dell’1%”.

L’editoriale in prima è di Antonio Polito ed è dedicato agli effetti di un’assemblea sindacale che ieri ha lasciato fuori dal sito di Pompei cinquecento turisti: “Pompei, Italia, ultima vergogna”.

In taglio basso: “Più api nei campi, la missione di Obama”, “La Casa Bianca: tutelano l’ambiente, su di loro si regge un’economia da 15 miliardi”.

E un commento di Aldo Grasso in cui si ricorda che con le Langhe e il Monferrato sono saliti a 50 i siti italiani che fanno parte del patrimonio Unesco: “Le Langhe dei vignaioli patrimonio dell’umanità”, “L’Unesco premia gli ex poveri”.

In prima anche un intervento di Giuseppe Premuzzi: “Ministri, Csm e medici. Basta silenzi su Stamina”, “decidono solo i giudici?”.

La Repubblica: “Immunità al Senato, è polemica ma la norma resta”, “Il premier: non compromettiamo un obiettivo storico”, “Ora anche Forza Italia rinnega la paternità dello scudo”.

In prima il richiamo ad un’intervista del quotidiano alla correlatrice Anna Finocchiaro: “Disgustata, non tutelo i corrotti, era tutto concordato”.

In taglio basso: “Calcio in tv, pronto il regalo a Mediaset”. Dove si legge che oggi la Lega valuterà le offerte: 13 sono quelle valide, ma vengono considerate solo quelle superiori alla base d’asta dei singoli pacchetti. Sky ha sbaragliato tutti ma La Lega è intenzionata a far valere il divieto di assegnazione allo stesso soggetto dei lotti più pregiati. e per il quotidiano di fatto è un assist a Mediaset.

In prima campeggia una grande foto di Mick Jagger e Keith Richard sul palco del Circo Massimo a Roma: “Roma pazza per gli Stones (e il sindaco litiga sui soldi)”.

La pagina delle “Idee” viene richiamata in prima con un’analisi di Vito Mancuso: “La scomunica come arma contro l’eresia criminale”, “Perché le parole di Francesco rappresentano una svolta nella storia della Chiesa”. Nell’inserto anche un commento di Attilio Bolzoni (“Quando veniva negato il ‘peccato di mafia’” e un’intervista a Monsignor Nunzio Galantino, segretario della Conferenza Episcopale italiana: “Basta sacramenti, i sacerdoti non possono più fingere di non sapere”.

La Stampa: “Un miliardo per lo sblocca Italia”, “Ecco l’elenco dei lavori chiesti dai sindaci: allo studio un decreto”, “Porti, strade, ferrovie: sono arrivate a Palazzo Chigi le richieste dei primi cittadini in risposta alla lettera del premier”.

In evidenza un’intervista al ministro delle Infrastrutture: “Lupi: priorità per i treni veloci”, “Napoli-Bari e Brescia-Padova in testa alle liste ministeriali”.

In prima anche il risultato di un dossier sull’immigrazione: “Arrivano in tanti, ma in Italia restano in pochi”, “La svolta del governo renzi: blocco dei flussi in cambio di aiuti economici ai Paesi d’origine”.

A centro pagina, la foto-notizia sul concerto dei Rolling Stones ieri a Roma: “Nonni, figli, nipoti: in 70 mila per i Rolling Stones”, “concerto-evento al Circo Massimo. Il sindaco Marino sulle polemiche: Roma incasserà 25 milioni”.

Il Giornale: “Supertassa sulla casa”, “Renzi spreme gli italiani”, “Il governo vara la rivalutazione delle rendite catastali: le imposte aumentano fino a 10 volte. Stangata pure per i risparmiatori: dal 1 luglio le aliquote sulle rendite finanziarie”.

In prima il richiamo al “dossier” di Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati sui Pagamenti alle imprese: “Sui debiti solo bugie e ritardi”.

A centro pagina, foto di Sting: “Imparate da Sting. Niente soldi ai figli e vivranno meglio”. Di Vittorio Feltri.

In taglio centrale anche un titolo sulla “magistratura senza controllo”: “Sentenza dopo 30 anni. E nessuno paga”, “Arriva il risarcimento per un incidente del 1984. Ma la giustizia lumaca non è mai colpevole”. Ci si riferisce ad un processo iniziato nel 1984 che ha visto coinvolti l’azienda del trasporto pubblico di Reggio Calabria e i familiari di un passeggero.

Immunità, riforme, Senato.

Scrive La Repubblica che l’immunità per sindaci e consiglieri che faranno parte del nuovo Senato provoca polemiche all’interno del Pd. E la replica del ministro delle Riforme istituzionali Boschi, che ha detto: “Il governo non la voleva”. Ai suoi collaboratori, il presidente del Consiglio Matteo Renzi avrebbe detto: “Sta per andare in porto una riforma storica. Nasce un Senato veramente nuovo e finisce il bicameralismo. Senza indennità per i parlamentari. Il tema dell’immunità non mi sembra centrale”. Secondo il quotidiano “nel disegno di legge del governo l’immunità era stata cancellata. Quando è rispuntata negli emendamenti dei relatori è scattato l’allarme negli uffici del ministro Maria Elena Boschi”, “ma alla fine si è scelto di andare avanti e gli emendamenti Calderoli-Finocchiaro (i due relatori, l’uno vicepresidente leghista del Senato e l’altra presidente della Commissione Affari costituzionali del Senato, Pd, ndr.) sono stati depositati, non prima del vaglio finale dell’esecutivo. Anche perché dai costituzionalisti è arrivato un sostanziale via libera”, “oggi però tutti rinnegano la proposta, la sua paternità è un giallo”. E il quotidiano, nella pagina di fianco, offre ai lettori un’intervista alla relatrice Anna Finocchiaro: “Sono disgustata dallo scaricabarile, ma è stato il governo ad autorizzare tutti gli emendamenti”, “Cosa vogliono da me? Vogliono dire che la Finocchiaro protegge i corrotti e i delinquenti? Ma stiamo scherzando”, “Avevo proposto che a decidere sulle autorizzazioni all’arresto e alle intercettazioni dovesse essere una sezione della Corte costituzionale e non il Parlamento”, “è una proposta di legge che avevo presentato in questa legislatura e anche nella precedente”, “stavolta l’avevo scritta in un emendamento”. Poi che è successo? “E’ sparito dal testo perché il governo ritiene che non si debba appesantire il lavoro della Corte costituzionale”. Poi ribadisce: “So che l’esecutivo ha vistato due volte i nostri emendamenti, compreso quello sull’immunità. Conosceva il testo, sapeva tutto. Ha fatto una scelta”.

Alle pagine seguenti, due opinioni a confronto. Quella del giurista Ugo De Siervo, ex presidente della Corte costituzionale: “O per tutti o per nessuno. le stesse garanzie a deputati e senatori”. E quella del senatore Pd Vannino Chiti: “Scelta inaccettabile, ecco gli emendamenti per abolire un privilegio”.

Sul Corriere della Sera: “Dubbi nei partiti. L’immunità ora vacilla”, “Pd in imbarazzo, no da Forza Italia. M5S all’attacco. Finocchiaro irritata: c’era un’intesa ed era condivisa. Stop alla garanzia statale sui debiti degli enti locali”. E in un “retroscena”: “Renzi sprona i suoi a chiudere presto: se è un problema, togliamo lo scudo”.

La Stampa: “immunità, il governo frena. Ma la norma era condivisa”, “Il M5S attacca: ‘vergognoso’. E anche Forza Italia scarica: noi contrari”. Alla pagina seguente, un’intervista al segretario della Lega Salvini, che viene sintetizzata così nei titoli: “Chi prende mazzette deve essere arrestato. Punto e basta”. Leggendo l’intervista, la posizione di Salvini si precisa. Lei quindi non condivide l’emendamento Calderoli-Finocchiaro che sembra sia stata avallata dal governo? “Non ho letto l’emendamento che ha sollevato tanto clamore e polemiche. Chiederò delucidazioni a Calderoli, ma dico subito che se l’immunità viene estesa senza limiti non mi piace. Detto questo, in linea di principio io sono a favore di una tutela del parlamentare. Non siamo più la Lega che agita il cappio in aula. In questi 20 anni ho visto troppi nostri sindaci e assessori comunali arrestati e poi rilasciati perché è emerso che non c’era nulla a loro carico”.

Sulla stessa pagina, Pieferdinando Casini dice: “E’ garanzia di indipendenza, non un privilegio”.

Su Il Giornale: “Immunità, tensione Pd-M5S. Berlusconi: dubbi sull’intesa”, “Il grillino Di Maio all’attacco parla di ‘vergognoso privilegio’. L’ex premier si sfoga in privato: ‘Vogliono riscrivere con me la Costituzione ma mi trattano da delinquente'”. Dove si ricorda anche che oggi potrebbe arrivare per Berlusconi l’incriminazione per oltraggio alla Corte, dopo le dichiarazioni della scorsa settimana nel corso di un processo al faccendiere Lavitola in cui era chiamato come testimone.

In prima su La Repubblica le “mappe” di Ilvo Diamanti: “Effetto Renzi, fiducia al governo, non ai partiti”. Il sondaggio Demos viene così sintetizzato: “Partiti sfiduciati nell’era del malaffare, e l’Italia si aggrappa ai leader ragazzini”, “A un mese dal voto europeo, cresce ancora il consenso per Matteo Renzi. Ma il fattore età spinge verso l’alto anche Salvini (Lega) e Meloni. E’ la stagione della democrazia iper-personale”.

Internazionale

Due pagine de La Repubblica sono dedicate all’Iraq, con reportage da Baghdad di Vincenzo Nigro: “Iraq, l’Isis punta a Ovest, l’allarme di Obama: ‘Minaccia la Giordania’”, “I jihadisti conquistano tre città e valichi di frontiera. Il presidente Usa: ‘Non possiamo stare a guardare'”. Il reportage di Nigro racconta: “Petrolio, tasse e riscatti, tutti gli affari del Califfato”.

Sul Corriere l’inviato Lorenzo Cremonesi: “Prove di Califfato, l’avanzata jihadista dissolve le frontiere”.

Sul Corriere segnaliamo anche anche una corrispondenza di Luigi Ippolito dal Giappone: “Giappone, addio alla Costituzione pacifista, ‘Dobbiamo contenere la minaccia cinese'”.

Su La Stampa un reportage da Sarajevo: “la strada che cambiò la storia”, “è la Ground Zero del Novecento: 100 anni fa un attentato terroristico diede inizio alla Grande Guerra”.

Su tutti i quotidiani ampio spazio per i contenuti di un libro del giornalista americano Edward Klein “Blood Feud”, che racconta la “faida” tra le famiglie Clinton e Obama.