Le aperture
La Repubblica: “Fisco, i 18mila supertruffatori”, “Ecco il dossier della Guardia di Finanza: rubano allo Stato. Monti e Merkel: ce la faremo”. Nell’occhiello: “Napolitano: il lavoro non deve essere un privilegio. Rapporto di Bankitalia: famiglie sempre più povere, undici anni di stipendio per comprare casa”.
A centro pagina, con foto: “Terremoto spaventa il Nord, tutti in strada, scuole evacuate”.
In taglio basso: “La protesta continua, scontri e feriti a Roma”, “Dopo i Tir, la rivolta dei pescatori davanti alla Camera. Penalisti in sciopero”.
Il Giornale: “Gli scrocconi”, “10.525 Imprenditori che frodavano lo Stato. 4.358 Finti poveri che chiedevano sussidi. 1.440 impiegati pubblici con il doppio lavoro. 2 miliardi Il danno per i cittadini”.
A centro pagina, con foto di un pescatore ferito ieri durante gli scontri: “E ora s’inventano pure l’eurosciopero”, “Primi scontri dell’era Monti”.
Il Sole 24 Ore: “pensioni, intesa su più fondi”, “Prorogati i crediti d’impresa al Sud. Verso ticket progressivi”.
Anche qui un richiamo agli accertamenti della Gurdia di Finanza: “Nel 2011 scoperti 18mila truffatori”.
In taglio basso: “Merkel: riforme per crescere”, “Il leader tedesco: non solo rigore, ora azioni per creare lavoro. Monti: si vede l’uscita dalla crisi”. E poi: “Draghi: l’Italia completi le misure per il rilancio. Fed: i tassi restano fermi”.
La Stampa si presenta oggi in edicola con una copertina che avvolge il quotidiano ed è dedicata a “Lo Stato dell’Unione” (europea). Insieme ad altri cinque giornali del continente, inzia “un viaggio per capire cosa ci unisce e cosa ci divide”.
L’apertura del giornale ha una foto da Verona, colpita dal terremoto ed il richiamo ad un’intervista alla cancelliera tedesca che viene così sintetizzata: “Merkel e l’Europa, ‘Nel futuro vedo l’Unione politica”.
A centro pagina: “Sanità, rivoluzione per i ticket”, “Piano delle Regioni: previsti rincari e nuove esenzioni. Decreto Milleproroghe: aumentano le sigarette”.
Sotto la testata, una foto del presidente Usa e il richiamo al suo discorso dello Stato dell’Unione: “Obama apre agli indignati”.
Il Corriere della Sera ha un titolo sul terremoto al Nord: “Scossa di otto secondi. La paura arriva al Nord”.
E a centro pagina, in grande evidenza: “Fisco più facile con un decreto”, “Il governo prepara le misure: meno agevolazioni”. “E domani il provvedimento che cancellerà 430 mila norme. Pane fresco anche la domenica”.
In taglio basso: “Merkel: ‘Ora riforme, non altri soldi’. Monti vede una via d’uscita alla crisi”.
In prima anche un articolo di Gian Antonio Stella dedicato al ministro Profumo: “La doppia poltrona del ministro”, “Dopo più di due mesi Profumo è ancora presidente del Cnr, che controlla”.
Libero parla di un “sondaggio choc”: “Monti si fuma il Pdl”. E spiega: “Il Prof mette una tassa anche sul tabacco. Il popolo di sinistra lo indica come suo vero leader, lui ricambia cassando le riforme sgradite al Pd. Che aspetta il centrodestra a mandarlo a casa? Pescatori contro il governo con le bombe carta: scontri e feriti. Sette arresti per i blocchi dei Tir”.
Evasione
Le pagine 2 e 3 de La Repubblica sono dedicate agli ‘identikit’ degli ‘evasori-parassiti’ scovati dalla Guardia di Finanza e scrive che nel 2011 hanno causato allo Stato un danno da 2 miliardi. Smascherati 4.300 falsi indigenti e più di mille doppi lavori nella Pubblica Amministrazione. Esempi: una parruchiera di Ravenna che si fingeva cieca totale per incassare l’invalidità dal 1997; in provincia di Frosinone 90 medici e 21 funzionari Asl passavano la mutua a 1500 persone già morte da anni e ai defunti venivano anche pagate le rette per i farmaci; a Lamezia Terme tre società e tre persone fisiche percepivano contributi europei per il fotovoltaico mai realizzato con documentazione falsa, 7 milioni di euro indebitamente percepiti. E via di seguito.
Anche Il Sole 24 Ore dedica un’intera pagina alle truffe al Fisco ed evidenzia i dati relativi agli illeciti finanziamenti comunitari per 700 milioni. Esempio: i fondi per il fotovoltaico finivano ad una cartiera (Lamezia Terme). La migliore: “Farmaci per la prostata prescritti a due donne” (Puglia). Oppure: “falsi ciechi al volante o con le forbici in mano” perché parrucchieri (Lugo di Romagna).
Anche su La Stampa un’intera pagina: “Pensioni ai morti e finti poveri. La nuova frontiera della truffa”.
E sul Corriere della Sera: “i professionisti delle frodi”, “così sono stati rubati due miliardi allo Stato”. Il quotidiano sottolinea il fatto che non si tratta davvero di ‘rubagalline’ che lucrano sulle piante di fagioli seminati: sono ‘professionisti del crimine’ capaci di vendere pacchetti chiavi in mano, progetti, piani di investimenti, formazione del personale. Dal rapporto della Guardia di Finanza emerge il profilo dei ladri comunitari e non solo: sono quelli che non solo evadono le tasse, ma prendono i contributi e scappano, rubando anche lo sviluppo a territori disagiati. Ci si riferisce, ad esempio, ad un call center fasullo di Lamezia Terme: autore della truffa è un imprenditore torinese al di sopra di ogni sospetto, figlio di un esponente della Confindustria di quella regione, nonché proprietario di uno yacht reso noto per esser stato la location di un film con Nicole Kidman (“Ore 10: calma piatta”). Aveva ottenuto 20 milioni di euro per finanziare un software patacca di gestione del call center.
Su Il Giornale: “non saremo un popolo di Schettini, in compenso siamo un Paese pieno di scrocconi”.
La Stampa riferisce delle linee portanti del nuovo “Patto per la salute 2013-2015”, discusso ieri dagli assessori regionali italiani alla sanità. In un documento tecnico di 51 pagine si ipotizza la rimodulazione dei ticket su più fasce di reddito e in rapporto alla composizione del nucleo familare, tenendo conto del numero dei componenti della famiglia e della presenza di anziani o persone non autosufficienti a carico. Verrebbe innalzata da 65 a 70 anni l’età di esenzione per il ticket e verrebbe ridotto il tetto di 36 mila euro di reddito. Le Regioni sarebbero anche favorevoli alla tassa sul cibo spazzatura proposta dal ministro Balduzzi.
Redditi
I quotidiani dedicano altrettanta attenzione ad una indagine campionaria della Banca d’Italia sui bilanci familiari del 2010. Il “dossier” offerto ai lettori da La Repubblica focalizza l’attenzione sul potere di acquisto degli italiani e sintetizza, per quel che riguarda le famiglie: “11 anni di stipendio per comprare casa, redditi al palo dal 1990, salgono i poveri”. Scrive il quotidiano che per comprare casa ci si mette quasi il doppio del tempo rispetto a dieci anni fa. Aumenta la popolazione convinta che le entrate siano insufficienti a coprire le spese: rappresenta il 30 per cento. Si risparmia di meno: il 27 per cento delle famiglie fa i conti con debiti da pagare (44 mila euro in media, mutui inclusi).
Sul Corriere della Sera, ancora in riferimento ai dati Bankitalia: “Il reddito familiare più magro. Poveri e ricchi, sale il divario”. Il periodo analizzato è il 1991-2010: il reddito medio familiare è risultato inferiore in termini reali, cioé depurato dall’effetto corrosivo dell’inflazione, del 2,4 per cento nel 2010, rispetto a quello riscontrato nel 1991. Nel 2010 il reddito familiare medio annuo, al netto delle imposte sul reddito e dei contributi sociali, è stato pari a 32.714 euro: nel 1991 era di 37.2 milioni di lire. Gli ultimi due anni, dal punto di vista del reddito, sono stati più favorevoli ai lavoratori indipendenti o autonomi. La quota di individui che vengono definiti “a basso reddito” è risultata nel 2010 pari al 14,4 per cento, ovvero un punto in più del 2008. E la concentrazione di ricchezza è così articolata: il 10 per cento delle famiglie più ricche possiede il 45,9 per cento della intera ricchezza del Paese, contro il 44,3 per cento registrato due anni fa.
Internazionale
Lorenzo Cremonesi è l’inviato del Corriere della Sera in Siria, e si occupa della comunità cristiana, e della sua paura. Finora ha goduto della protezione degli alauiti, al potere con gli Assad: “Meglio il regime di Assad delle vendette islamiche”. Ieri peraltro nel corso delle violenze è stato ucciso un sacerdote cristiano ortodosso mentre soccorreva i feriti.
Reportages dall’Egitto, ad un anno dall’inizio della rivolta: ne troverete uno su La Repubblica, alle pagine R2, firmato da Bernardo Valli (“Un anno dopo la rivolta di piazza Tahrir, la sensazione è che la svolta sia ancora incompiuta, come se fosse imprigionata in una camicia di forza dalla quale cerca di liberarsi, tra l’ingombrante presenza dei generali e i partiti islamisti che hanno fatto il pieno di voti”). Con intervista al regista Yousry Nasrallah, che ha appena finito di girare un film sulle proteste. L’altro reportage è quello de La Stampa, a firma di Domenico Quirico: “Un milione a Tahrir, al Cairo la rivolta non è ancora finita. 11 cortei hanno marciato per ore dalle periferie al centro, la rabbia anti Mubarak del 2011 è ora tutta contro i generali”.
E poi
Sulla prima pagina del Corriere della Sera il politologo Giovanni Sartori si occupa della proposta di cittadinanza agli immigrati. Propone, sulla scia delle polemiche nate intorno al concetto di ius soli (diventi cittadino lì dove nasci) il ricorso ad un principio che è “la concessione della residenza permanente”, trasferibile ai figli, ma revocabile. Non avrebbero diritto di voto, “il che non mi sembra terribile, a meno che i residenti in questione vogliano condizionare o controllare un Paese creando un loro partito (islamico o altro)”.
Sulla prima pagina de La Repubblica, Vito Mancuso racconta la sua esperienza di spettatore al teatro Parenti di Milano, dove si rappresenta l’opera, contestatissima dal Vaticano, “Il concetto di volto nel figlio di Dio”, del regista Castellucci. Mancuso non ha apprezzato: fatta salva la libertà di espressione, “come si reagirebbe se qualcuno mettesse in scena uno spettacolo con tesi negazioniste sulle camere a gas?”. Dal punto di vista artistico gli è parsa una opera mediocre. Ma sul profilo religioso sostiene che non si tratti affatto di una opera blasfema: “La presenza di riferimenti alla religione ne fa piuttosto un’opera anti-religiosa”. Tuttavia, come cattolico, non si sente affatto offeso: quei cattolici che sono giunti a minacce violente verso il teatro e il regista, sono persone che covano dentro di sé odio verso la modernità e un enorme complesso di inferiorità verso l’Islam per la sua capacità di presa sulle masse”.
Ricordiamo che La Stampa ha un grande inserto dedicato allo “Stato dell’Unione” europea, con contributi da tutti i Paesi e con puntate su tutti i temi più attuali, dal’euroscetticismo britannico alla Corte Costituzionale tedesca che frena l’integrazione.
La Repubblica riproduce l’intervento che la cancelliera Merkel ha pronunicato ieri al vertice di Davos, che così sintetizza: “Lavoro ai giovani e credibilità, così l’Europa resterà unita, ma sui debiti niente sconti”, “La Merkel ai partner Ue: imitate la Germania”.
Su La Stampa, invece, troverete l’intervista alla stessa Merkel realizzata da El Pais, la Suddeutsche Zeitung e la Gazeta Wyborcza: “La mia visione per l’Europa è l’Unione politica”.
DA RASSEGNA ITALIANA, di Ada Pagliarulo e Paolo Martini