Le aperture
La Repubblica: “Tregua sulla manovra, torna il ticket”, “Rinviata la riforma fiscale, donne in pensione a 65 anni, blocco degli aumenti degli statali e ancotra tagli alla scuola. Bossi: il governo resta a rischio”.
In taglio basso, notizie dall’attacco taliban in un albergo di Kabul che ospita occidentali: in azione gli elicotteri della Nato.
E un richiamo in prima per una nuova inchiesta: “Tangenti all’Enac, arrestato per corruzione manager Pd”, “Franco Pronzato, 40mila euro per un appalto”.
L’Unità, sulla manovra: “Pagheremo caro, pagheremo tutto”, “Ticket più alto al pronto soccorso, assalto alle pensioni. Ma la stretta peggiore sarà nel 2013-2014”.
Il Giornale, sull’arresto di Pronzato: “In cella l’uomo di Bersani”, “Il braccio destro del segretario e l’ex socio di D’Alema coinvolti in una storia di tangenti. Sostenevano di poter far leva sulle loro amicizie politiche. Proprio come nella P4, ma…”.
A centro pagina, foto del sindaco di Napoli, De Magistris: “I fondi per Napoli li ha bloccati lui”. Spiega il quotidiano che De Magistris, da europarlamentare, a gennaio, pur di boicottare il governo, fece approvare una risoluzione in cui chiedeva di congelare 145 milioni per l’emergenza in Campania. Sulla manovra Il Giornale parla di “accordo” e Vittorio Feltri descrive come “un abbraccio che vale oro” quello che ci sarebbe stato ieri tra Tremonti e Berlusconi. E il titolo sull’accordo recita: “Tremonti viene a patti”.
La Stampa: “Sanità, il ritorno del ticket”, “Tregua nell’esecutivo, Tremonti promette collegialità. Bossi: il governo rischia ancora. Il leader del Pd: vogliono lasciarci un regalino”. “Manovra da 47 miliardi entro il 2014, per ora non c’è il taglio delle tasse. Congelati stipendi e turn over per gli statali, giro di vite sulle pensioni”.
In taglio basso: “Contratti, intesa sulle regole tra Confindustria e sindacati”, “Firma anche la Cgil. Marcegaglia: finisce una stagione di divisioni”. Un richiamo in prima anche per l’inchiesta sull’Enac: “Arrestato per tangenti ex consulente di Bersani”.
Il Sole 24 Ore: “Intesa unitaria su contratti e rappresentanza”. E in taglio centrale: “Ecco la manovra dei tagli”, “Ticket sanitari dal 2014. Stretta su spesa e pubblico impiego”.
Il Fatto: “Io truffo, tu paghi”, “Il governo presenta una manovra da 37 miliardi, ma la stangata è a babbo morto: scatterà dopo le elezioni. Tornano i ticket sanitari. La farsa degli ordini professionali”. “Berlusconi e Tremonti provano a imbrogliare l’Europa e i mercati: nel 2014 il pareggio di bilancio arriverà, ma non saranno loro a fare i tagli dolorosi. Visto che nel 2011 e nel 2012 ci saranno effetti solo per 8 miliardi. E alla crescita non pensa nessuno”. In taglio basso: “Mazzette all’Enac, arrestato il manager Pronzato. Dalemiano”
Manovra
La “manovra di Tremonti” viene spiegata dal Sole 24 Ore con uno speciale. Si riferisce della spending review decisa per le riduzioni di spesa: “ma se i ministri non risparmiano scattano i tagli lineari”. Tremonti ha aperto alla “collegialità”, al momento niente tagli fiscali e la trattativa sull’innalzamento dell’Iva resta “difficile” per il quotidiano di Confindustria. C’è poi un blocco del turn over esteso al 2014: ne sono esclusi i Vigili del Fuoco, i corpi di polizia e i Dipartimenti di Ragioneria e Tesoro, che potranno continuare a reclutare dirigenti senza fare concorsi. Un capitolo è dedicato anche alle richieste leghiste di allentamento del Patto di Stabilità per i comuni virtuosi. Si procede con una stretta per le amministrazioni che eludono il Patto: gli amministratori che mettono in atto manovre elusive verranno penalizzati con un taglio di 10 mesi delle loro indennità. E le manovre stesse verranno considerate nulle.
E, ancora dal Sole: “Incentivi ai tribunali virtuosi”, bonus a chi smaltisceil 10 per cento di arretrato.
Sul Corriere si illustrano le bozze del decreto e si focalizza l’attenzione su alcune misure come l’alt alle “badanti-mogli”: si è decisa una stretta sula reversibilità delle pensioni nel caso in cui il divario di età tra i coniugi sia superiore ai 20 anni, ad esempio. I ticket sanitari: ammonterebbero a 25 euro per i codici bianchi del Pronto soccorso e a 10 euro sulle ricette per prestazione specialistica ambulatoriale. Taglio già da luglio del 50 per cento delle indennità dei ministri parlamentari (“più incarichi, un solo stipendio”). Ma Sergio Rizzo, sul quotidiano, sottolinea: “Ministri a metà stipendio, l’austerity del governo vale meno di un milione”.
“Dietro le quinte c’è l’intesa per Grilli a Palazzo Koch”, scrive Il Riformista spiegando l’accordo raggiunto sulla manovra: Berlusconi ha ottenuto da Tremonti il testo che voleva. E il ministro ha incassato l’appoggio alla designazione del direttore generale del Tesoro Vittorio Grilli a Bankitalia, in sostituzione di Mario Draghi.
Pd, inchieste
La vicenda che vede coinvolto il Pd Pronzato in un presunto giro di tangenti viene ricostruita dal Corriere citando le dichiarazioni fornite al pm Paolo Ielo (che indaga sull’appalto per la rotta aerea Roma-isola d’Elba, assegnato alla Rotkopf aviation Italia di Viscardo Paganelli e figli) l’8 giugno scorso da Vincenzo Morichini, ex amministratore delegato delle agenzie Ina-Assitalia: “‘Consegnai a Pronzano complessivi 40mila euro in due tranches da 20mila euro l’una. Pronzato di tali somme mi diede la metà: 10mila euro la prima volta, 10mila la seconda”.
Gli investigatori avrebebro già rintracciato un bonifico di 28mila euro della società dei Paganelli alla Ri.Energy di Giuseppe Smeriglio, segretario di Pronzato, a fronte di un contratto di consulenza che, nella ricostruzione di Morichini, sarebbe stato fittizio. Morichini è indagato per corruzione, è stato amministratore di Ina Assitalia e ora fa l’intermediatore di affari.
“E spunta un pizzino sospetto: nomi di politici con cifre accanto”, scrive Il Giornale parlando della “rete del Pd” e ricordando che Morichini era “l’ex socio di barca di ‘Baffino'”.
Scola arcivescovo a Milano
Su L’Unità il sindaco di Milano Giuliano Pisapia da’ il benvenuto -“un sincero sentimento di benvenuto”- al nuovo arcivescovo di Milano, Angelo Scola: “saprà proseguire nella missione che ha contraddistinto la Chiesa ambrosiana negli utlimi decenni”. Il quotidiano descrive Scola come ex-braccio destro di Don Giussani e riferisce il giudizio di Famiglia Cristiana: “Chi critica Tettamanzi e brinda a Scola verrà smentito”.
Il Riformista considera Scola un teologo vicino a Papa Ratzinger per sensibilità e formazione. E analizza la situazione creatasi a Milano con le due “new entry” di Pisapia e Scola, ricostruendo i rapporti con il mondo cattolico del neosindaco, che -ricorda- sono da tempo consolidati. La Caritas stava decisamente dalla parte di Pisapia, della giunta fa parte Bruno Tabacci, ex-dc, un ruolo forte h aavuto il cattolico Piero Bassetti, vicesindaco è Maria Grazia Guida, persidente della Carità, presieduta da don Luigino Colmegna.
Il Corriere dedica ampio spazio al neo-arcivescovo e riferisce della “fiducia dei cattolici progressisti”, che lo considerano “aperto al confronto tra civiltà diverse”. Ex-patriarca di Venezia, Scola viene descritto dal Corriere come “il cardinale del dialogo che predica la vita buona” e ricorda che diede una lettura positiva del Sessantotto: tanto che Il Manifesto lo definì “il cardinale beat”. Madre molto religiosa, padre camionista e marxista. Ha tenuto testa a Ratzinger nelle discussioni teologiche.
“Angelo Scola, il conservatore del dialogo”, è il titolo dell’analisi firmata da Carlo Marroni, che compare oggi sul Sole 24 Ore.
“Perché il Papa ha scelto Scola”: a spiegarlo è Vito Mancuso su La Repubblica.
Nel mondo
Dal primo luglio la Polonia assumerà la presidenza di turno dell’Unione europea: lo ricorda un’analisi di Enzo Bettiza sulla prima pagina de La Stampa: “Una lezione polacca per l’Europa”. Il Paese è guidato “con saggezza e lungimiranza politica dal governo di Donald Tusk” e rrriverà “tutt’altra musica” rispetto alla precedente presidenza dell’Ungheria di Viktor Orban. Il ministro agli Affari comunitari polacco, Dowgielewicz, già alto funzionario e influente portavoce della Commissione, ha già fatto sapere: “La Polonia è oggi una democrazia normale e moderna. sarà questo principalmente il volto nuovo che noi, durante il nostro semestre di presidenza, mostreremo al mondo”.
Il Riformista intervista la madre di Mohamed Bouazizi, il giovane tunisino che si diede fuoco, innescando la “Rivoluzione dei gelsomini”: ricostruisce l’ultima giornata del figlio e dice che “il cambiamento deve ancora arrivare”.
(Fonte: La Rassegna Italiana di Ada Pagliarulo e Paolo Martini)